Angolo del tifoso
ANGOLO ROMA – Tamerlano nel Golfo dei Poeti
Nè il casus Nicolò, spezzino messosi contro la Roma ben prima degli aquilotti, nè i diffidati con vista golfo di Napoli, dovevano distrarre dalla trasferta in un altro golfo, quello dei Poeti, tanto amato da Dante, Petrarca, Shelley e Montale (tra gli altri).
La somiglianza inquietante di Gyasi con Maitland-Niles sembra foriera di pochezza tecnica ed in effetti la prima mezz’ora è tutta di studio e contrasti. Lo Spezia è aggressivo e la Roma non sempre eccelle nel palleggio, sembrano due quattordicenni che vorrebbero baciarsi ma nessuno prende iniziativa.
A spingere gli educandi in realtà sono proprio i padroni di casa. Sul finire di tempo servono El Shaarawy che libera Dybala, lo stesso entra in area e riappoggia per il Faraone che neanche mummificato potrebbe sbagliare.
Come in tutte le battaglia difficili è il condottiero a determinare gli eventi. Fu Tamerlano, emiro mongolo del 14imo secolo, sedicente successore di Gengis Khan, a conquistare l’Asia centro-occidentale. Così nella ripresa il neo entrato Esposito ripete lo schema, stavolta regalando il pallone all’argentino, appoggio per Tammy che scarta da campione i difensori, si invola in area e beffa Dragowsky chiudendo e di fatto conquistando, la “sua” Asia, al secolo l’Alberto Picco di Spezia.
Una Roma tatticamente perfetta, al netto di uno Spezia in difficoltà di formazione, ma la squadra di Egon Spengler Gotti ha carattere e non ha mai mollato, solo che i giallorossi erano attentissimi e, finalmente, spietati davanti.
Pur mantenendo alcuni limiti, la Roma sembra sulla strada di una “quadra”, alcuni giocatori sembrano confermare la teoria del freno a mano tirato pre mondiale: soprattutto Zalewsky e Abraham appaiono giocatori diversi.
Nel 2023 Tammy ha ritrovato impegno, determinazione e il sorriso, portando parecchi punti e il gol di oggi, per tecnica, velocità ed esecuzione, è ancora più importante per saldare la fiducia di questo ragazzo che non avrà la spietatezza di Tamerlano, ma un suo tassello nell’impero Mourinhano può sempre metterlo.
Punti fondamentali visti gli scontri diretti delle altre e il prossimo giro all’ombra del Vesuvio, dove il Napoli sembra imbattibile. Andiamo a vedere se è vero, con umiltà e consapevolezza (e stavolta Dybala).
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