Angolo del tifoso
ANGOLO ROMA – O come Orgoglio (e come Orsato)
Turn Over potrebbe essere un titolo di un brutto action, che difficilmente sarebbe peggio della formazione di Bologna.
Il delicato ritorno di Coppa mette terrore al mister (con ragione, visto che perdiamo anche Celik) e un nugolo di ragazzini “in gita” si presenta al Dall’Ara.
Nonostante ciò, chi è andato in campo ha dato tutto, ma necessariamente, soprattutto nella prima frazione, il Bologna mantiene il possesso e, pur senza pericoli reali, impegna un sicuro Svilar con tiri da fuori.
Ma l’unica azione da gol è giallorossa, quando un ispirato Solbakken, con abile serpentina, serve al centro Belotti, bravo Skorupski, ma la punta intruppa come al solito e si mangia il vantaggio.
Ripresa a trazione giallorossa, con alcuni inserimenti “titolari”, tra cui l’eroe di coppa Bove, che però si divora due ghiotte occasioni.
Le paure di Mou per la coppa, obiettivo complicato ma reale, sono comprensibili, ma visti i risultati delle pietose avversarie, uno sforzo in più andava fatto.
La Roma ha giocato discretamente, Tahirovic tra i migliori, bene anche Camara, il giovane Missori ha fatto il suo.
Meno bene i titolari, soliti evanescenti Belotti-Abraham, ma anche Wijnaldum sotto tono. Sontuoso Cristante vice Smalling.
Oltre all’impegno però, va segnalato che i “ragazzini” in gita si sono scontrati con l’ “Orsato JJ4” (senza le attenuanti del povero plantigrado), pupillo di Rocchi, guarda un pò.
Dopo averci malignamente ricordato che il gol del Milan due settimane prima era irregolare, fischiandoci a favore due falli identici, ci nega almeno un rigore per manata evidente in faccia a Solbakken e alla mia imprecazione “questo fuori area lo fischiavi”… così fa nel secondo tempo su Camara.
A mio avviso poteva starci anche la stessa manata su Ibanez, ma avrei dovuto avere le stesse centinaia di replay dedicate al fallo di Camara (ci poteva stare il rosso va detto) per valutarlo.
Mourinho si morde la lingua nel giudicare questo “signore”, incapace a intermittenza (di solito per tutto ciò che si trova al di sotto del Rubicone).
Detto ciò, rimane l’orgoglio di una squadra con problemi, in lotta per la Champions su due tavoli, ma senza le punte, in continuo soccorso di una sfortuna che, davvero, non ne ha bisogno..
Giovedì ci si gioca tutto.
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