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Angolo del tifoso

ANGOLO SALERNITANA – Il sovversivo… per gli amici Danilo

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In questi giorni di calma apparente, in cui il DS De Sanctis è impegnato nella fabbricazione delle cartucce da sparare in sede di calciomercato, a prendersi la scena è stato Danilo Iervolino. Il Deus ex machina granata, fin dal suo insediamento, ha preso a cuore una tematica tanto complessa quanto spinosa: la gestione dei procuratori. Ma se, fin ad oggi, ha (mal)celato il malcontento concernente alle commissioni da riconoscere agli agenti, che poco più di un anno fa sono costate il posto a Walter Sabatini, ora è guerra aperta vera e propria.

La goccia a far traboccare il vaso, le dichiarazioni di Mario Giuffredi, agente di Sepe e Kastanos, sentitosi in diritto di disquisire liberamente sul futuro dei propri assistiti bypassando totalmente le opinioni di chi, piaccia o meno, detiene la proprietà dei cartellini. Il duro, a tratti comico, botta e risposta andato in scena nei giorni scorsi ha sviscerato (se ancora ce ne fosse bisogno) una problematica radicata dall’introduzione della legge Bossman. Una legge che, volente o nolente, ha consegnato lo scettro del potere nelle mani degli agenti delegittimando, quasi totalmente, quello delle società.

Potere che, come accade nella stragrande maggioranza dei casi, talvolta può dare alla testa. Affermare, ad esempio, che l’ingaggio di Ochoa abbia rappresentato una mancanza di rispetto nei confronti di Sepe, è un pendolo che oscilla tra un comicissimo sketch del grande Totò e l’abolizione della legge Basaglia. Ma tant’è. Regolamentare, e normalizzare, il sistema dei procuratori sarebbe cosa buona e giusta ad ogni latitudine, non solo a quella di marca granata. Sebbene, e questo va specificato, tale processo richiederebbe una tempistica tutt’altro che snella.

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Ritornando alla stretta attualità, al momento, non ci sono sostanziali novità. Le uniche certezze, ampiamente annunciate, riguardano i riscatti di Dia e Pirola e il rinnovo di Ochoa. L’intento di Iervolino e soci è quello di costruire una Salernitana quanto più competitiva possibile, ma senza effettuare spese folli. Magari con uno sguardo al futuro in nome della decantata auto sostenibilità. E intorno a questo, ruota la figura del senegalese col 29 dietro la schiena. L’idea primaria sarebbe quella di trattenere Boulaye, con il bene placido del calciatore, almeno un’altra stagione. Ma la clausola rescissoria di 25 milioni, valida fino al prossimo 20 luglio, non fa dormire sonni tranquilli. Tante, finora, le richieste di informazioni provenienti da grandi club italiani e stranieri. Offerte vere e proprie, però, finora nemmeno l’ombra.

Sul fronte entrate, il nome nuovo è quello di Nicola Sansone, attaccante 32enne appena svincolatosi dal Bologna. Un attaccante che, con la sua esperienza e le sue caratteristiche tecniche, potrebbe fare al caso di Paulo Sousa. Altra suggestione, il ritorno a casa di Danilo D’Ambrosio, partito dal settore giovanile granata prima di fare la storia del Torino prima e dell’Inter poi. Nel frattempo, sono tanti i giovani seguiti dal DS De Sanctis, con un occhio puntato soprattutto al mercato sudamericano. Senza escludere a priori il classico colpo ad effetto che potrebbe infiammare le folle. Chi vivrà vedrà, è proprio il caso di dire. Ma questa vita, ad occhio e croce, piace già abbastanza.

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