I nostri Social

Rubriche

FISCHIO D’INIZIO SALERNITANA – Ricominciamo

Pubblicato

il

Fischio D'inizio Salernitana
Tempo di lettura: 2 minuti

“Non sono capace di stare a guardare questi occhi di brace, e poi non provare un brivido dentro. E correrti incontro, gridarti ti amo… Ricominciamo”. Il celebre brano portato al successo da Adriano Pappalardo nel ’79, parla di un uomo che non si rassegna alla fine di un’importante storia d’amore e prova a convincere il partner a ripartire dando a quel rapporto una nuova possibilità di sviluppo. Sensazioni, emozioni e auspici espressi che, ironia della sorte, sembrano coincidere alla perfezione con lo stato d’animo attuale vissuto dalla cosa granata nella sua interezza. Del resto, ogni storia d’amore che si rispetti ha la sua canzone di riferimento.

Da poco meno di una settimana, tra le vittime della “Fatal Verona” annoveriamo anche Davide Nicola. Un esonero annunciato e dapprima rimandato dopo la debacle di Bergamo. Troppo evidente la confusione tecnico-tattica sciorinata nelle ultime uscite che ha finito per dimezzare i punti di vantaggio sulla terzultima. Ma, più di tutto, il pericoloso e progressivo svilimento della fiamma, punto di forza degli incredibili e irripetibili giorni di maggio.

Il nuovo timoniere porta il nome di Paulo Manuel Carvalho de Sousa, per tutti Paulo Sousa. A lui il compito di disincagliare la nave e condurla in porto il più velocemente possibile. Un allenatore di caratura internazionale, amante del bel gioco e con fame di successi. La sua Fiorentina ha attirato su di sé le attenzioni da ogni parte d’Europa per lo stile e la determinazione. E su questa promessa è lecito sperare in una replica a tinte granata. Con la speranza che la Dea Bendata, unita all’accantonamento della schizofrenia e delle critiche per partito preso di buona parte della piazza ci mettano del loro.

Pubblicità

All’orizzonte un’aquila, precisamente biancoceleste. Non un avversario qualsiasi, e per noti motivi di ex non propriamente rimpianti. E proprio all’Olimpico, ormai un girone fa, andò in scena l’ultima cinica, concentrata e consapevole dei propri mezzi Salernitana targata Davide Nicola. Da quell’istante in poi, la squadra ha progressivamente perso quegli occhi di brace capaci di spaventare qualsivoglia avversario.

Nel frattempo, sugli spalti l’affluenza non sarà quella delle grandi occasioni. Che “il pochi, ma buoni” possa essere di buon auspicio lo potrà dire soltanto il campo. Ciò che dovranno gioco forza aumentare, come momento richiede, saranno i decibel, desolatamente bassi negli ultimi tempi tra le mura del “Principe degli stadi”.

Pubblicità

in evidenza