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Zaniolo: “Tifo Juventus sin da piccolo: sogno di giocarci. E su Mourinho…”

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Zaniolo
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Torna ancora al centro del mercato Nicolò Zaniolo dopo appena sei mesi dal suo approdo al Galatasaray, con il quale ha vinto il campionato turco. Nonostante abbia più volte evidenziato di stare bene ad Istanbul, l’ex Roma non disdegnerebbe affatto un eventuale ritorno in Italia. Anzi, nella sua ultima intervista rilasciata ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il classe 1999 ha ammesso di essere tifoso della Juventus sin quando era piccolo, e uno dei suoi sogni sarebbe quello di giocare per i bianconeri.

Riportiamo in maniera integrale le sue dichiarazioni alla rosea:

Zaniolo, può essere davvero questo l’anno buono per vederla in bianconero? 

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“A Istanbul mi trovo bene e gioco la Champions League. Poi se entro fine agosto dovesse arrivare una buona occasione per il Galatasaray e per me la prenderemo in considerazione”.

Nelle ultime settimane si è parlato anche del Milan e di un sondaggio della Fiorentina. La Juventus resta il suo sogno anche senza Champions League? 

“Sono aperto a tutto. A partire dalla possibilità di non muovermi e restare al Galatasaray, dove mi trovo alla grande. Sì, la Juve è la Juve, anche senza Champions o coppe internazionali. Io da ragazzino ho sempre tifato per i bianconeri, il mio idolo era Pogba. Giocare nella Juve mi farebbe piacere. Parliamo di un grande club. Ripeto: se ci sarà l’opportunità che renda felici tutti e tre – il Galatasaray, io e la Juve – ben venga. Altrimenti sto benissimo in Turchia. Non mi creo aspettative, comunque vada andrà bene”.

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Nella Juventus gioca il suo amico Kean, spesso accostato anche al Galatasaray negli ultimi tempi… 

“Moise è un amico d’infanzia, un attaccante molto forte e spesso sottovalutato. È un ragazzo per bene, tranquillo: tanta gente non lo conosce e a volte lo giudica senza motivo. Mi piacerebbe giocare con lui: al Galatasaray o alla Juve”.

Al Galatasaray ha giocato con una colonia di ex Serie A – da Icardi a Mertens – ma in queste settimane si è parlato molto anche del suo compagno Sacha Boey, il terzino francese seguito dalla Juventus e da altri top club europei. È un laterale da big? 

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“Sacha è un bel giocatore: ha corsa, tecnica, difende bene. Al Galatasaray gioca a destra, proprio dietro di me. Non mi stupisce l’interesse della Juve e delle big. Quanto a Icardi è senza dubbio il miglior centravanti con cui ho giocato. E su Mertens cosa posso dire? Parliamo di un attaccante che ha scritto la storia del Napoli”.

Ala destra, trequartista, mezzala: ha capito quale sarà il suo ruolo da “grande”? 

“Mi trovo molto a mio agio come esterno destro che parte largo e poi taglia dentro il campo. Il trequartista è un ruolo che posso ricoprire bene. Come mezzala mi viene naturale inserirmi e buttarmi in area, ma devo lavorare per migliorare in fase difensiva”.

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È tornato in Nazionale in occasione della Nations League. Che cosa ha provato a indossare nuovamente la maglia dell’Italia? 

“È sempre un onore giocare in Nazionale ed è stato bello ritrovarla. Abbiamo un bel gruppo, forte. Io ho un debole per Verratti: Marco è un giocatore fantastico”.

In Nazionale c’era anche Chiesa, da mesi al centro delle voci di mercato. Come l’ha trovato? 

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“Federico è un mio amico, capita spesso di vederci anche in vacanza a Forte dei Marmi. In Nazionale abbiamo parlato tanto, ma non di mercato”.

A distanza di sei mesi c’è qualcosa che le manca di Roma e della Roma?

“Roma è stato un momento importante della mia vita, con pagine bellissime e altre un po’ meno, e sarò grato in eterno a tutti i tifosi. Il mio augurio è che la Roma possa vincere tanto nelle prossime stagioni. Sono stati anni belli. Mi mancano i pranzi al ristorante la Locanda, che era diventata un po’ la mia seconda famiglia”.

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Da quando a febbraio si è trasferito in Turchia ha più parlato con Mourinho? 

“No, non l’ho più sentito. Però so che Mourinho mi vuole bene, chiede sempre di me a Sergio Olivera, mio compagno al Galatasaray. Sarò sempre grato a Mou“.

Ci svela un aneddoto su lei e Mourinho?

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“L’anno scorso, prima della partita contro l’Empoli, ero un po’ giù di morale perché non segnavo da cinque o sei partite. Mourinho mi ha preso da parte e mi ha detto: “Nicolò, stai sereno. Oggi segni”. E così è stato. Mourinho vede sempre tutto prima, è incredibile. È un allenatore top, speciale. Uno che ti stimola sempre”.

(Foto: Depositphotos)

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Laureando in Giurisprudenza presso l'Università degli studi Suor Orsola Benincasa. Redattore LBDV, nonchè scrittore e conduttore di "BLITZ!" e "MATCH!" - i programmi in diretta social dedicati, rispettivamente, al calciomercato e alla stagione calcistica.

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