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Italia al Barbera, un binomio che funziona: le statistiche
È tempo di verdetti per l’Italia. Gli azzurri domani saranno alle prese con il primo ostacolo sul cammino per la qualificazione al Campionato Mondiale di Qatar 2022: la Macedonia del Nord. Fatale il secondo posto, alle spalle della Svizzera, nel Gruppo C delle qualificazioni mondiali. Un avvenimento che ha diffuso un sentimento di paura nei tifosi dei Campioni d’Europa in carica, aleggia il rischio di non partecipare alla seconda edizione di fila dei Mondiali. La débâcle San Siro del 2017 con la Svezia rischia di essere ripetuta, un fattore che non va per niente escluso e sottovalutato. Nella storia della competizione non è mai accaduto che gli azzurri saltassero ben due edizioni di fila dei Mondiali. Infatti, le assenze sono avvenute rispettivamente nel 1930 in Uruguay, nel 1958 in Svezia e nel 2018 in Russia.
L’Italia è la terza nazione per numero di partecipazione ai Mondiali di calcio, sono diciotto le volte in cui il nostro tricolore è stato rappresentato nel massimo torneo per squadre nazionali.
13/11/2017
Sembra passata un’eternità dal quel tragico giorno per l’Italia del calcio. Un fallimento duro da mandar giù, da accettare, che inevitabilmente ritorna alla memoria in questo momento decisivo. La Nazionale è cambiata, nemmeno poco, ed è l’attuale detentrice del Campionato Europeo. Un torneo vinto nel luglio 2021 contro tutti, spesso derisi e sottovalutati fino al capitolo finale di Wembley. La speranza è che gli azzurri tornino quelli del torneo vinto, soprattutto dopo il doppio scontro thriller con la Svizzera. Due pareggi fatali, arrivati dopo un doppio errore dal dischetto di Jorginho. Proprio lui, uno specialista, spesso infallibile dagli undici metri sia con la squadra di Mancini che con il suo Chelsea.
Tanti sono i giorni trascorsi da quel tremendo 0-0 del San Siro contro la Svezia, precisamente 1592 giorni. Oltre quattro anni e quattro mesi. Certamente molto tempo, ma la ferita è ancora aperta. Il dolore non è superato e la paura è tornata in vista dei nuovi playoff Mondiali da disputare contro la Macedonia del Nord. Gli elementi in gioco sono cambiati: il livello dell’organico e della guida tecnica è differente, così come l’approccio e la mentalità.
FATTORE BARBERA
Il primo alleato degli azzurri sarà lo Stadio Comunale Renzo Barbera, impianto di Palermo che ospiterà l’incontro di domani tra Italia e Macedonia del Nord alle 20:45. Il campo di gioco potrà ospitare il cento percento dei tifosi, per una capienza di poco più di trentaseimila spettatori: tutto esaurito. Una corsa al biglietto che ha dato i frutti sperati, l’Italia ha chiamato e i tifosi hanno risposto.
Ben più che ottimo il feeling del Renzo Barbera con la Nazionale, gli azzurri hanno disputato quindici partite nello stadio del Palermo con risultati ottimi: tredici vittorie, un pareggio e una sola sconfitta. Sconfitta subita contro la Croazia per 1-2 nel novembre del 1994 in una gara valida per le qualificazioni al campionato europeo 1996. Risultato che non pregiudicò la qualificazione alla fase finale della competizione, con gli azzurri, però, furono eliminati nell’iniziale fase a gironi per via del terzo posto alle spalle di Germania e Repubblica Ceca nel Gruppo C.
Al Barbera è arrivata anche la seconda miglior vittoria della storia della Nazionale italiana di calcio, si tratta anche dell’ultimo incontro giocato in questa sede. Parliamo del 9-1 inflitto all’Armenia nelle qualificazioni al campionato europeo del 2020. Partita disputata il 18 novembre 2019.
Dati che fanno sorridere i tifosi, ma anche lo stesso CT Roberto Mancini. L’Italia spera di superare la Macedonia del Nord per giocarsi in finale il pass per Qatar 2022. Infatti, gli azzurri avranno un’ulteriore sfida da superare, in caso di vittoria domani sera, contro la vincente tra Portogallo e Turchia. Partita prevista per martedì 29 marzo alle 20:45, partita che azzurri – in caso di qualificazione – dovranno disputare in trasferta.
L’altra sfida da seguire, la già citata Portogallo-Turchia, si disputerà in contemporanea a Italia-Macedonia del Nord alle 20:45 di giovedì 24 marzo.
GLI AVVERSARI
Resta, ovviamente, da non sottovalutare la Macedonia del Nord. Una formazione giovane e in crescita, reduce dalla prima storica partecipazione a un Campionato Europeo e, adesso, si ritrova a inseguire anche la prima storica partecipazione a un Campionato Mondiale. La squadra guidata da Blagoja Milevski è giovane e intraprendente, ha dimostrato di dare il massimo su tutti i campi e contro chiunque. I giallorossi nutrono tanto rispetto e ammirazione, ma allo stesso tempo non hanno nessuna paura di confrontarsi e giocarsela alla pari. Nel Gruppo J per le qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022 si sono classificati al secondo posto, alle spalle della sola Germania con diciotto punti conquistati. Germania che hanno addirittura battuto per 1-2 alla Schauinsland-Reisen-Arena di Duisburg nel marzo 2021.
La stella della squadra è Eljif Elmas, conoscenza della Serie A in quanto milita nel Napoli. Il classe ’99 è il jolly della formazione, nonché tuttofare e calciatore più talentuoso. La Macedonia del Nord pende dalle giocate del ventiduenne.
Nonostante Blagoja Milevski sia approdato sulla panchina della Nazionale solamente ad agosto, conosce bene Elmas in quanto allenato nella selezione Under 21. Fu lo stesso tecnico a far esordire Elmas nella selezione U21 ad appena sedici anni e undici mesi. Il CT, quindi, sa come sfruttare e far rendere al meglio il proprio trascinatore.
Calciatore, però, che non sarà a disposizione contro l’Italia. Il giovane calciatore è squalificato.
FORMAZIONE DEGLI AZZURRI
Il Commissario Tecnico dell’Italia, Roberto Mancini, non potrà contare sugli infortunati di lunga data Federico Chiesa e Leonardo Spinazzola. Ad essi si aggiungono anche Giovanni Di Lorenzo (infortunato), Manuel Locatelli (positivo al Covid-19) e Leonardo Bonucci (potrebbe tornare per l’eventuale gara del 29 marzo).
(Foto: Wikipedia.org)
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