Napoli
Olivera: “Cavani mi ha consigliato di venire al Napoli”
Hai parlato con gli uruguaiani Gargano e Bogliacino di Napoli?
“Sì, mi hanno parlato molto bene di questo club, arrivo in un progetto importante e di livello internazionale”.
Quale impatto col club e con Spalletti?
“E’ molto bello essere qui, i compagni mi hanno dato subito fiducia e sono pronto a fare bene. Anche Spalletti mi ha dato fiducia”.
Hai parlato anche con Cavani?
“Ci siamo incontrati in nazionale, mi ha parlato molto bene di squadra e città. Mi ha detto che stavo facendo una buona scelta”.
Il numero 17 era di Hamsik, un numero importante qui.
“E’ un numero speciale, lo so, sono onorato di indossarlo e farò di tutto per onorarlo. So cosa significa questo numero per tutta Napoli. Darò il massimo, è un orgoglio poter indossare questo numero di maglia”.
Hai visto partite di Serie A prima di venire qui?
“Ho visto molte partite del Napoli di recente e so che hanno fatto bene lo scorso anno e i loro risultati hanno indirizzato la mia scelta”.
Dovrai giocarti il posto con Mario Rui.
“Ho parlato con lui, è una grandissima persona e un punto di riferimento in questa squadra. Per fare bene dobbiamo lavorare insieme, di squadra”.
Come stai dopo l’infortunio?
“Sono stato qualche settimana fermo, ma adesso ho recuperato, mi sento bene quando vado in campo. Ringrazio lo staff medico”.
Che tipo di esterno sei? Come puoi presentarti ai tifosi?
“Mi hanno accolto bene, li ringrazio e proverò a ricambiare il loro affetto. Sono un terzino, ma se ho spazio per attaccare lo faccio”.
Quali differenze hai trovato tra LaLiga e la Serie A?
“Quello italiano è un campionato molto forte, difficile, l’ho seguito ed il livello è alto. Voglio inserirmi al meglio, passo dopo passo, e fare il meglio in campo”.
Obiettivi stagionali?
“Lo scorso anno il Napoli è andato vicino allo Scudetto, ora l’importante è dare il massimo in ogni partita e pensare agli obiettivi più vicini”.
Asse con Kvaratskhelia a sinistra?
“Lui è un ‘jugadorazo’, mi trovo benissimo con lui sulla fascia. Il mio obiettivo è conoscere tutti i miei compagni e scoprire cosa hanno da darmi”.
Sei stato vicino al Napoli anche prima di quest’estate?
“Sono felice di questa mia scelta, devo dimostrare le mie doti in campo. Ogni volta che finisce una stagione ci sono sempre diverse voci di mercato, ma solo quest’anno ci sono state conferme ufficiali”.
Passi dalla difesa a cinque del Getafe a questa a quattro del Napoli.
“Non mi cambia molto l’aspetto tattico, ho giocato anche con tre dietro, con quattro dietro, non è un problema”.
Giocherai il Mondiale con l’Uruguay.
“Il Mondiale è un qualcosa di unico per un calciatore e me lo godrò quando arriverà il momento, come tutti, se sarò chiamato”.
E giocherai anche la Champions League col Napoli.
“Quando arriverà il momento me lo godrò. Ora non ci penso tanto, ma penso alla prima di campionato”.
A chi ti ispiri? Ci sta il confronto con Theo Hernandez?
“Mi è sempre piaciuto Martin Caceres, che ha giocato a lungo in Italia. Rispetto Theo Hernandez, so che è un calciatore forte e ha delle caratteristiche simili alle mie dal punto di vista offensivo, ma non mi piace questo confronto”.
Quale obiettivo per te col Napoli? E con la nazionale?
“Guadagnare il maggior numero possibile di punti in stagione, pensando partita dopo partita. Voglio aiutare la squadra a fare punti, passo dopo passo. Per la nazionale invece punto anzitutto ad essere convocato e a giocare”.
A Napoli ci sono stati tanti uruguaiani.
“E’ un orgoglio che qui ci siano stati tanti uruguaiani che hanno avuto un livello alto. Spero di fare bene, di divertirmi con i compagni. Per il club e per i tifosi. Mi entusiasma molto indossare questa maglia, l’ho provata recentemente ed è davvero bella”.
Quale aggettivo utilizzeresti per descrivere te stesso?
“E’ difficile descriversi da solo, non lo so. Ma voglio dare tanto, in campo così come fuori dal campo. Sono un giocatore che dà tutto per la maglia, affinché il Napoli arrivi più in alto possibile. Se sono un generoso? Sì”.
(Foto: LBDV)
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