Milan
OCCHIO ALLE PAGELLE: Milan – Salernitana 1-1
Gran punto per una grande Salernitana, uscita indenne da San Siro quasi con rammarico per le due grandi occasioni sprecate nel primo tempo che avrebbero potuto indirizzare il match. Ingenuità sul gol di Giroud allo scadere della prima frazione a parte, gli uomini di Sousa hanno a tratti giganteggiato alla “Scala del calcio” al cospetto di un Milan un po’ appannato, specie nel secondo tempo. Dopo la zampata vincente di Boulaye Dia, due miracoli di Memo Ochoa tengono a galla i granata, che alla fine resistono al forcing finale dei rossoneri. Granata che, grazie all’1-1 finale, mantengono 7 punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
Ochoa: Pressoché inoperoso nel primo tempo, nulla può sul colpo di testa ravvicinato di Giroud. Nella seconda frazione, due riflessi felini su Florenzi e Ibrahimovic permettono alla Salernitana di strappare un punto fondamentale in ottica classifica e convinzione dei propri mezzi. Sicurezza. Voto: 7
Daniliuc: Dalle sue parti agiscono Theo Hernandez e Leao, non certo due clienti facili. Ma lui tiene botta senza troppi affanni. Voto: 6.5
Gyomber: La chiusura da campione in scivolata su Theo Hernandez fa il paio con l’errore di posizionamento in occasione del gol di Giroud sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Per il resto, solita prestazione solida del centrale slovacco, ormai sempre più perno imprescindibile della retroguardia granata. Voto: 6.5
Pirola: Cresce di partita in partita. Sempre attento e sicuro, controlla ottimamente la sua zona di competenza spesso spazzando il pallone senza troppi fronzoli. Voto: 7
Mazzocchi: Non è ancora lo stantuffo inesauribile di inizio stagione, ma i progressi sono ben visibili. Con le sue giocate, specie nel primo tempo, tiene in apprensione Hernandez e soci, specie in fase di ripartenza. Un po’ in affanno nella seconda frazione quando, stremato, lascia il posto a Sambia negli ultimi minuti di match. Voto: 6.5
Coulibaly: Talvolta eccessivamente lezioso, ma il suo lavoro da schermo davanti alla difesa è fondamentale. Voto: 6.5
Bohinen: Primi sprazzi del delizioso metronomo visto nella passata stagione. La giocata che dà il via alla rete del pareggio di Dia è da incorniciare. Da migliorare la velocità di passaggio, ma finalmente si sono riviste le enormi potenzialità del talento norvegese. Voto: 6.5
Bradaric: Motorino inesauribile sulla sinistra. Serve una palla d’oro a Dia che non deve far altro che spingerla dentro. Dai suoi piedi educati nasce anche la ghiotta occasione divorata da Kastanos nel primo tempo. Voto: 7
Candreva: C’è ma non si vede. Il sul lavoro di raccordo tra le linee è di fondamentale importanza. Classe ed esperienza al potere. Voto: 6.5
Kastanos: L’occasione sprecata nel primo tempo fa rivivere i fantasmi di Roma dello scorso anno. Per il resto, tenta diverse giocate ma con risultati alterni. Voto: 5.5
Dia: Croce e delizia. Sì fa ipnotizzare da Maignan nel primo ma si rifà nel secondo con la zampata vincente. Prezioso, comunque, il suo lavoro in fase di costruzione, con diverse giocate che consentono alla squadra di distendersi e partire in contropiede. Voto: 7
I cambi
Lovato: Entrato dopo l’infortunio di Pirola, controlla con relativa tranquillità. Voto: 6
Piatek: Come al solito si sbatte tanto, ma è sempre poco lucido nella giocata finale. Va al tiro con una certa pericolosità al limite dell’area su cui Maignan risponde presente. Colossale l’errore di appoggio sull’ultima ripartenza che avrebbe consentito ai granata di sbancare San Siro. Voto: 5.5
Crnigoj: Tanto lavoro sporco e tanta garra. Leggermente Impreciso in fase di costruzione. Voto: 6
Bonazzoli: L’approccio, finalmente, è quello giusto. Si sacrifica molto in fase difensiva, un po’ meno in quella offensiva, in cui, nel finale, non offre l’alternativa di passaggio a Piatek rallentando inspiegabilmente la corsa. Voto: 6
Sambia: s.v.
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