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Angolo del tifoso

ANGOLO ATALANTA – Nanni Moretti è atalantino

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Atalanta
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Come parla? Le parole sono importanti. Come parlaaaa?”. Facilissimo ipotizzare che se qualcuno desse a Nanni Moretti dell’atalantino il celebre attore e regista, noto tifoso romanista, reagirebbe come il suo Michele Apicella fece nei confronti di una giornalista (interpretata dalla brava Mariella Valentini) nel film “Palombella Rossa” del 1989.

Eppure l’associazione Moretti-Atalanta in questi prodromi di sessione estiva di calciomercato A.D 2023 non è così campata in aria. Questo perché torna in mente un’altra celebre battuta pronunciata dal Maestro in un suo film del 1998, “Aprile”. “D’Alema, dì una cosa di sinistra”, implorava Moretti interprete di sé stesso mentre assisteva a un dibattito elettorale tra l’allora segretario dell’altrettanto allora Partito Democratico della Sinistra e Silvio Berlusconi.

E l’Atalanta ha urgentemente bisogno di dire – pardon, fare – qualcosa a sinistra. Ovverosia su quella fascia mancina che da quando Robin Gosens nel gennaio 2022 decise di preferire il nerazzurro milanese dell’Inter a quello bergamasco non ha più padrone. Hanno giocato a sinistra tanti destri adattati, dal sempiterno Zappacosta all’alternante Maehle passando per i vari Pezzella e Soppy. Ha giocato a sinistra un solo mancino naturale, il “figlio di Zingonia” Matteo Ruggeri, un frutto interessante ma ancora, per un motivo o per un altro, non giunto a completa maturazione. Ma nessuno degli interpreti finora impiegati ha mostrato quella continuità di rendimento e quella qualità necessaria come il pane per il gioco di Gian Piero Gasperini.

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Non ci si può stupire come – oltre a un difensore centrale con Hien del Verona in pole position – l’obiettivo primario degli uomini mercato atalantini, Tony D’Amico e  Lee Congerton, sia proprio un esterno sinistro. La ricerca parrebbe portare nella terra che negli ultimi anni sembrerebbe essere diventata l’Eldorado della Dea: i Paesi Bassi.

Due infatti gli “orange” sul taccuino dei dirigenti nerazzurri. In primis, Mitchel Bakker, esterno classe 2000 del Bayer Leverkusen (che ha già sfidato l’Atalanta nell’Europa League 2021/2022). In secundis, Million Manhoef, di due anni più giovane, in forza al Vitesse. Il primo porterebbe in dote tecnica, qualità, gioventù ed esperienza internazionale, il secondo avrebbe tutte le caratteristiche della “gaspabilità” (neologismo prettamente in voga tra i tifosi dell’Atalanta e che evidenzia le abilità di Gasperini nel plasmare giovani sconosciuti di belle prospettive) ma rappresenterebbe un’autentica scommessa.

Dopo de Roon, Hateboer e Koopmeiners un altro tulipano nel giardino di Zingonia? Presto per dirlo ma, nel caso, si spera che – a differenza di D’Alema – faccia qualcosa sulla sinistra. Per il gaudio dell’”atalantino” Moretti. E non solo.

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