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Koulibaly l’incedibile: un’operazione in uscita da lode

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L’aria è tesissima intorno al Napoli. Solo qualche giorno fa in occasione della conferenza stampa di inizio ritiro, in cui si presentarono Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli, erano state sbandierate ai cronisti le cifre della proposta di rinnovo presentata a Kalidou Koulibaly.

6 milioni di euro netti per cinque anni, più un futuro ruolo da dirigente. Una proposta di quelle importanti soprattutto per un club come il Napoli. Era nel sacrosanto diritto del calciatore, declinarla, e provare una nuova esperienza altrove, e questo altrove, porta il nome di un top club come il Chelsea, di un campionato assolutamente affascinante come la Premier League.

E fin qui, nessuno avrebbe obiettato nulla, neanche sulla bontà di un’operazione in uscita, che anche per un signor giocatore come Koulibaly, sarebbe stata definita tale anche dal tifoso più acerrimo contestatore. Il ragazzo merita questa enorme possibilità di carriera che si è lecitamente guadagnato, declinando anche la Juventus, pur di non fare un ulteriore torto ai tifosi azzurri, che in queste ore non si danno pace.

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L’uomo ed il calciatore sono stati un valore aggiunto per questa città e per questa squadra, ma il clima di contestazione che pian piano sta iniziando ad emergere anche sul campo di Caricato, in quel di Dimaro, dipende soprattutto da quelle parole pronunciate dal DS Giuntoli in conferenza, che sembravano aver messo una pietra sopra sulla possibile partenza di Koulibaly in questa sessione di mercato: “Per noi è incedibile”.

Lo aveva seguito a ruota Luciano Spalletti: “Per lui è pronta una fascia da capitano extra large perché quella di Insigne gli sta stretta”.

Ora, è anche giusto che nel calcio bisogna dire qualche bugia, un po’ per addolcire la pillola, un po’ per cercare eventualmente di trarre il massimo profitto da una cessione dolorosa, come poi è stato. Perché, 40 milioni di euro per un calciatore a scadenza nel 2023, di 31 anni, sono il frutto di un’operazione degna di lode, su questo nulla da obiettare.

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Ma il tifoso recrimina il paradosso. Un calciatore dichiarato incedibile e venduto pochi giorni dopo, e soprattutto uno degli ultimi baluardi in maglia azzurra, non può passare inosservato.

Ospina, Insigne, Koulibaly, forse Mertens, è una rivoluzione che ci può anche stare, è contemplata, ma il tifo azzurro è preoccupato. Perché se da un lato il presidente Adl, ha dichiarato di voler fare di tutto per riportare lo Scudetto a Napoli, d’altro canto questo tipo di adii, tutti insieme, pongono l’inevitabile interrogativo su ciò che realmente si ha voglia di fare, si ha intenzione di essere.

Si sogna Dybala, ma c’è da capire intanto chi prenderà il posto di Koulibaly da poco volato a Londra, e che rappresentava un perno fondamentale per il reparto arretrato della squadra partenopea.

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Intanto Spalletti non si è incatenato, non si è dimesso, sarà questa la garanzia per i tifosi? Avrà ricevuto le giuste rassicurazioni? Il tempo è giudice, ma ora lo sconforto e lo spaesamento, sono sicuramente contemplati.

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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