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ANGOLO SALERNITANA – Palla al centro

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Il lungomare intasato, la Pizzeria Salernitana in fibrillazione, la fila al tornello, le scale a quattro a quattro: il prato verde.

Solo rivedendo quei gradoni, le solite facce, il riscaldamento, ti accorgi davvero quanto sia mancata. Senza Pallone, non è veramente vita.

Bentrovati tutti, allora. Si riparte.

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Contro avversari più spaventevoli che irresistibili, alla lunga c’è stata partita. Il Milan in alcuni elementi è illegale: l’asse Theo/Leão è una cattiveria a Sambia. Al quale le assenze danno una chance nel giorno più difficile: sospendere il giudizio, meglio. Tonali e Bennacer hanno tanta di quella gamba che l’incontrista nemmeno gli serve: se Bohinen ti dà speranza, il 10 nostro le ha tolte già tutte, almeno a chi scrive.

Eppure, laddove il Milan si specchia in una partita messasi presto bene, l’undici di Nicola si mimetizza, balza fuori sul tardi e quasi porta a casa la pelle. Inciso: se Bonazzoli non girovagasse nei meandri dei brutti pensieri suoi, assurgerebbe a punta di diamante. Quel che sarà lo vedremo.

 

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Al netto delle assenze, di Vilhena e qualcosa da aggiustare in campo, la Salernitana ha tutto per salvarsi. Il finale oggi è per forza un inizio. Senza stress, ma senza sosta: si riprenda il cammino, sotto a chi tocca.

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