Approfondimenti
ANGOLO SALERNITANA – Piove piove sul nostro amor
In settimana è successo di tutto, ma poi in realtà non è successo niente.
Il Nicola bis mostra la duttilità che si invocava: i tre dietro non sono un dogma, si passa alla difesa a nove. Per quarantasette minuti l’argine tiene, poi è solo giropalla di avversari al piccolo, piccolissimo trotto. E acqua dal cielo a frustare un Arechi splendidamente caldo e composto: non un coro contro, chè -derby o no- senza tifoseria ospite non ha nemmeno senso parlare di rivalità. Mai.
Lunga, interminabile la stagione delle piogge. Che si abbattono impietose su di noi ed una squadra che non riusciamo a riconoscere.
La Salernitana bella nostra non trova la via di casa: la sensazione, orribile, di impotenza è la stessa del trust. Rispetto a Bergamo c’è stata applicazione, per carità: il pallone nei piedi nostri era un macigno, la cui gestione è rimasta utopia.
Loro fortissimi, ma noi inesorabilmente spenti. Il motore si è fermato, da parecchio: testa, gambe e spirito non vogliono proprio rimettersi in moto.
Chi può faccia qualcosa: faccia presto. Restituiteci la Salernitana che conoscevamo: vederla così fa male.
Ci dobbiamo salvare.