Napoli
Napoli, Rrahmani: “+12 segnale che stiamo andando bene, ma siamo a metà strada”
Amir Rrahmani, difensore del Napoli, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli della prima parte di stagione dei partenopei, al momento al comando della classifica ed in fuga:
“Noi giochiamo sempre per i tre punti anche se a volte non vanno bene le cose, è normale. Ogni squadra ha un calo e spero che noi l’abbiamo già superato e che siamo tornati“.
L’infortunio è ormai alle spalle.
“Ho avuto un infortunio bruttissimo, ma l’ho superato bene. C’era il rischio di non tornare bene, invece è andata bene. Dopo tutto il lavoro che ho fatto con lo staff, con dottori e fisioterapisti che sono stati tutti bravi, ora sono molto felice del fatto di essere tornato“.
Cosa si prova ad essere a +12?
“E’ il segnale del fatto che stiamo andando bene, ma siamo solo a metà strada e speriamo di continuare così. Secondo noi non abbiamo fatto ancora nulla, è ancora presto, vogliamo fare anche questo girone in maniera giusta“.
Saranno 19 finali? E’ quello lo spirito?
“Sì, noi andiamo in campo sempre per i tre punti, concentrati, col massimo della pazienza. Per fare gol e subirne meno. E’ quello il nostro obiettivo“.
Avete anche la miglior difesa del campionato: merito di tutti?
“Sì, merito di tutta la squadra perché tutti attaccano e tutti difendono. Non difendono solo i difensori, la fase difensiva comincia dagli attaccanti. Poi quando va bene la squadra davanti è molto più facile anche per noi dietro“.
Com’è l’intesa con Kim?
“Lui è fortissimo, stiamo facendo bene insieme. Viene da un calcio diverso, per cui abbiamo parlato. Ora è al punto più alto, sa cosa vuole il mister, come ci dobbiamo comportare, come dobbiamo difendere e come dobbiamo gestire la palla“.
Con la Roma altro sold out: sentite la presenza di quei 55mila?
“E’ molto bello quando lo stadio è pieno, ci sentiamo più forti e carichi insieme ai tifosi. Possiamo spingere di più e cercare sempre i tre punti“.
Che partita dobbiamo aspettarci?
“Penso una gara simile a quella di Salerno, ma chiaramente la Roma ha più qualità, ci sono tanti calciatori forti. Forse sarà simile anche un po’ a quella con la Juventus, perché anche i bianconeri restavano dietro a difendere. Noi dovremo gestire bene la palla, non perderla e vedere di fare gol“.
Anche l’attacco ovviamente sta facendo la differenza.
“Abbiamo fatto gol in tutte le partite, solo con la Fiorentina e con l’Inter non ci siamo riusciti. E’ molto più facile quando abbiamo giocatori che tengono bene la palla in momenti difficili, quando siamo sotto pressione riescono sempre ad uscire con una bella giocata ed è più facile per noi“.
Meriti a Spalletti per questo bel calcio?
“Sì, il merito è tutto suo. Ha una filosofia di gioco che stiamo seguendo, non c’è dubbio sul fatto che sia tutto merito suo“.
Spalletti che messaggi vi manda?
“Ci dice di essere tranquilli, di pensare partita dopo partita. Anche lui dice che è ancora molto presto, siamo solo a metà strada“.
Come vivete lo scontro con due calciatori forti come Dybala e Abraham?
“Sappiamo che più abbiamo noi la palla e meglio sarà. Dovremo gestire il loro contropiede, avere massima attenzione quando perdiamo palla e loro ripartono“.
Tendete sempre a fare voi la partita.
“Sì, ci piace essere più vicini possibile alla porta avversaria, ma molto dipende anche dagli avversari. Non sappiamo come giocheranno contro di noi le altre squadre, ma se noi gestiamo bene la palla le altre squadre si abbassano“.
Ci credete all’obiettivo quarti di Champions League? Il Napoli non ci è mai arrivato.
“Ci crediamo perché siamo andati bene anche in Champions. Abbiamo chiuso il girone al primo posto e non era facile perché c’erano avversari forti. Speriamo di fare un record anche in questa competizione“.
Si può pronunciare la parola Scudetto?
“Siamo a metà strada per lo Scudetto, possiamo dire così (ride, ndr)“.
Ne parlate nello spogliatoio dello Scudetto?
“No, perché ci sono molte partite e pensiamo solo a prepararci. Poi sappiamo che la strada è ancora lunga, ma sappiamo che se giochiamo come sappiamo possiamo vincerle queste partite“.
(Fonte: ph Ciro Sarpa).
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