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ANGOLO SALERNITANA – Ka mate, Ka ora!

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Chiedete ai trapezisti, come si campi in bilico tra gli osanna ed il vuoto. Da soli, ad ascoltare il suono del silenzio. Nessuna mossa, nessun passo che non possa esser l’ultimo: solo tu e quel dannato filo.
Chiedetelo a Nicola. Sta ancora lì, appeso ad un equilibrio che non sono certo nemmeno esista.

E se morte dev’essere, che sia da guerrieri. Maori all’occorrenza. Tutti vestiti di nero, i Pretoriani hanno un solo mandato: nascondersi, colpire e nascondersi.
Disinteressata all’estetica, indifferente ai mugugni, la Salernitana subisce lo Spezia per mezza partita: all’intervallo, vivi per miracolo.

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Ricordate l’anno passato? Ci lasciaro in vita, le loro teste rotolarono nella nostra cesta.
La mediana si scompagina. La difesa scricchiola. Rannicchiati sulla linea di meta, gli AllBlacks si piegano, ma non si spezzano.

Poi Jonah Lomu, il 30 di Barra, decide di battere le mani contro le cosce: sbuffa col petto, piega le ginocchia, la raccoglie e centra i pali.
Vittoria che spacca nuovamente la stagione nostra.

Per chi mormorava al 45′: come col Verona, la partita è andata esattamente dove voleva Davide Nicola.
Mentre decidete se vi piaccia o no, in faccia al Campionato è ripartita la Haka.

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