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Il Benevento non si sblocca, fermato in casa anche dal Bari

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Benevento - LA PARTITA AI RAGGI X
Tempo di lettura: 7 minuti

BENEVENTO-BARI 1-1

Niente da fare. Non ce la fa il Benevento né a ritrovare i 3 punti, né a vincere in casa, né tantomeno a regalare a Cannavaro la sua prima vittoria. Rimane bloccato su un pareggio che non è né carne né pesce, che non leva e non mette. Un Bari che, a secco di vittorie da 5 turni, non ha perdonato una delle poche disattenzioni in area dei giallorossi, che le hanno fruttato un calcio di rigore. Benevento 10 punti, Bari 19 punti. Si presentavano, fin qui, con un percorso diametralmente opposto (5 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte lo score dei baresi; l’esatto contrario quello dei giallorossi). Un match, questo della 12esima giornata tra le due squadre, che era una crocevia per entrambe. Da una parte i giallorossi in zona playout e in cerca di un riscatto immediato per uscire dal cunicolo nel quale si sono infilati e che ha generato una frana dietro l’altra, dopo le buone premesse iniziali viste nell’era Cannavaro. Che aveva preso coscienza di una situazione complicata, presentando le proprie dimissioni 15 giorni fa. Uscire dalla zona calda, alla ricerca di una prima vittoria e di un cambio di passo non ancora arrivati, sarebbe stato già un balzo in avanti. Non solo per la squadra ma anche per lo stesso campione del mondo 2006 ed ex capitano della nazionale, alla prima esperienza assoluta su una panchina. in Italia. Non che, dall’altra parte, il Bari non stesse vivendo qualche difficoltà e disagio di troppo là davanti. Due i ko consecutivi e un successivo pareggio contro la Ternana di settimana scorsa, la squadra di Mignani, partita alla grandissima, non vinceva e non segnava da quattro turni. Dove non è proprio riuscita ad andare a segno. Ma nonostante ciò, alla vigilia, era ancora il secondo miglior attacco della B. Mentre i giallorossi arrivavano allo scontro contro i galletti pugliesi come secondo peggior attacco della serie cadetta.

Ritrovava Forte, mister Cannavaro, al centro dell’attacco, e una vitalità maggiore dopo il pareggio interno a reti inviolate contro il Pisa. Ma rimanevano e rimangono 9 gli indisponibili, tra cui sono sempre out da qualche settimana Acampora, Tello e Viviani, non certo le ultime ruote del carro. Tornavano a disposizione dei biancorossi Antenucci e Bellomo, mentre erano assenti Ricci per affaticamento muscolare e Ceter che sta smaltendo un problema serio al bicipite femorale sinistro. Un incrocio pericoloso per entrambe, dicevamo. La Strega doveva stringere i denti fino alla pausa novembrina, per poi sperare di recuperare i suoi elementi preziosi assenti, che possano permettere al tecnico di avere dei ricambi maggiori in tutti i reparti. Il Bari, pur non vincendo da 4 match, è apparso sempre ben messo in campo e con il giusto temperamento

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LA CRONACA. Con ben 5 ex del Bari, c’erano solo Schiattarella e Improta per il Benevento a vivere l’emozione di sfidare la loro ex squadra pugliese. Studio e sguardi d’attenzione particolare nella prima mezz’ora, con i pugliesi ben piazzati dietro e con i beneventani che hanno provato ad affacciarsi in avanti  e a rompere il muro di cristallo, senza però portare particolari pericoli alla porta difesa da Caprile. Primissimo squillo di una certa rilevanza per i padroni di casa al 35’ con Forte che, prende e difende palla, si gira e sfiora l’angolino. Dal proseguimento dell’azione, Forte raccoglie, frutto di un pressing sulla sinistra molto asfissiante e vigile, dopo un errore di Maita e gira indietro a Improta che si gira di prima intenzione dal limite dell’area e di destro trafigge Caprile. Tripudio assoluto in campo e sugli spalti. Fine di un incubo? Forse è ancora presto. Tre minuti e il Bari avanza con Cheddira che, si arrocca e difende palla, toccandola indietro per Maita che lancia Botta. Paleari respinge con i pugni. Sul proseguimento dell’azione, il Bari insiste a tentare di buttare i fogli in area caoticamente e riesce a guadagnare un calcio d’angolo. Dal corner, però nulla di fatto. Sul capovolgimento di fronte, l’esperienza di Schiattarella in situazioni di superiorità numerica ha la meglio su tutto il resto, compreso un Maiello che lo aveva recuperato in velocità ma che viene costretto al fallo tecnico sul navigato centrocamposta giallorosso. Dalla mattonella di destra va Improta che con un sinistro chirurgico sfiora il raddoppio.

Prima frazione palesemente bloccata dal punto di vista tattico, con un gioco molto spigoloso soprattutto da parte degli ospiti. Improta aveva davvero trovato un jolly. Merito anche di una fase di gioco dove i giallorossi stavano spingendo come pressione. E così ricomincia anche la ripresa. Al secondo minuto, dal calcio piazzato ben disegnato da Masciangelo, La Gumina ci mette molto del suo, staccando tutto solo da terra e mettendo in serissima difficoltà Caprile. Il Benevento vuole chiuderla. 64’, fuga di Masciangelo, in odore di area sulla destra. Resiste al ritorno di Vicari, riuscendo ugualmente a calciare in porta. Una parabola strana molto angolata, che dà l’illusione di entrare. Salcedo dà, fin da subito, una nuova spinta ai giallorossi (per l’occasione con maglia bianca a strisce blu). Al 67’ Maita giostreggia proprio per Salcedo che si decentra e prova una botta sicura. Altissima. Ancora Bari a tentare di trovare il pareggio. Al 70’ corner calciato da Vicari, telecomandato per la testa di Salcedo che, smarcandosi da un Capellini più alto di lui in metri, lo inganna con i metri della nuca all’indietro. Soluzione che per poco non trovava il pari dei baresi. Al 74’ il fattaccio, l’unico errore della gara del capitano Letizia. Dorval si destreggia sulla sinistra per cercare un cross. Fallo netto di mani del difensore giallorosso. Inflessibile Camplone. Penalty confermato poi dal chek del VAR. Dal dischetto non sbaglia Cheddira che angola alla sinistra di Paleari, che aveva intuito la direzione e quasi sfiorato la sfera. Il Benevento getta il cuore oltre l’ostacolo. All’82’ prima Schiattarella su servizio di Forte (tiro deviato dal corpo di Di Cesare), poi dal successivo corner è Leverbe a trovare il corridoio giusto (colpo di reni fantastico di Caprile), ma nessuno dei due riesce a riportare sul pallottoliere il nuovo vantaggio dei padroni di casa. A cinque minuti dal termine e con un uomo in meno (Pastina ha rimediato la seconda ammonizione dopo una manata in faccia a Cheddira), Cannavaro si gioca le carte Foulon e Farias. Ma è la vivacità e l’estro di Salcedo a dare un po’ di brio in più al Bari e mettere pepe ai minuti finali. Pucino sa di trovare il 21enne, originario della Colombia, e non si sbaglia. Mira del fantasista da rivedere. Nei cinque minuti di recupero non accade null’altro. Pari e patta, dicevamo all’inizio. Ci guadagna più il Bari, non esattamente una squadra che grazia anche il minimo errore degli avversari, che mette nido e radici nella parte alta della classifica.

 

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IL TABELLINO

Benevento (3-4-2-1)

Paleari; Capellini, Leverbe, Pastina; Letizia (86’ Foulon), Karic (62’ Koutsoupias), Schiattarella, Masciangelo; Improta, La Gumina (86’ Farias); Forte

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All. Cannavaro

Bari (4-3-1-2)

Caprile; Pucino, Di Cesare, Vicari, Dorval; Maita (86’ Mallamo), Maiello, Folorunsho (55’ Salcedo); Botta (55’ Bellomo); Cheddira, Scheidler (55’ Antenucci)

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All. Mignani

Arbitro: Camplone di Pescara

Reti: 36’ Improta (BE), 76’ Keddira (BA rig.

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Espulso: Pastina (BE) per somma di ammonizioni

Ammoniti: Folorunsho (BA), Forte (BN), Maita (BA), Pastina (BE), Maiello (BA), Di Cesare (BA), Letizia (BE), Capellini (BE)

Recupero: 1’ primo tempo; 5’ secondo tempo

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LA CRONACA IN….10 PASSAGGI

35’ Primo quarto d’ora di studio, con i pugliesi che sono ben piazzati dietro e con i beneventani che provano ad affacciarsi in avanti senza portare particolari pericoli alla porta difesa da Caprile. Primissimo squillo di una certa rilevanza per i padroni di casa con Forte che, prende e difende palla, si gira e sfiora l’angolino

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36’ Benevento diga nel recuperare sulla sinistra, molto attenta e vigile, costringe all’errore Maita. Palla vagante che Forte raccoglie e gira indietro a Improta, che si gira di prima intenzione dal limite dell’area e di destro trafigge Caprile: 1-0

39’ Bari in avanti. Cheddira difende palla e la tocca indietro per Maita che pesca Botta. Paleari respinge con i pugni. Sul proseguimento dell’azione, il Bari guadagna un calcio d’angolo.

44’ Da un fallo su Schiattarella da parte di Maiello, sulla mattonella di destra va Impronta. Che con un sinistro chirurgico sfiora il raddoppio.

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64’ Fuga di Masciangelo, in odore di area sulla destra. Resiste al ritorno di Vicari, riuscendo ugualmente a calciare in porta. Una parabola strana molto angolata, che dà l’illusione di entrare.

67’ Maita giostreggia per il neoentrato Salcedo che si decentra e prova una botta sicura. Altissima.

70’ Corner calciato da Vicari, telecomandato per la testa di Salcedo che, smarcandosi da un Capellini più alto di lui in metri, lo inganna con i metri della nuca all’indietro. Soluzione che per poco non trovava il pari dei baresi.

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74’ Dorval si destreggia sulla sinistra per cercare un cross. Fallo netto di mani di capitan Letizia. Penalty confermato poi dal chek del VAR. Dal dischetto non sbaglia Cheddira che angola alla sinistra di Paleari, che aveva intuito la direzione della sfera: 1-1

82’ Il Benevento getta il cuore oltre l’ostacolo. Prima Schiattarella su servizio di Forte (tiro deviato dal corpo di Di Cesare), poi dal successivo corner è Leverbe a trovare il corridoio giusto (colpo di reni fantastico di Caprile), ma nessuno dei due riesce a riportare sul pallottoliere il nuovo vantaggio dei padroni di casa.

85’ Con un uomo in meno (Pastina ha rimediato la seconda ammonizione dopo una manata in faccia a Cheddira), Cannavaro si gioca le carte Foulon e Farias. Ma è la vivacità e l’estro di Salcedo a dare un po’ di brio in più al Bari e mettere pepe ai minuti finali. Pucino sa di trovare il 21enne e non si sbaglia. Mira del fantasista originario della Colombia da rivedere.

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