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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Quattro, numero perfetto

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Missione compiuta e grande risultato. Il Milan torna da Zagabria con tre punti e con in tasca il provvisorio secondo posto nel girone, a una sola giornata dal termine, complice la sconfitta casalinga del Salisburgo contro il Chelsea. Esattamente tutto ciò che la squadra chiedeva a questa trasferta, che si chiude con un netto 4-0.

Primo tempo

Al Maksimir l’inizio di partita sorride ai padroni di casa, che impongono il ritmo e provano a sorprendere i rossoneri. Dopo qualche minuto di studio e di attesa, ecco al 10′ la prima occasione rossonera, che capita sui piedi prima di Kjaer (grande salvataggio di Perić) e successivamente di De Ketelaere, anche lui murato. La Dinamo c’è e si fa sentire: al 16′ Gabbia è ben posizionato sul colpo di testa di Moharrami e salva tutto, al 18′ Kjær mette il piede sul destro potente di Ristovski, evitando problemi. Crescono i rossoneri e Rebic ha una bella occasione al 27′, ma temporeggia troppo prima di calciare e viene fermato. Di nuovo Milan alla mezz’ora con Giroud, che gira bene di testa un cross di Kalulu chiamando Livaković alla gran parata. Il gol del vantaggio arriva al 39′ grazie a Matteo Gabbia, che si inserisce perfettamente sulla punizione di Tonali e in tuffo di testa non sbaglia. 

Secondo tempo

Subito Milan a inizio ripresa, con una scorribanda di Theo che libera De Ketelaere a due passi da Perić. Il raddoppio è nell’aria e arriva al 50′ con Leao, che taglia in due la difesa croata e buca Livaković di destro. Tre minuti più tardi Giroud annusa soltanto il profumo del tris, la sua incornata è centrale. Oli non deve però aspettare molto per la gioia del gol, che arriva al 59′ con la trasformazione perfetta di un calcio di rigore conquistato da Tonali. Chiamato in causa anche Tătă, che risponde presente su Ivanušec al 64′. I rossoneri aumentano il divario al 69′, quando un cross di Rafa provoca l’autorete di Ljubičić per lo 0-4. Non si ferma la valanga rossonera ma il 5-0 di Pobega, all’82’, viene annullato per fuorigioco in partenza di Origi. Livaković si supera poco più tardi sull’incursione di Krunic, evitando ancora il quinto gol, che sfuma anche all’88’ sul sinistro fuori misura di Rebić.

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