Napoli
Il Napoli non può permettersi vittorie di “corto muso”
Il Napoli non può permettersi di essere “normale”. La normalità di questa squadra o di qualunque altra squadra, rende possibili anche vittorie “sporche”, dove magari non si riesce ad intravedere un gioco sfavillante, un dominio anche dal punto di vista realizzativo totale sugli avversari.
Gli azzurri quest’anno hanno abituato fin troppo bene tifosi e critica. Dopo il disastroso 0-4 subito in casa contro il Milan, la vittoria di Lecce “solo” per un gol di scarto, sta già facendo storcere il naso a molti.
È pur vero che la prestazione fornita, denota una pesantezza nelle gambe evidente, nel momento cruciale della stagione. Ma l’assenza del capocannoniere della Serie A, anche se non si era affatto notata in precedenza, questa volta pesa sicuramente di più. Pesa perché con Osimhen il Napoli ha abituato ma soprattutto si è abituato ad essere in grado di infastidire già con la prima pressione sugli avversari, attua un gioco verticale e di profondità completamente diverso, portando l’intera squadra ad avere accesso a zone di campo più avanzate, oltre alla vena realizzativa dove quest’anno il nigeriano è tra i top d’Europa.
Ma il Napoli ieri sul campo pugliese, ha saputo rendere giustizia anche alla sua assenza, non avrà giocato la migliore gara della sua stagione, ma ha portato a casa i tre punti.
Quei tre punti valgono doppio a differenza di quello che pensa qualcuno, vale per il morale dopo una pesante sconfitta subita ai danni dei prossimi avversari di Champions, e vale per la classifica perché andrebbe ricordato, e sottolineato, che senza la matematica certezza di essere campioni d’Italia, il Napoli per l’appunto non lo è.
Ora testa alla Champions League, i grandi traguardi si raggiungono passo dopo passo, e non bisogna essere per forza supereroi.
Foto: (LBDV)
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