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Angolo del tifoso

ANGOLO INTER- Cronaca di un fallimento

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Tempo di lettura: 3 minuti

Il 7 gennaio del 2021, con una partita da recuperare, quella infausta a Bologna, l’Inter si trovava al primo posto, a +1 sui cugini del Milan.

365 giorni dopo, il campionato dei Nerazzurri, per quanto riguarda la corsa scudetto, giunge al termine.

Impensabile un anno fa ma purtroppo è così.

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Non è mia intenzione andare in cerca di responsabili e colpevoli, sarà compito di altri farlo, tuttavia vorrei riassumere alcune tappe.

Quanti giornali, dopo l’acquisto di Romelu Lukaku, hanno messo l’Inter in prima fila per la corsa scudetto? Innumerevoli. Eppure la realtà è ben diversa, perché non basta raccogliere insieme quanti più giocatori vincenti possibili, e l’Inter ne ha tanti, se non c’è progettualità.

Il progetto nerazzurro è terminato con l’addio di Conte, da lì è stata pura sopravvivenza: un allenatore che chiede meno, due top player venduti per 170 milioni e sostituiti, complessivamente, per 12,5 milioni e via discorrendo.

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La corsa scudetto dell’Inter, nonostante le illusioni portate dalla vittoria contro il Napoli, non è mai davvero iniziata.

Non è possibile affermare il contrario dopo due sconfitte nelle prime quattro, in due sconti diretti.

L’Inter chiuderà questo girone d’andata con almeno cinque sconfitte e, non per allarmare, era questo l’ammontare delle sconfitte della prima Inter di Spalletti. Quell’Inter si qualificò alla Champions League all’ultima giornata.

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A Monza la squadra sparisce, come per magia. Un secondo tempo per nulla degno di una squadra che lotta per i vertici. E poco importa, almeno a me, di errori e non errori arbitrali, anche se è giusto evidenziarli quando ci sono.

Va bene ricominciare da capo quando serve, le stagioni storte esistono, ma guai, in caso di passaggio del turno o vittoria di un altro trofeo, a spacciare questa stagione come più che positiva, facendo finta di niente. È quello che è stato fatto l’anno scorso, dopotutto, mettendo opportunamente da parte uno scudetto perso nonostante un grande vantaggio soltanto perché una Coppa Italia si è aggiunta alla bacheca.

E sarò polemico e pignolo ma, a differenza di altri, non mi basta vincere a Liverpool, non considero il passaggio agli ottavi un trofeo, non a discapito di uno scudetto.

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A maggior ragione se lo scudetto, quello dell’anno scorso e, con una piccola possibilità, anche quello di quest’anno, se lo aggiudicano i cugini.

Perdere quel vantaggio acquisito a San Siro mercoledì sera è pura idiozia, confermando il modus operandi dell’Inter di Simone Inzaghi.

Quando serve, la grande personalità non c’è, e l’Inter crolla come un castello di corte.

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E ora è meglio stare zitti, perché le parole sono inutili: testa bassa, qualificazione alla Champions e ripartire, è il massimo che questo campionato ha da offrire per noi.

(Foto: LBDV)

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