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In campo con Garbo – L’analisi della 22ª giornata

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Daniele Garbo
Tempo di lettura: 5 minuti

Ventiduesima giornata di Serie A che conferma il Napoli sempre più primo in classifica, complice anche il clamoroso pareggio dell’Inter sul campo della Sampdoria. Vincono Juventus e Milan, mentre in zona retrocessione si rilanciano clamorosamente le speranze salvezza del Verona che vince contro la Salernitana e lancia la sfida allo Spezia che si fa rimontare due gol dall’Empoli ed esonera Gotti.

Questi e tanti altri temi nel nostro consueto appuntamento settimanale con il nostro Direttore editoriale Daniele Garbo.

Direttore il pareggio dell’Inter contro la Sampdoria aumenta il vantaggio del Napoli sulle inseguitrici. Dove finiscono i meriti del Napoli e dove iniziano i demeriti delle altre?

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“I meriti del Napoli sono nel modo in cui sta dominando questo campionato, sia sotto il profilo dei risultati sia sotto il profilo del gioco ed appare ormai irraggiungibile sotto tutti i punti di vista. Dopodiché ci sono le carenze delle altre, che nonostante abbiano un buon organico, non hanno continuità. Questo ha fatto si che il Napoli rischi di chiudere la pratica Scudetto già ad Aprile. La verità è che il Napoli è l’unica vera squadra del nostro calcio, l’Inter che dovrebbe essere la diretta antagonista dei partenopei ha clamorosamente pareggiato con la penultima in classifica.”

Parliamo allora di Inter: Squadra dall’enorme potenziale che quest’anno ha fatto un’enorme fatica in campionato, come mai?

“Secondo me si sono trascinati dietro le scorie che ha lasciato il campionato scorso. Avevano in pugno lo Scudetto ma nella sciagurata partita di Bologna lo hanno consegnato in mano al Milan. I neroazzurri pagano anche degli errori di Simone Inzaghi, molto spesso autore di cambi cervellotici. In più ci metto la delusione Lukaku, che è arrivato a Milano con tutt’altre aspettative, ovvero quelle di essere lo stesso bomber implacabile visto sotto la gestione di Antonio Conte. Purtroppo per loro il belga, sia per limiti fisici visti i tanti infortuni, sia per limiti personali non ha reso quanto ci si aspettava e nutro serissimi dubbi su un suo possibile riscatto. Credo che la dirigenza stia seriamente valutando la possibilità di puntare su altri profili e pongo l’accento anche sul fatto che anche la posizione di Simone Inzaghi non è più così salda. Si è confermato un allenatore da partita secca, ma il campionato è una maratona e la continuità è fondamentale per arrivare primo al traguardo.”

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Rimanendo in tema Inter, credo che lei abbia notato il malumore mostrato in campo tra Lukaku e Barella. Questa insofferenza può rappresentare una piccola crisi nello spogliatoio interista?

“Sai, nel calcio non è mai sempre tutto rose e fiori. E chiaro che poi una volta finita la partita finisce tutto lì e per il bene della squadra si torna tutti amici come prima. Penso che comunque il battibecco tra Lukaku e Brella sia sintomatico di un malcontento generale per la situazione di classifica e sul fatto che il calciatore italiano, sempre più spesso, mostri degli atteggiamenti da prima donna nei confronti dei compagni, sbracciando continuamente e mostrandosi sempre polemico. Questo è un grande limite per un calciatore che mostra ottime potenzialità ma che non è ancora un campione. Un campione vero si vede anche in questi comportamenti.”

Corsa alla Champions League: Il Milan rinasce contro il Torino, la Lazio crolla sotto i colpi dell’Atalanta. Alla luce degli ultimi risultati, come cambiano le gerarchie per i piazzamenti Champions League?

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“Ho sempre ritenuto l’Atalanta una delle squadre che avesse più possibilità di andare in Champions, ha avuto bisogno di tempo perché aveva degli innesti nuovi e poi non ha le coppe europee, sta crescendo. Ci sono cinque squadre in cinque punti, credo che la Lazio per limiti di rosa e di personalità possa non essere pronta per un piazzamento in Champions League, complice anche il momento poco felice che sta attraversando Ciro Immobile che ha sbagliato un gol che qualche settimana fa non avrebbe mai sbagliato.”

Ritorniamo sul Milan che Pioli definisce “guarito” dopo la vittoria in campionato contro il Torino e dopo la grande serata europea contro il Tottenham. Lei pensa che il peggio sia passato per i rossoneri?

“I rossoneri si sono trovati ad affrontare due partite in una situazione complicatissima, hanno battuto il Torino prendendo una boccata d’ossigeno in campionato e in questo primo round di Champions League hanno fatto un’ ottima partita. Credo che il Milan non sia uscito definitivamente dalla crisi, ma che abbia lanciato segnali di ripresa, sia dal punto di vista fisico ma soprattutto dal punto di vista mentale. Ha vinto contro il Tottenham senza concedergli niente, con gli inglesi che nonostante le assenze apparivano nettamente favoriti. Pur commettendo molti errori tecnici, la partita poteva finire con qualche gol in più di scarto e questo in vista del ritorno in Inghilterra potrebbe rappresentare un grosso rammarico. La qualificazione è ancora apertissima.”

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Il Napoli giocherà in Champions League contro l’Eintracht Francoforte: quali sono le sue sensazioni in vista di questo impegno europeo della squadra di Spalletti?

“Le squadre che vengono dalla Premier League e dalla Bundesliga  sono sempre pericolose perchè giocano in campionati molto competitivi e quindi non è mai una passeggiata contro queste avversarie. I tedeschi sono sesti in campionato e stanno disputando un ottimo torneo. Il Napoli visto in Europa nella prima parte di stagione sulla carta non dovrebbe avere problemi contro di loro, però non darei nulla per scontato. La partita d’andata potrebbe essere indicativa, perchè con un pareggio o una vittoria il passaggio del turno sarebbe più che ipotecato, però non credo che sarà una passeggiata per gli azzurri.”

Torniamo alla nostra Serie A. Zona Conference League: anche qui è grande bagarre. Ci potrebbe essere qualche sorpresa in questa parte della classifica?

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“Ci sono tante squadre che potrebbero ambire a questo traguardo, suo malgrado la Juventus appare favorita per il piazzamento in questo torneo. Dico suo malgrado perchè, mentre per squadre come Torino, Empoli, Udinese e Monza potrebbe essere un’occasione per poter esordire o ritornare in Europa, per la Juventus, che avrà da ricostruire in fretta, potrebbe essere solo un fastidio.

Zona retrocessione: Il Verona continua la sua scalata vincendo contro la Salernitana  che esonera Nicola, mentre lo Spezia si fa rimontare due gol in superiorità numerica dall’Empoli ed esonera Luca Gotti. I cambi di allenatore in questo momento della stagione, possono essere funzionali?

“La Salernitana ha preso un ottimo allenatore, Paulo Sosa è un bravo tecnico e un profilo importante. Credo che lo Spezia abbia perso una grandissima occasione e l’esonero di Gotti sia dovuto principalmente al modo in cui la squadra ha buttato al vento una partita praticamente vinta. Con i due punti persi ad Empoli i liguri avrebbero potuto guardare più serenamente al prosieguo del torneo, ma ora il Verona incombe e il prossimo impegno dei bianconeri è contro la Juventus. Il Verona va a Roma contro i giallorossi, Sembrano due impegni proibitivi, ma se gli scaligeri strappassero un punto a Roma la salvezza diventerebbe un traguardo assolutamente possibile.”

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(Foto LBDV)

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