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La passione per le aquile attraverso il racconto dello Spezia in Serie A
Il nostro redattore Andrea Schiano di Zenise, grande appassionato dello Spezia, ci ha concesso una piacevole intervista durante la quale si è parlato della stagione delle Aquile e di dolci ricordi legati alla promozione in Serie A. Andrea ha colto l’occasione per presentare l’uscita del suo libro “Spezia in Serie A”. Una raccolta di articoli dedicati alle partite degli spezzini, viste attraverso gli occhi e le emozioni dei tifosi, disputate nella prima storica stagione nella massima categoria italiana vissuta in piena pandemia, e tra le mille difficoltà del secondo anno in cui la squadra ha raggiunto una clamorosa salvezza. Un libro da tramandare un giorno ai propri figli per non perdere mai il ricordo della stupenda favola che la città di La Spezia, poco più di 90,000 abitanti, sta vivendo da tre anni.
L’intervista:
Come nasce la tua passione per lo Spezia ?
“Sono diventato tifoso dello Spezia grazie allo Stadio Alberto Picco, perché è una delle pochissime strutture all’inglese: gli spalti sono attaccati al campo e i giocatori li puoi quasi toccare, sentire l’odore dell’erba (anche se adesso è sintetico) e poi per le persone che ci sono. Io andavo a vedere le partite con i miei amici ed era anche un modo per stare con loro, adesso sono padre e porto mio figlio e gli trasmetto determinati sentimenti e passioni positive.”
Nel 2020 la prima promozione in Serie A dopo 124 anni di storia, come hai vissuto quella stagione ?
“Il primo anno di Serie A era in piena pandemia e noi tifosi dopo anni che aspettavamo questo palcoscenico siamo stati costretti a vederla dal divano ed è sembrata una maledizione non solo per noi , ma anche per la squadra stessa che è stata costretta a giocare in campo neutro a Cesena, quindi ha avuto una doppia difficoltà e la salvezza è stata una vera e propria impresa ma non un miracolo sportivo perché c’è stato un grosso lavoro del mister Vincenzo Italiano, dei giocatori e della società. Una delle nostre ricchezze è avere un settore giovanile molto forte ed organizzato, la vittoria contro il Milan nel febbraio del 2021 per 2-0, i due giocatori andati in gol (Maggiore e Bastoni) non solo erano due prodotti della primavera ma anche dei ragazzi di Spezia e per una città piccola battere la prima in classifica con due giovani esordienti è stato motivo di vanto e doppiamente emozionante.”
Come nasce l’idea di scrivere il libro ?
“È stata un’idea di mia moglie, lei mi ha consigliato di raccogliere i miei articoli dedicati alle partite dello Spezia. Da lì ho pensato che sarebbe stato da egoisti tenerli solo per me: pensavo a mio figlio piccolo e a tutti i tifosi delle aquile. Essendo arrivati per la prima volta in Serie A e mi auguro di rimanerci per sempre, un domani tutte queste emozioni e avventure potrebbero perdersi e quindi ho deciso di dar vita a questa raccolta.”
In che modo sono raccontate le partite ?
“È un racconto più emozionale che tecnico. Quando lo Spezia è salito in Serie A ho iniziato a scrivere per la rubrica “Angolo Spezia” di Le Bombe Di Vlad e gli articoli li scrivo di pancia, nel senso che li pubblico subito dopo ogni partita e cerco di dare un taglio diverso, più da tifoso. Ovviamente c’è anche un riferimento a qualcosa del match sul piano tecnico.”
Un libro dedicato ai tifosi spezzini, ma vuoi dare un motivo per acquistarlo anche ai tifosi di altre squadre ?
“Innanzitutto è un modo per capire cosa vuol dire tifare, non solo per lo Spezia, ma per una squadra “piccola” e anche per comprendere cosa ha passato una tifoseria che per la prima volta è arrivata in Serie A. È un libro anche di sentimenti sul calcio e tutti i tifosi a loro modo condividono gli stessi sentimenti e potrebbe anche essere un modo per condividere determinate passioni.”
Tornando all’attualità, al momento la zona retrocessione dista 9 punti ed è un buon vantaggio, ma come valuti la gestione di Gotti fin qui?
“Gotti secondo me è stato molto bravo nel cercare di dare un’identità alla squadra, ha raccolto meno punti di quanto meritava sia per un calo fisico che per una panchina non proprio lunghissima; infatti, alcune partite le ha perse o pareggiate nei minuti finali probabilmente proprio per questi due motivi. Al momento il vantaggio potrebbe sembrare rassicurante perché 9 punti non sono pochi però bisogna vedere cosa succede nel girone di ritorno, dato che questo è un campionato anomalo dal momento in cui c’è stata la pausa per il Mondiale e la stagione finisce il primo giugno, quindi è ancora lunga. La classifica dice che Cremonese, Sampdoria e Verona sono quelle più indiziate però non è detto che andando avanti non ci siano dei ribaltamenti e qualche squadra che adesso è tranquilla possa essere risucchiata.”
Credi che almeno sulla carta questa sia la rosa più forte degli ultimi tre anni ?
“Si, qualitativamente parlando. Vediamo il mercato cosa porterà: sono stati presi Esposito e Zurkowski, e si cerca una punta dato che il peso dell’attacco è tutto sulle spalle di Nzolà. Mi aspetto di vedere poi il miglior Verde, visto e considerato che quest’anno ha giocato poco per via dei problemi fisici ma dal punto di vista tecnico è il giocatore più forte della squadra. C’è stato il problema dei portieri, con Dragowski che stava facendo un ottimo campionato ed era una delle rivelazioni insieme ad Holm che ha mezzi fisici incredibili e Kiwior è sulla bocca di tutti anche per il Mondiale che ha fatto, potrebbe essere uno di quelli che l’anno prossimo farà il salto in un top club.”
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