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Daniele Garbo: “Koulibaly? Cessione inevitabile ma non ha tradito i tifosi napoletani. Su Dybala e Zaniolo invece…”
Il calcio italiano è alle prese con una crisi generazionale che influisce, non poco, sul prestigio del campionato di Serie A che durante questa sessione di calciomercato rischia di perdere i suoi pezzi più pregiati: Il Napoli cede Koulibaly al Chelsea, la Juventus è in rotta con De Ligt e l’Inter sembra in procinto di cedere Milan Skriniar al Psg. Anche per quanto riguarda la nazionale di Roberto Mancini, che dopo il miracoloso europeo vinto lo scorso anno, ha clamorosamente fallito la qualificazione per il Mondiale in Qatar, il futuro appare molto incerto salvo una forte inversione di tendenza.
Di questi e di tanti altri interessanti temi, abbiamo parlato con il nostro direttore editoriale Daniele Garbo.
Direttore, veniamo subito al trasferimento del momento, si aspettava la cessione di Koulibaly al Chelsea, e il possibile cambio di maglia di altri calciatori importanti come De Ligt e Skriniar?
“La cessione di Koulibaly al Chelsea può rappresentare un affare sia per il Napoli sia per il calciatore, che l’anno prossimo andrà in scadenza di contratto e vendere un calciatore in scadenza a quelle cifre è un ottimo affare. Ha dimostrato serietà rifiutando la maglia della Juventus, non tradendo il suo ottimo rapporto con la tifoseria partenopea. La proposta irrinunciabile che gli è stata fatta dal Chelsea rappresenta l’ultimo contratto della sua carriera ed ha fatto bene ad accettarla. Il Napoli, dal canto suo, ha concluso un operazione saggia che, con quaranta milioni ricavati, gli permetterà di comprare un ottimo profilo per rimpiazzare il difensore senegalese.
Per quanto riguarda gli altri profili, c’è da dire che il campionato italiano è diventato un campionato minore, negli anni di Maradona tutti i più grandi campioni ambivano alla Serie A, ora i calciatori più forti del mondo vengono qui a fine carriera, emblematico è l’esempio di Cristiano Ronaldo alla Juve. E’ un campionato molto equilibrato, ma di livello tecnico modesto, le società italiane non hanno i soldi delle società di Premier League che possono comprare chiunque, perché hanno molti più soldi derivanti dai diritti tv, e dalla distribuzione più equa di queste risorse, per cui una squadra che lotta per salvarsi in Inghilterra, con l’incasso dei diritti tv può fare un mercato di alto profilo. Il confronto è impietoso con queste realtà, nessuna squadra in Italia ha fatto colpi spendendo soldi, l’Inter prende Lukaku in prestito, la Juventus prende Pogba e Di Maria a parametro zero, perché le società italiane, hanno bilanci devastati da gestioni scellerate, tranne qualche rara eccezione tra cui il Napoli, Udinese, Sassuolo.
Se l’Inter venderà Skriniar, lo sostituirà con un calciatore che sicuramente costerà meno di lui, dobbiamo rassegnarci all’idea che i giocatori migliori del nostro campionato, se sono veramente competitivi anche livello europeo vanno a finire in squadre più importanti che possono competere per gli obiettivi più prestigiosi come De Ligt con il Bayern Monaco.”
Non crede che in particolare il probabile trasferimento di Skrinar, potrebbe essere un passo indietro per la sua carriera, considerando la scarsa competitività della Ligue 1?
“La Ligue 1 vale più o meno il campionato italiano. Il Psg vince quasi sempre ,tranne qualche eccezione tipo il Lille un paio di stagioni fa, ma non dobbiamo dimenticare che la Francia è campione del Mondo, ha vinto la Nations League, finalista europea nel 2016 ed è tra le favorite per ripetersi. Il movimento calcistico in Francia è nettamente miglior del nostro, visto che per la seconda volta non andremo al mondiale.”
In questo momento, a prescindere dal mercato, chi sono le favorite per la vittoria del prossimo campionato?
“Con il mercato ancora aperto è difficile poter fare un pronostico ma se devo esprimere un giudizio parziale, mi sembra di poter dire che Juventus ed Inter sono in prima fila, seguite da Milan e Napoli che nonostante la cessione di Koulibaly, ha un ottimo organico ed una buona organizzazione di gioco. Non vedo altre squadre dietro che possano competere per il titolo: la Roma fino ad ora non ha fatto un granchè a differenza della Lazio, che difficilmente però potrà lottare per il titolo.
L’Inter con l’arrivo di Lukaku ha fatto un balzo in avanti, anche con l’eventuale cessione di Skriniar, sicuramente uno tra Milenkovic e Bremer lo sostituiranno adeguatamente.
Per quanto riguarda la Juventus bisogna capire la condizione fisica dei nuovi arrivati, soprattutto di Pogba. Se sarà il giocatore che tutti conosciamo, parliamo di un fuoriclasse, se invece è il Pogba delle ultime due stagioni mi preoccuperei, visto che ha giocato molto poco. Di Maria non si discute ma ha 34 anni e nella stagione del Mondiale sarà preoccupato di non infortunarsi. Bisogna capire come tornerà dalla competizione iridata e quanto tempo ci vorrà per ritornare in condizione. Manca ancora qualcosa in casa a centrocampo: se dovessi scegliere chi prendere tra Zaniolo Milinkovic Savic, sceglierei sicuramente il secondo. Zaniolo è sicuramente un talento ma rimasto inespresso, non è ancora maturo per fare il calciatore a certi livelli, anche da seconda punta non ha reso come ci si aspettava mentre, il serbo è un centrocampista completo, con il quale fare il salto di qualità.”
Quale potrebbe essere la giusta valutazione di Zaniolo?
“Ma è chiaro che chi vende fa il prezzo del giocatore, poi bisogna trovare chi vuole spendere la cifra che la Roma richiede. I giallorossi non vogliono contropartite, solo soldi da reinvestire per l’eventuale sostituto. Cinquanta milioni onestamente sono veramente tanti e la Roma potrebbe rimanere con il cerino in mano perché a quelle cifre la Juventus non lo prende.”
Dove andrà Dybala?
“Diciamo che Dybala è un battitore libero, ha in mano il suo destino, essendo free agent, va dove vuole. Secondo me andrà all’Inter, con la quale ha già un accordo, anche perché se nessuno lo cerca vuol dire che eventuali estimatori sono stati già informati di questo affare. Credo che voglia giocare la Champions. Per la Roma sarebbe un grande colpo anche dal punto di vista mediatico, perché accenderebbe l’entusiasmo della piazza. Il vero problema è rappresentato dall’ingaggio davvero importante, che potrebbe scatenare la reazione di altri giocatori che inevitabilmente vorrebbero lo stesso trattamento. Su un eventuale trattativa con il Napoli, il problema sarebbe sempre legato all’ingaggio visto il tetto salariale imposto da De Laurentiis.”
Uno dei difensori più in voga al momento è Bremer, chi vincerà la corsa al difensore brasiliano?
“Bremer è seguito dall’Inter che appare favorita, ma anche la Juventus ci sta pensando per un eventuale sostituzione di De Ligt. Anche qui Cairo fa il suo gioco, visto l’appoggio mediatico dei suoi giornali. Credo che la Juventus per Bremer possa dare sia soldi che contropartite tecniche. Leggevo di Federico Gatti, difensore molto promettente con ampi margini di miglioramento che potrebbe far scendere il prezzo di Bremer, ma si tratta di un’operazione in divenire.”
I giornali riportano di un Mourinho decisamente contrariato dal mercato della Roma, come giudica l’operato dei giallorossi fino a questo momento?
“Tenendo conto della cessione di Mkhitaryan, che Veretout è sulla lista di sbarco e la situazione poco chiara di Zaniolo, secondo me la Roma ha bisogno di rinforzi a centrocampo, e il solo Matic non basta. Gli manca una seconda punta, e un vice Abraham, autore lo scorso anno di una stagione straordinaria al primo anno in Italia, ma ha bisogno di un giocatore che possa sostituirlo o giocare con lui, perché Shomurodov ha giocato poco e male. Zaniolo ha deluso. Mi aspetto l’acquisto di un attaccante forte.
La delusione di Mourinho nasce dal fatto che la dirigenza ha fatto poche operazioni, e bisogna capire Matic come sta, visto che sono almeno due anni che non gioca con continuità, anche perché la Roma deve assolutamente puntare alla Champions League, altrimenti lo stesso Mourinho si guarderà intorno. Il campionato inizia tra un mese e Mourinho vuole la squadra al completo e i colpi last minute non sono consigliabili in questi casi.”
Cosa pensa della vicenda Sabatini – Iervolino, e delle commissioni che vengono riconosciute agli agenti dei calciatori?
“Conosco molto bene Sabatini lo reputo uno dei migliori Ds italiani perché capisce di calcio, una persona perbene onesta, come pochi. Fatta questa premessa, se la questione è andata come l’hanno raccontata, secondo me ha ragione il presidente Iervolino. Prima o poi le società devono smetterla di dare i soldi a questi procuratori per portargli i giocatori in scadenza di contratto. Queste commissioni non sono giustificabili in nessun modo, addirittura le società per riprendersi un giocatore in scadenza di contratto devono pagare una commissione all’agente. Il Milan ha fatto benissimo a lasciar andar via Donnarumma, che nonostante un’offerta di rinnovo ricchissima da parte dei rossoneri, ha deciso di firmare per il Psg dove il suo procuratore Mino Raiola ha guadagnato una commissione di ben ventidue milioni di euro, un vero e proprio scandalo. Questa pratica potrà essere eliminata soltanto quando le società di calcio decideranno di comune accordo di non pagare più le commissioni ai procuratori, questi sono soldi sottratti al calcio. Se ventidue milioni al posto di darli come commissione li si spendono nel calciomercato, le società possono acquistare un paio di calciatori importanti. Se il calcio vuole salvarsi deve cominciare a tagliere le spese, a cominciare proprio da questo scandaloso fenomeno.”
Il Mondiale nel bel mezzo della stagione sarà una variabile determinante?
“Sarà un problema perché i giocatori prima della competizione cominceranno a tirare indietro la gamba per la paura di eventuali infortuni. Dopo la competizione ci sarebbe bisogno di due mesi di riposo per recuperare, ma questo non è possibile e credo che mai come quest’anno possano risultare decisivi i calciatori italiani perché non partecipando al mondiale, daranno il massimo in questa stagione, quindi chi compra i calciatori italiani potrà fare un affare.”
In una live con la redazione di LBDV, precdente agli spareggi Mondiali dell’Italia, ricordo il suo scetticismo sulla qualificazione della nazionale. Cosa può cambiare questo trand negativo nel quale è caduta la nazionale italiana?
“Sono tanti i motivi della crisi del calcio italiano. Vincendo quell’Europeo in maniera meritata e incredibile abbiamo messo un po’ la polvere sotto il tappeto ma i problemi non sono mai stati risolti.
La scarsa fiducia nelle nuove generazioni e nei settori giovanili è uno di questi: ai ragazzi italiani non gli si concede la possibilità di crescere e di sbagliare e invece dovrebbero essere sereni imparare dai loro sbagli. Noi pensiamo che siano giovani i calciatori di 23/24 anni, ma negli altri campionati a 18/19 anni giocano titolari sia in campionato che in Champions League. Noi riteniamo giovane un giocatore come Chiesa, che è già un giocatore completo. A 25 anni sei un giocatore fatto e finito, ma va data fiducia a giocatori molto più giovani di lui, altrimenti come si possono avere dei giocatori che possano aprire un ciclo vincente in nazionale?
Un altro fattore importante è il tasso di litigiosità nella Lega che va a discapito del calcio italiano, si sono incredibilmente trovati d’accordo solo sul non concedere a Mancini qualche giorno in più per preparare gli spareggi Mondiali. Questo dimostra quanto realmente interessi ai club la Nazionale italiana, che è vista più come un fastidio.
La Lega è la componente più importante che gestisce tutti i club professionistici, la federazione è più debole delle Lega, perché è la Lega a manovrare i soldi del calcio italiano. Basti pensare che i diritti tv sono stati ceduti a Dazn che è una piattaforma che non è in grado di assicurare la stabile trasmissione delle partite di campionato. Tutte queste problematiche messe insieme rappresentano una parte importante dei problemi del nostro calcio. Mancini ha l’appoggio della federazione ma senza collaborazione delle lega serve veramente a ben poco, c’è il pericolo che si fallisca anche la prossima qualificazione ai prossimi Europei. Diciamocelo chiaramente, non abbiamo più calciatori italiani che fanno la differenza, basti pensare che il miglior centravanti italiano è Scamacca che, con tutto il rispetto, ha ancora tutto da dimostrare. Non abbiamo più difensori centrali, dopo Bonucci e Chiellini il migliore è Bastoni ma non basta, forse a centrocampo siamo messi un po’ meglio ma in attacco siamo in crisi nera, dobbiamo sperare nell’esplosione di Scamacca altrimenti siamo messi male. Immobile che è un grande bomber nel campionato italiano, a livello europeo però non esprime le stesse potenzialità che esprime in patria”
Un’ultima domanda sul campionato di Serie B, che si preannuncia davvero interessante con tante grandi squadre. Chi parte con i favori del pronostico?
“Sarà una serie B molto bella, tornano le grandi città, come Bari Palermo e Genova, vivremo sicuramente un campionato cadetto molto interessante, sperando di vedere anche del bel calcio. Adesso è prematuro sbilanciarsi su una possibile favorita, ma per blasone e storia mi verrebbe da dire Genoa poi il Cagliari che vorrà subito tornare in Serie A prestando attenzione al Palermo che è entrato a far parte della grande famiglia del Manchester City, i soldi non mancheranno e la città merita assolutamente di tornare in Serie A.”
(Foto LBDV)
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