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Un Napoli stellare demolisce il Liverpool. Al Maradona finisce 4-1

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Dal Diego Armando Maradona.

E’ la notte delle stelle. Quelle della Champions che torna a Napoli dopo due anni di pandemia e purgatorio. Quelle del Liverpool vicecampione d’Europa. E quelle azzurre, le più luminose nella notte di Fuorigrotta, che sospinte dall’urlo del Maradona annichiliscono gli uomini di Kloop e regalano una notte da sogno ai propri tifosi ed a tutto il calcio italiano. Sono Zielinski (doppietta), Anguissa e Simeone, entrambi al primo gol in maglia azzurra, a fissare il punteggio sul 4-1. Una vittoria che regala i primi preziosi tre punti in ottica qualificazione e rendono bene l’idea delle potenzialità di un collettivo che in Europa ha dimostrato di saper essere vincente come in campionato.

La cronaca

Un dominio quello del Napoli esercitato fin dai primi istanti di gara: Osimhen ci mette meno di un minuto per colpire il palo della porta del Liverpool. Alla fine dei primi 45’ il taccuino dice: tre gol, un palo (quello di Osimhen), due rigori guadagnati di cui uno sbagliato, ed un occasione clamorosa sbagliata da Kvaratskhelia. Errori che non incidono però sul parziale del primo tempo che il Napoli, bello e sprecone, come detto domina in ogni zona del campo, in ogni confronto, sia sul piano del gioco che dell’intensità dal primo all’ultimo minuto e chiude sul punteggio di 3-0.

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Merito innanzitutto di una partenza arrembante con Spalletti che conferma 10 titolarissimi e inserisce Olivera sulla sinistra per Mario Rui. Davanti c’è Politano con Khvicha e Osimhen che come detto centra pronti via il legno. Un palo che galvanizza gli azzurri. E così al 4’ arriva, dopo la sfuriata del georgiano, la conclusione di Zielinski. La posizione è ottimale, la palla finisce fuori ma c’è un tocco di mano: è calcio di rigore. Sul dischetto va il polacco che sblocca così la partita. E l’aggressività del Napoli aumenta, ancora. A centrocampo Lobotka e Anguissa sono perfetti con il camerunense che per la notte Champions aggiunge una nuova skill al suo repertorio: ecco la ruleta che manda una, due, tre volte i suoi avversari a vuoto.

Il Liverpool prova a reagire ma la fase difensiva del Napoli non va mai in sofferenza. Olivera è sicuro su Salah. Politano a destra controlla Robertson. Di Lorenzo, Kim e Rrahmani non sbagliano un intervento. Quando poi la squadra sembra andare in affanno, ecco il lancio lungo su Osimhen che riesce quasi sempre ad impensierire Gomez e Van Dijk. Così al 15’ arriva il secondo calcio di rigore della partita. Il nigeriano lanciato in area entra in contatto con il difensore olandese. Per Del Cerro Grande non c’è nulla ma poi l’arbitro spagnolo, richiamato dal VAR, decide di concedere il secondo penalty. Osimhen prende il pallone tra le mani e si porta sul dischetto. Il suo tiro però è respinto da Allison.

Il Napoli di questa sera però è troppo determinato per demoralizzarsi. Ed allora ecco che entra in scena Khvicha Kvaratskhelia. Che prima al 27’ sbaglia un gol clamoroso su assist perfetto di Osimhen, scappato ancora ai suoi marcatori. Ma poi è lo stesso georgiano a costruire assieme ad Anguissa e Zilienski il gol capolavoro che porta il Napoli sul 2-0. Parte tutto dal georgiano che ruba palla a centrocampo ed arriva a servire il camerunense che triangola con il polacco e riceve in area da dove fulmina Allison. Raddoppio Napoli, ma lo spettacolo non è ancora finito. Khvicha vuole ancora stupire e decide allora di fare tutto da solo. Sulla sua fascia scatta, dribbla, si ferma e serve al centro un pallone facile facile che Simeone, appena subentrato a Osimhen infortunatosi, deve solo appoggiare in rete. Il Cholito non ci crede, ha realizzato il suo sogno da bambino: segnare in Champions. Si stende sul prato del Maradona con le mani sulla fascia. Il Napoli è sul 3-0. E’ il risultato su cui si chiude un primo tempo strepitoso in cui i vicecampioni d’Europa sono stati annichiliti da un Napoli straripante. Uno spettacolo unico. Una notte da sogno.

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Ma non è finita qui. Gli azzurri vogliono ancora stupire. Entrano in campo con la stessa convinzione del primo tempo ed in due minuti vanno addirittura sul 4-0. Nell’azione entra ancora Anguissa, a finalizzarla è invece Zielinski che supera con un tocco dolce Allison dopo che il portiere del Liverpool aveva respinto una sua prima conclusione. La partita a questo punto potrebbe essere chiusa, ma un errore di Di Lorenzo lascia campo libero a Diaz che da fuori area trova l’angolo per battere Meret ed accorcia le distanze. Adesso, con un’intera frazione da giocare e tre gol di vantaggio il Napoli prova a gestirla. Lozano e Zerbin prendono il posto di Politano e Kvaratskhelia. Il Liverpool cambia invece tutta la linea d’attacco con Nunez, Thiago e Diogo Jota. La partita resta viva e adesso è il Liverpool adesso a fare la partita. I ragazzi di Spalletti difendono bene e quando gli ospiti vanno al tiro pericolosi al 65’ Meret ha l’occasione per ribadire ancora una volta, qualora ce ne fosse il bisogno, che il discorso portiere è chiuso. Come chiusa è la partita. Dopo 4’ di recupero Del Cerro Grance fischia la fine. E’ festa Napoli.

 

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