Angolo del tifoso
ANGOLO SPEZIA – Annibale e i topolini
Contro la Roma si interrompe la striscia di cinque risultati utili dello Spezia. Cinque come gli assenti nella formazione titolare che scombussolano i meccanismi della squadra di Gotti.
Nessuno è alla ricerca di alibi, ma indubbiamente le assenze al centro della difesa e soprattutto la defezione di Nzola tolgono peso e centimetri nel confronto con i corazzieri della Roma.
Siccome i guai non vengono mai da soli, anche Holm si fa male dopo pochi minuti, togliendo ulteriore propulsione alla manovra aquilotta.
Annibale aveva provato a battagliare contro Roma con gli elefanti. Gotti è costretto a ricorrere ai topolini. Agudelo e Verde però non trovano nè il tempo nè la misura per impensierire Smalling e Ibanez. Sul fronte opposto invece, Caldara e Amian hanno il loro daffare per arginare la fisicità di Abraham.
Il primo tempo scorre senza troppe emozioni. Il gioco latita e i portieri restano inoperosi ma, proprio quando il risultato di parità sembrava il risultato da trasmettere nelle trasmissioni radiofoniche, ecco che improvviso arriva il goal giallorosso. El Shaarawy segna la più facile delle reti, su assist al bacio di Dybala. Il tutto nasce dalla spizzata aerea di Abraham che, attirando su di sè i due centrali, apre un buco nella difesa spezzina.
Nell’intervallo Gotti prova a rimescolare le carte che gli restano. Nemmeno il tempo di vedere se dal mazzo salta fuori un asso pigliatutto, che la Roma raddoppia con Abraham. Esposito apre sui piedi di Dybala. La palla arriva al centravanti giallorosso che, con una finta, manda al bar Caldara e trafigge Dragowski. La partita in pratica finisce qua.
La Roma si mette dietro cercando di amministrare e di portare a casa il risultato, puntando a risparmiare energie e cartellini. Spezia troppo spuntato e troppo leggero davanti. Ci sarà tempo per sistemare la scacchiera con tutti i pezzi al loro posto. Al momento non resta che archiviare e passare oltre.
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