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Atalanta: l’incredibile storia di Cissé

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Moustapha Cissé può diventare (l’incredibile) uomo in più di questo finale di stagione per l’Atalanta, chiamata a una disperata rincorsa per il piazzamento in Champions League. Senza dimenticare che i bergamaschi possono aspirare a un percorso importante in Europa League, in cui si attende il doppio match contro i tedeschi del Lipsia.

Diversi sono i problemi a cui il tecnico Gian Piero Gasperini ha dovuto far fronte, su tutti l’assenza prolungata del bomber Zapata che sicuramente pesa, in negativo, sull’enorme potenziale offensivo già ampiamente dimostrato in questi anni.

Eppure contro il Bologna, il giovane classe 2003 si è reso protagonista con la rete che ha lanciato i nerazzurri verso i tre punti: una bella sorpresa per l’Atalanta ma anche per il calcio italiano, data anche la storia del ragazzo che ha dell’incredibile.

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Cissé è arrivato soltanto da poche settimane nel vivaio di Zingonia, dopo che la società lo ha prelevato appena il mese scorso dalla Rinascita Refugees, squadra della Seconda Categoria del leccese formata da calciatori richiedenti asilo. 

In così poco tempo e in maniera assolutamente inattesa, Moustapha dalle retrovie del calcio italiano si è ritrovato a decidere una partita della massima serie. Un segnale importante anche per l’ambiente che può contare così fino al termine della stagione sul giovanissimo Cissé, l’inaspettato protagonista della notte del Dall’Ara.

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