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Turris, la presentazione di Canzi: “Rifiutato altre offerte importanti, vi spiego cosa mi ha convinto a dire sì”
Conferenza stampa di presentazione per Massimiliano Canzi, da ieri nuovo allenatore della Turris. Di seguito, le dichiarazioni integrali del tecnico e del presidente Antonio Colantonio:
Prende la parole il presidente: “Non è una stagione di consolidamento, è un nuovo inizio. È finito un ciclo con Caneo e ne è iniziato uno con Canzi. Mister Canzi è l’inizio di un qualcosa che può essere diverso. Gli obiettivi della Turris, che in questi giorni avrà una nuova struttura societaria, obiettivi restano sempre quelli di restare nella categoria nel più tempo possibile e cercare di fare miglioramenti nei risultati. La Turris inizia da zero, inizia col Mister e con la restante parte che ha fatto bene”
Prende la parola Canzi:
“La città l’ho vista proprio poco, ho avuto poco tempo ma l’impatto è stato buono. Con la società ci stiamo sentendo da tempo, con Primicile c’è stato un interesse reciproco immediato. Ringrazio lui è il presidente Colantonio per l’interesse dimostrato.
Perché la Turris ha scelto Canzi, perché Canzi ha scelto la Turris?
Colantonio: “La Turris ha bisogno di questo tipo di allenatori: che sono giovani e hanno voglia di fare bene, così come successo con il vecchio allenatore. Cerchiamo persone che hanno voglia di fare. Dopo averlo incontrato mi sono reso conto che era la persona che poteva dare il nuovo inizio alla Turris. Abbiamo capito che lavora con i giovani, forma giovani ed è bravo. Poi quella risposta data a Mourinho mi ha fatto innamorare (ride ndr)”.
Canzi: “Mi è capitata una situazione bella e positiva: il telefono è squillato. Ci sono tanti allenatori e poche società. La Turris, nella dirigenza, mi ha colpito e mi hanno colpito le persone. Molto determinate nei loro obiettivi, con una società che è un esempio per la categoria per virtuosismo. Mi hanno colpito tantissimo, al di là del fatto che mi hanno cercato in maniera determinata”.
Un tuo giudizio sommario sulla rosa e sul rapporto con la spogliatoio
”Per quanto riguarda la rosa, la Turris arriva da una stagione positiva, sicuramente avremo una rosa di alto livello. In questo momento stiamo facendo dei ragionamenti, ci sono delle situazione pregresse e nuove. Stiamo lavorando in maniera molto intensa”.
Sull’episodio del video virale:
“Quel video è un’arma a doppio taglio (ride ndr). Mourinho aveva detto ai suoi calciatori che se avessero voluto meno pressione, avrebbero dovuto giocare in Serie C. L’addetto stampa girò il video per smentirlo. Nella scorsa stagione si stava preparando una serie tv e quindi avevamo telecamere ovunque. Non è una cosa costruita. Non sono sempre così (ride ndr)”.
Quest’anno a Olbia c’è stato il cambio nel passaggio a 3, resterà questo il modulo?
“Io credo che un allenatore che arriva in una squadra nuova, che ha fatto bene, è giusto continuare con un impianto che già aveva. Il lavoro di Caneo è sotto gli occhi di tutti, hanno fatto tanti punti e sicuramente avevano determinate certezze che possiamo riproporre”.
Il girone di ritorno scorso è stato in tempesta, siete alla ricerca di leader più carismatico per ovviare a questi problemi?
“I ragazzi li conosco poco, e sarebbe presuntuoso dire di cosa c’è bisogno. Nella stagione ci sono momenti buoni e momenti di crisi, succede a chiunque. La capacità, credo, di un gruppo è quello di tenere la barra dritta. Credo che calciatori di temperamento ci siano. I momenti di crisi ci siano sempre. La bravura deve essere la gestione dei momenti difficili e lì si vede chi ha equilibrio”.
A Colantonio: cosa ci dice del mercato? Avete scelto la sede del ritiro?
“L’unica cosa che scelgo io è l’allenatore. In ogni caso so che Primicile sta avanzando in alcune situazioni. Da questo momento in poi ci sarà più chiarezza, da domani mattina magari avremo qualche novità. La sede del ritiro è quella dello scorso anno”
Se la dovesse catalogare la sua Turris con una moto, visto che lei ne è appassionato, che moto sarebbe?
“È una domanda in cui qualsiasi cosa dico, perdo (ride ndr). Sicuramente il telaio sarà molto robusto, sarà una moto che andrà forte. Non so se sarà veloce, ma posso dire che sarà resistente. Posso garantire sull’impegno, sul sudare la maglia”
Mister Canzi sarà felice del suo operato se…
“Se sarà una squadra che lotta fino in fondo. Quando gli altri devono incontrarla, devono dire ‘Dobbiamo incontrare la Turris”.
LBDV – Cosa si sente di dire ai tifosi, si sente di fare qualche promessa?
“Non posso fare promesse per i risultati, non sarebbe corretto nei loro confronti. Quello che mi sento di promettere è che non si mollerà di una virgola”.
Poi, riprende la parola Colantonio: “Ancora di scritto non c’è niente, l’unica cosa che posso assicurare è che chiunque arriverà a Torre del Greco saranno sempre delle persone per bene. Oggi nel calcio, ci sono troppe persone che con troppa facilità fanno promesse e non sono persone per bene. Quando la lascerò la Turris, la lascerò alla persona per bene”.
Queste nuove risorse umane ed economiche di volteranno nel mantenimento o nel tentare di guardare in alto?
“Io punto sempre al massimo, poi che le cose si possano realizzare o meno non lo so. Io intanto inizio a cercare risorse e uomini”.
Poi, riprende la parola Canzi: “Quando prima dicevo che fortunatamente è squillato il telefono, sicuramente mi è arrivata qualche proposta che poteva fare comodo alla mia famiglia. Il club e le persone qui mi hanno colpito, non mi sarei mai mischiato con persone che non mi piacciono. Mi considero una persona per bene e ho avuto la presunzione di considerarmi anche io in questa categoria. Ho voluto rimettermi in discussione, uscire dalla mia zona comfort. Il mondo dei miei amici e conoscenti si dividono in due: chi mi fa complimenti, o chi mi dice ‘chi te lo fa fare’”.
A che punto siamo con la programmazione triennale?
“Se parliamo del ciclo dei tre anni, si sarebbe dovuta avere la continuità dell’allenatore, che ringrazio tra l’altro. Io dico sempre che il calcio è un’azienda atipica. Inizieremo un ciclo di tre anni e se sarò bravo a trovare le risorse buone, in tre anni avremo nuovi obiettivi”.
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