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Angolo del tifoso

ANGOLO NAPOLI – Capitano superstar

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Napoli – Inter non sarà mai una partita qualunque.

Neppure quando una delle due ha vinto il campionato da oltre due settimane, ci sono diciassette punti di distacco in classifica e l’altra avrà il match più importante degli ultimi anni tra venti giorni in Turchia.

Nonostante molto fraseggio stretto, tanta intensità in mezzo al campo e 66% di possesso palla, però, nel primo tempo gli azzurri hanno prodotto meno occasioni da gol rispetto al solito, non riuscendo a violare la porta nerazzurra difesa assai spesso da 8/9 uomini dietro la linea della palla e tanta densità in area di rigore.

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Dopo la brutta sconfitta di Monza, però, il Napoli dà subito la dimostrazione di voler dare la giusta importanza al terzultimo turno di campionato, non solo per il blasone dell’avversario. 

L’espulsione tardiva (oltremodo ingenua) di Gagliardini ha cambiato poco o nulla nell’inerzia del match, considerata la strategia di Inzaghi al Maradona costituita dalla volontà di aspettare gli azzurri e provare a ripartire. 

Ha sbloccato il punteggio il giocatore che già prima si era messo più in evidenza, vale a dire Frank Zambo Anguissa, padrone assoluto, insieme a Lobotka, di tutto il centrocampo.

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Prima del fortunoso e casuale pareggio ospite, le sostituzioni – tra le altre – di Osimhen e Kim e l’annullamento di un gol a Simeone parso in realtà più che regolare.

Nulla da fare – in ogni caso – per gli avversari quando la squadra dominatrice del campionato decide di far sua la partita.

E come nelle tradizioni migliori, è il capitano a condurre la nave nel porto sicuro di una vittoria più che meritata. 

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Giovanni Di Lorenzo, con un capolavoro balistico, ha portato la gara nuovamente nella direzione più coerente con l’inerzia del match, una gara dominata in lungo e largo e chiusa col doppio vantaggio grazie al gol anche di Gianluca Gaetano.

Mentre fuori dal campo iniziano, senza sorprese, i tentativi per destabilizzare quel che è stato e d’ora in poi potrebbe essere, nel rettangolo verde il Napoli ricomincia da dove s’era fermato, con determinazione, abnegazione, coraggio e superiorità tecnico-tattica dimostrata contro ogni avversario in stagione.

Il vantaggio dei festeggiamenti iniziati molto in anticipo è la possibilità di non interromperli e rinnovarli ad ogni nuova gioia. 

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Rispetto all’adagio che recita “squadra che vince non si cambia”, nel calcio più spesso si accetta e condivide l’assioma secondo cui “il vero segreto per divertirsi alle feste è capire quando è il momento giusto di andarsene”. 

Cristiano Giuntoli quasi certamente, Luciano Spalletti assai probabilmente, Kim con ragionevole possibilità… poi chissà chi altro. 

Giugno, luglio, forse anche agosto saranno mesi in cui carta stampata e giornalisti più o meno degni di definirsi tali avranno da scatenarsi, ma nessuno racconterà le evidenze più vere. 

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Tra queste ve ne è una più intangibile delle altre: l’anno prossimo ci sarà un titolo stravinto da difendere, uno spettacolo negli occhi da non mortificare ed una squadra che, in ogni caso, avrà giocatori ed allenatore all’altezza.

E ci sarà certamente Giovanni Di Lorenzo, un capitano superstar.

 

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