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Angolo del tifoso

ANGOLO SPEZIA – Bicchiere a metà

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Tempo di lettura: 3 minuti

Rimorso o rimpianto

”Meglio vivere di rimorsi che di rimpianti”. Non c’è una frase che possa descrivere meglio la partita dello Spezia contro la Cremonese. Vissuta tra il rimorso di aver preso due goal evitabili e il rimpianto di non aver saputo sfruttare le occasioni per far propria l’intera posta. Altro pareggio per due a due in carta carbone come Sassuolo e Bologna. Cremonese apparsa tanto permeabile dietro, quanto pericolosa in avanti, anche per demerito dello Spezia.

Non pronti via

Tra cambi di modulo ( 4-3-3) e spostamenti di ruolo ( Kiwior a centrocampo) la partenza è stata di quelle da non ricordare.  Dessers trova subito il modo per gelare il Picco per ribadire da zero metri un tiro di Lochoshvili. Sembra fuorigioco ma il Var non è dello stesso avviso.

Se allo Spezia vengono i tre minuti

Le Aquile reagiscono subito e lo fanno in maniera veemente. Schiumano rabbia da tutti i pori i giocatori di Gotti. E in tre minuti capitalizzano il lavoro di un pressing fatto a mille all’ora. Prima Nzola scaraventa in rete con bordata al fulmicotone dopo la respinta  della difesa cremonese su una  percussione di Agudelo. E’ poi il turno di Holm.  Il ragazzone venuto dalla Svezia, arpiona la palla su torre di Amian e insacca il gol del sorpasso che scalda i cuori di tutto il Picco. Partita ribaltata. Alla faccia anche del fallo di mano in area da parte di Zanimacchia di qualche minuto prima non sanzionato. Un bagher da pallavolista, non visto dall’arbitro né tanto meno dal Var. Lo Spezia è in controllo. Unica sua colpa non aver azzannato la preda quando questa era tramortita.  A tenerla in vita il portiere Carnesecchi con una parata su Gyasi.

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Mal d’inizio

Il secondo tempo inizia con uno Spezia apparentemente poco reattivo. Su una palla persa in uscita tra Nikolau e Gyasi, nasce il goal di Pichel che riporta il risultato in parità. Il colpo si sente. La stanchezza pure. Eppure lo Spezia non ci sta. Anche se in maniera a volte disordinata, altre volte precipitosa, i giocatori spezzini riescono comunque a creare occasioni.

Daniele & Daniel

Nzola continua a portarsi dietro tutta la batteria di difensori avversari. Negli spazi che si aprono Maldini avrebbe l’occasione giusta ma Carnesecchi dimostra di non essere uno che passa in serie A per caso. Respinta miracolosa con tanto di riflesso felino e urlo dello stadio ricacciato in gola. Ci prova pure Verde da fuori con un sinistro forte. Sembra la volta buona, ma anche questa volta Carnesecchi para.

Bicchiere a metà

Pareggio che sa di bicchiere mezzo vuoto, ripensando alla situazione di vantaggio tattico che lo Spezia si era creato con la rete del due a uno. Pareggio che può anche andare bene. Alla fine è sempre meglio non perderla se proprio  non riesci a vincerla. Lo diceva pure un certo Lapalisse.

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