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Il Benevento va Forte e salva la panchina di Caserta: prima vittoria stagionale contro il Frosinone di Grosso

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BENEVENTO-FROSINONE 2-1

Da brividi! Partita vera, ritmi alti, duelli tra gladiatori. Non si può dire che non tremasse, prima di stasera, la panchina di Caserta, sul filo del rasoio fin dalla sconfitta nella prima giornata contro il Cosenza dell’ex Brignola. Un altro ex, stasera, approdato a Frosinone qualche giorno fa, rischiava di presentargli il conto di una benedizione definitiva verso l’esonero, quel Roberto Insigne fratello di, classe ’94, che a Benevento c’è stato per 4 stagioni. Così non è stato. Non solo perché Insigne non è ancora tra i disponibili di Fabio Grosso, rispetto a Camillo Ciano, ex Frosinone, subito a disposizione di mister Caserta. Ma anche perché, dopo il secondo vantaggio, il Benevento ha condotto egregiamente la nave della vittoria in porto. Panchina salva, almeno per il momento. Ma l’impresa di aver battuto un Frosinone in piena forma, che veniva dalle prime due vittorie consecutive, gli va totalmente riconosciuta. Così come il merito di star provando a mettere in piedi una nuova cura ricostituente tattica, dopo le varie partenze. Dal 3-4-3 offensivo dello scorso anno si è passati quest’anno, per necessità virtù più che per grazia ricevuta, ad un 5-3-2, che allo specchio diventa un 3-5-2 parecchio interessante.

Posizione in classifica diversa, quella da cui partivano Benevento e Frosinone. Per entrambe era il secondo big-match consecutivo, dopo essere passati più che indenni dagli inferni di Genoa e Brescia. E quando sanniti e ciociari si trovano di fronte, non poteva certo essere una partita banale e scontata. E così è stato. In serie B era la settima volta tra le due squadre (3 successi a testa) in quasi 70 anni di sfide. Mai un pareggio nella serie cadetta.

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Nell’equilibrio assoluto delle forze in campo nel campionato di B di quest’anno, il Benevento era in cerca di un riscatto immediato casalingo, Frosinone alla conquista del primo vero dato oggettivo di una continuità in questo inizio di stagione, oltre che del primo posto sulla vetta. Il Benevento arrivava a questa terza giornata di campionato con un punto in classifica, quello preziosissimo che vale oro conquistato a Genova. Il Frosinone, come detto, aveva decisamente convinto con le due vittorie consecutive conquistate, occupando momentaneamente la seconda posizione con 6 punti, soprattutto con il secco 3-0 rifilato al Brescia, e mai come questa volta iniziava a credere di fare il colpaccio a Benevento.

LA CRONACA. Ritmi da subito altissimi, quelli imposti dal Frosinone. Già al 2’ i primi vagiti per la nascita di un gol degli ospiti che trovano una conclusione insidiosa con Rohden, Paleari s’allunga e la devia in angolo. Al 12’ squadra di Grosso vicino al vantaggio. Da un rinvio sbagliato di Paleari, viene servito Caso, da Garritano, che con una finta di corpo sbilancia Paleari e tenta un pallonetto, salvato in extremis da Barba. Quattro minuti dopo rigore per il Benevento: Lucioni stende in area Forte, che con una finta di corpo aveva ben difeso il pallone. Nessun dubbio per Pairetto. S’incarica di battere il penalty lo stesso Forte, che calcia sì forte (come da cognome) ma centrale. Nessun problema per Turati che blocca.

Frosinone che prosegue nella sua opera costruttiva. Al 20’ dal rilancio dell’estremo difensore ospite, Moro gira a sorpresa una palla a Kone che tenta una deviazione che poteva risultare letale. Paleari blocca in due tempi. Canarini ancora pericolosissimi al 31’. Da un cross di Cotali, il solito Rohden riesce a colpire di testa. Palla di poco alta sopra la traversa. Dai ritmi alti dei primi 25 minuti all’avarizia delle possibilità per entrambe le squadre negli ultimi 10, squadre che fin qui hanno speso molte energie. Inaspettatamente al 34’ stregoni in vantaggio con il bomber Francesco Forte, che sblocca il match. Traversone di Masciangelo sul primo palo, movenze e difesa della palla di Forte fanno il resto, mandando fuori tempo Turati. L’ex Venezia si fa così perdonare il grossolano errore dal dischetto. Nel recupero due i gol in fuorigioco annullati da Pairetto e dal supporto del silent check. Il primo al Frosinone per un offside netto di Garritano su sponda di Rodhen, lanciato a sua volta da Caso, anche lui in sospetto fuorigioco nell’azione iniziale. Un paio di minuti e spostandoci nell’area degli ospiti, da un batti e ribatti, con rimpallo al limite dell’area, la palla tornava al centravanti giallorosso Forte, che a porta vuota insaccava. Ma doppietta di giornata rimandata.

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Copione di inizio ripresa identico a quello di inizio partita, con il Frosinone ad alzare ritmo e baricentro alla ricerca del pari, con qualche pregevole schema provato da palle inattive. Lavoro che porta i suoi frutti. Palla filtrante indovinata di Rodhen al 59’ per lo smarcato Garritano che conclude dagli 11 metri, come un calcio di rigore, spiazzando Paleari. Benevento e Frosinone tornano sul pari. Ma la gioia dura 120 secondi. Palla al centro e subito Benevento avanti all’arrembaggio. Un nuovo fulmine sulle tegole del Frosinone, che non ha avuto il tempo di festeggiare che va di nuovo sotto. La Gumina impegna severamente Turati da fuori area, che può solo respingere e non trattenere. Sul tap-in si fa trovare pronto Forte, che raddoppia. Emozioni a non finire in questo match da brividi. Non accade nulla fino al 90’, il Frosinone in riserva di carburante non riesce ad impensierire la retroguardia giallorossa. Paleari, dopo non aver corso particolari pericoli nell’ultima mezz’ora, col Benevento che sembra perfettamente in controllo del risultato, si trova costretto agli straordinari nel finale. Garritano avanza sulla zona sinistra e disegna una parabola ingannevole. Il numero 1 giallorosso sventa la minaccia, esibendosi in una prodezza. Questo match c’ha abituato a continue emozioni e rimane avvincente fino alla fine. Al triplice fischio finale Benevento in festa per la prima vittoria stagionale e casalinga. E abbraccio collettivo di giocatori e dirigenti a Caserta. A significare l’affetto profondo verso il tecnico calabrese. Fallire stasera voleva dire rimanere fermi là dove si era inciampati, in queste prime battute iniziali, rinunciando in partenza a lottare. Ma il Benevento non voleva continuare a scavare nella discesa, ma iniziare seriamente la risalita dalla seconda colonna della classifica. E questi 3 punti conquistati, per certi versi insperati, con il supporto deciso degli oltre 7.000 del “Ciro Vigorito”, ne sono stati la dimostrazione. Tantissima è stata la tenacia messa in campo. Rimandati a settembre, per motivi diversi, sia Caserta che Grosso. Ma per il primo significa tirare un attimo il fiato per lavorare con maggiore calma.

IL TABELLINO

Benevento (5-3-2)

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Paleari; Letizia (77’ Improta), Glik, Capellini, Barba, Masciangelo (63’ Foulon); Viviani, Acampora (63’ Tello), Karic; La Gumina (83’ Ciano), Forte

All. Caserta

Frosinone (4-3-2-1)

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Turati; Oyono (80’ Bocic), Lucioni, Szyminski, Cotali; Rohden (68’ Ciervo), Kone, Boloca (68’ Lulic); Garritano, Caso (68’ Mulattieri); Moro (84’ Borrelli)

All. Grosso

Arbitro: Pairetto di Nichelino (Torino)

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Reti: 34’ Forte (B), 59’ Garritano (F), 61’ Forte (B)

Ammoniti: Lucioni (F), Boloca (F), Forte (B), Cotali (F), Foulon (B), Garritano (F)

Recupero: 3’ primo tempo; 5’ secondo tempo

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LA CRONACA IN….10 PASSAGGI

2’ Primi vagiti degli ospiti che trovano una conclusione insidiosa con Rohden, Paleari s’allunga e la devia in angolo

12’ Squadra di Grosso vicino al vantaggio. Da un rinvio sbagliato di Paleari, viene servito Caso, da Garritano, che con una finta di corpo sbilancia Paleari e tenta un pallonetto, salvato in extremis da Barba

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16’ Rigore per il Benevento: Lucioni stende in area Forte, che con una finta di corpo aveva ben difeso il pallone. Nessun dubbio per Pairetto. S’incarica di battere il penalty lo stesso Forte, che calcia sì forte (come da cognome) ma centrale. Nessun problema per Turati che blocca.

20’ Dal rilancio dell’estremo difensore ospite, Moro gira a sorpresa una palla a Kone che tenta una deviazione che poteva risultare letale. Paleari blocca in due tempi.

31’ Ancora i canarini pericolosissimi. Da un cross di Cotali, il solito Rohden riesce a colpire di testa. Palla di poco alta sopra la traversa.

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34’ Dai ritmi alti dei primi 25 minuti all’avarizia delle possibilità per entrambe le squadre negli ultimi 10, squadre che fin qui hanno speso molto. Inaspettatamente stregoni in vantaggio con il bomber Francesco Forte, che sblocca il match. Traversone di Masciangelo sul primo palo, movenze e difesa della palla di Forte fanno il resto, mandando fuori tempo Turati. L’ex Venezia si fa così perdonare il grossolano errore dal dischetto.

45’ Due i gol in fuorigioco annullati da Pairetto e dal supporto del silent check. Il primo al Frosinone per un offside netto di Garritano su sponda di Rodhen, lanciato a sua volta da Caso, anche lui in sospetto fuorigioco nell’azione iniziale. Un paio di minuti e spostandoci nell’area degli ospiti, da un batti e ribatti, con rimpallo al limite dell’area, la palla tornava al centravanti giallorosso Forte, che a porta vuota insaccava. Ma doppietta di giornata rimandata.

59’ Copione di inizio ripresa identico a quello di inizio partita, con il Frosinone ad alzare ritmo e baricentro alla ricerca del pari, con qualche pregevole schema provato da palle inattive. Lavoro che porta i suoi frutti. Palla filtrante indovinata di Rodhen per lo smarcato Garritano che conclude dagli 11 metri, come un calcio di rigore. Benevento e Frosinone sono sul pari.

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61’ Palla al centro e subito Benevento avanti all’arrembaggio. Un nuovo fulmine sulle tegole del Frosinone, che non ha avuto il tempo di festeggiare che va di nuovo sotto. La Gumina impegna severamente Turati da fuori area, che può solo respingere e non trattenere. Sul tap-in si fa trovare pronto Forte, che raddoppia. Emozioni a non finire in questo match da brividi.

90’ Paleari, dopo non aver corso particolari pericoli nell’ultima mezz’ora, col Benevento che sembra perfettamente in controllo del risultato, si trova costretto agli straordinari nel finale. Garritano avanza sulla zona sinistra e disegna una parabola ingannevole. Il numero 1 giallorosso sventa la minaccia, esibendosi in una prodezza.

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