I nostri Social

Inter

Milan, Calabria verso il derby: “Vogliamo solo vincere, gli screzi sono normali”

Pubblicato

il

Milan Inter San Siro
Tempo di lettura: 4 minuti

Si avvicina sempre di più per Milan e Inter l’appuntamento tanto atteso contro i propri rivali, in un derby che sarà, come al solito, incandescente.

Proprio in vista di questa sfida molto sentita, il capitano dei Rossonero, Davide Calabria, ha parlato ai microfoni di DAZN.

Ecco le sue parole, riportate da Tuttomercatoweb:

Pubblicità

“I miei primi ricordi di questi colori sono legati alla mia famiglia. Sono cresciuto all’interno di una famiglia tifosa del Milan, seguivano il Milan e io sono cresciuto di conseguenza con questa fede”.

Che cosa si prova a lavorare con certi campioni?

“Incontrare tanti campioni nel corso della mia carriera è stata una parte del percorso: Inzaghi, Brocchi, Rino (Gattuso, ndr), adesso Paolo (Maldini, ndr), Franco Baresi quando lo possiamo incontrare… A Milanello è ovvio che si respira la storia, è un luogo affascinante, storico appunto. Il Milan ha questa cosa molto affascinante, lavorare con questi campioni è quasi la normalità, ma non lo diventa mai. Davvero, è una cosa bellissima, soprattutto per chi è cresciuto nel settore giovanile, ma anche per chi è cresciuto fuori perché ti fa capire l’importanza di questo club”.

Che tipo è il milanista?

“Il milanista è uno che mette davvero la squadra prima di se stesso. Dà tutto quello che ha per questa maglia”.

Pubblicità

Qual è il suo rapporto con i tifosi?

“Il rapporto che ho con i tifosi devo dire che è positivo, comunque sono qua davvero da tanto tempo. Mi sento parte di loro, anche se non sono mai andato in Curva Sud perché i miei genitori non l’hanno frequentata. Sono però stato sempre il primo tifoso di questa squadra, quindi capisco i loro sentimenti, li percepisco addirittura allo stesso modo loro, capisco la passione che hanno, si sente e si capisce. Nei momenti positivi, ma anche negativi ci hanno sempre supportato. Lo ripeto, sono i migliori tifosi del mondo”.

Sassuolo-Milan e lo scudetto è stato il periodo più bello da quando è al Milan?

“Sì, ovviamente. Ero sicuro di vincere quella partita, ero sicuro di vincere lo scudetto già dal primo giorno a Milanello. Sì, è complicato e difficile da dire a parole, ma ai miei amici ho sempre detto: ‘Quest’anno vinciamo lo scudetto, ve lo dico ora quindi preparatevi’. Si respirava un’aria diversa… La sicurezza, la voglia di dimostrare era davvero tanta, dal primo all’ultimo giocatore di questa rosa, l’ho sempre detto e lo abbiamo sempre detto pubblicamente che ci credevamo. Esserci riusciti è sicuramente la ciliegina sulla torta”.

Che settimana è quella prima del derby?

“La settimana del derby è davvero incredibile, si inizia a fomentare con i giornalisti, il pubblico e anche noi ci iniziamo a pizzicare (ride, ndr). Sono emozioni davvero forti. C’è molto rispetto tra le due squadre, all’interno del campo non abbiamo mai avuto quelle problematiche che vanno oltre il calcio e che sono abbastanza inutili. Sono due grandi squadre, tra le più grandi del mondo che si affrontano, quindi deve essere un giorno di gioia, poi è ovvio che noi vogliamo solo vincere e qualche screzio, con l’adrenalina che si crea, c’è ed è normale così”.

Pubblicità

Ci racconti il derby vinto 2-1 che ha svoltato la vostra stagione scorsa.

“In quel momento per forza di cose dovevamo vincere se volevamo continuare a credere nello scudetto. Con tutte le energie che avevamo dovevamo portare a casa la vittoria. Oli (Giroud, ndr) in quel derby si è girato. Ormai è diventato storia, una cosa storica”.

Che giocatore è Giroud?

“Grandissimo. Quando è arrivato eravamo sicuri del campione che è ancora oggi perché è incredibile”.

(Foto: Depositphotos)

Pubblicità

Follow us!

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitchTwitch

in evidenza