Juventus
Gravina: “Carte Covisoc? In Italia c’è una cultura del sospetto diffusa”
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato delle due carte Covisoc che la Figc ha consegnato ai legali di Fabio Paratici e Federico Cherubini. Entrambi deferiti nel processo sportivo che ha portato alla penalizzazione di 15 punti alla Juventus in Serie A. Di seguito le sue parole rilasciate a Ansa:
“Nel nostro Paese c’è una cultura del sospetto diffusa. E’ una strategia, un metodo di lavoro che fa parte del nostro paese e mi stupisce che si segua questa cultura. Capisco le diverse strategie, ma è evidente il modo di lavorare all’interno della Figc che io ho dichiarato dal primo istante, tracciando perfettamente i contenuti di quelle due mail. Non c’è niente di strano, ho chiesto alla Covisoc di fare accertamenti per forme di studio e la Covisoc rileva, tutto qui. E’ una modalità operativa di studio che si è trasformata in una forma di esaltazione, una modalità per trovare un grimaldello”.
(Foto: Depositphotos)
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