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Fiorentina, Italiano: “Futuro? Ho un contratto, incontrerò Commisso e parleremo di tutto”
Seconda finale su due persa nel giro di quindici giorni per la Fiorentina. Dopo essere capitolati in Coppa Italia contro l’Inter, nella serata di ieri la Viola, a Praga per l’ultimo atto della Conference League, pecca di esperienza e subisce la rete del definitivo due a uno per il West Ham al minuto novanta, a causa di una difesa eccessivamente alta per il momento del match.
Al termine della partita, Vincenzo Italiano, tecnico dei Gigliati, il cui futuro non sembra essere in dubbio alla luce dell’interessamento del Napoli, ha rilasciato la seguenti dichiarazioni in conferenza stampa:
Quali sensazioni sta vivendo?
“Perdiamo due finali nel giro di 15 giorni e fa molto male, soprattutto questa dove ho visto una Fiorentina affrontare l’avversario mettendo in campo ciò che ti ha lasciato la prima finale persa. Molta più attenzione, anche se con meno qualità nel primo tempo. Due episodi, un calcio di rigore, che non ho rivisto ma che per la dinamica per me può essere anche non fischiato e poi su una palla dove si poteva lavorare facilmente in modo diverso. I dettagli fanno la differenza e in due finali non ci hanno premiato. Il pensiero di perdere due finali in questo modo, fa molto molto male”.
Come vive questo ko figlio anche degli stessi errori?
“Fa male per tutti, non solo per me. Tutta Firenze era con noi. Sinceramente fa male perdere con un gol del genere. Quattro difensori a difesa schierata, viene fuori questa palla dopo averlo provato per 5 giorni. Devi perdere con Paquetà che tira all’incrocio, non così, così fa malissimo. Ho rivisto di nuovo una squadra che in una finale prende la palla in mano.
Il tiro di Mandragora poteva farci vincere. Sono dispiaciuto per tutta Firenze. Racconteremo di due delusioni cocenti quando eravamo a un millimetro dalla vittoria. Abbiamo lavorato per correggere tante situazioni e penso si sia visto. Siccome vuol dire che l’abbiamo fatto discretamente, perdere così fa molto male. Non lo auguro a nessuno”.
Cosa pensa della ferita di Biraghi?
“Non abbiamo parlato dell’episodio. Ci siamo subito catapultati in campo perché in altri momenti sarebbe stato sanzionato con una sconfitta a tavolino. Non so cosa potrà avvenire, ma quando un calciatore ha un taglio con punti di sutura, non so cosa potrà succedere. Non so cosa accadrà ma penso che a Biraghi faccia più male il ko che i punti di sutura”.
Cosa succederà nel suo futuro?
“Io ho un contratto, il presidente ha detto che avremmo parlato dopo le finali come fanno tutti. Serenamente parleremo di tutto e non c’è altro da aggiungere. Vedremo come programmeremo il futuro. Perderemo dei giocatori e andranno rimpiazzati. Bisognerà, se vogliamo continuare a viaggiare su questi livelli, rinforzare la qualità della rosa. Penso che parleremo di questo e lo faremo serenamente”.
C’è una scelta che non avrebbe rifatto?
“Come hanno fatto tanti altri allenatori prima di me, mi viene da citare Klopp che perde una finale per 4-1 con errori del portiere, riparte l’anno dopo e vince la Champions. Sono abbattuto e amareggiato in questo momento qua, ma da domani si riparte a testa alta e si cerca di trarre tutti gli insegnamenti di queste partite.
Abbiamo giocato come si deve giocare la finale, la volevamo vincere, abbiamo preso in mano la partita e abbiamo fatto molto meglio nella ripresa. Le scelte sono quelle.
Jovic lo avevo visto in grande crescita, ma è uscito perché aveva il naso rotto. Ho cercato la brillantezza di Saponara ma non ha trovato il guizzo. Pensi qualcosa e speri che qualcosa accada. Abbiamo giocato bene e ripeto, in un momento in cui ho pensato anche di vincere, poi dispiace perché secondo me siamo arrivati vicinissimi ad alzare almeno un trofeo.
Adesso mi dispiace, perché chissà quando giocheremo un’altra finale, chissà se ricapiterà e mi dispiace perdere così. Se perdi 5-0 dici amen perché gli altri sono più forti, ma così fa male”.
Cosa ha detto alla squadra? Ha parlato Commisso?
“Hanno parlato il presidente e Barone, si sono congratulati con la squadra e lo staff perché raggiungere due finali non erano in programma. Sono state due nostre grandissime giocate. Orgogliosi di noi, dispiaciuti perché speravano di vincere. Tutte parole belle e davvero dolci per la squadra e per il gruppo. Mi associo a loro perché la penso come loro, è una delle poche volte che non ho parlato alla squadra perché li ho visti dispiaciuti. Nei prossimi giorni ci saluteremo perché dovremo ricordare questa grandissima stagione”.
(Foto: Depositphotos)
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