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Spalletti: l’uomo dei miracoli per la Nazionale
Con le mancate qualificazioni ai Mondiali e l’improvviso addio di Roberto Mancini, la Nazionale Italiana è pronta a ripartire con Luciano Spalletti, l’unico allenatore dell’era De Laurentiis a riportare lo Scudetto nella città di Napoli dopo ben 33 anni dall’ultima volta.
Una narrazione che potrebbe comunque ripetersi con l’Italia, dato che l’ultima partecipazione alla Coppa Del Mondo risale ormai dal 2014. Dunque sarà compito dell’ex tecnico del club partenopeo a rompere questo trend negativo che dura da ben 10 anni.
La rottura con Mancini
Prima di andare ad analizzare quelle che potrebbero essere le scelte di Spalletti in merito alle convocazioni, è giusto riepilogare quanto accaduto tra la FIGC e l’ormai ex Ct, Roberto Mancini. Dopo i vari rumors di una possibile proposta dalla Nazionale Araba, il tecnico di Jesi ha spiegato, in un’intervista a La Repubblica, di aver rassegnato le dimissioni a causa di dissidi con il Presidente della Federazione, Gabriele Gravina:
”Ho cercato più volte di parlargli ed esporgli le mie ragioni. Gli ho spiegato che in questi mesi mi doveva dare tranquillità, lui non l’ha fatto e mi sono dimesso.
È da un po’ di tempo che lui pensava cose opposte alle mie. Ma allora perché intervenire sullo staff? Cosa c’entra? A quel punto doveva mandare via me. Invece ha colto l’occasione perché alcuni miei collaboratori erano in scadenza e ha giocato su questo”.
Le possibili scelte di Spalletti
Come modulo di gioco nella sua Italia, Luciano Spalletti, seguirà senza alcun dubbio il 4-3-3, ormai il suo mantra dopo la vittoria con il Napoli. Adesso rispetto a Roberto Mancini, bisogna fare chiarezza su chi sarà il suo “braccio destro” in Nazionale, dopo gli addii dei senatori come Bonucci e Chiellini.
Uno dei nomi su cui il tecnico di Certaldo farà sicuramente affidamento è quello dell’attuale capitano partenopeo, Giovanni Di Lorenzo, calciatore da sempre stimato dal nuovo Commissario Tecnico e che potrebbe dargli una grossa mano nel creare delle nuove motivazioni ai compagni dopo la vittoria all’Europeo.
Spalletti e i giovani
Luciano Spalletti in vista degli Europei e delle prossime qualificazioni ai Mondiali del 2026, intende dare spazio ai tanti giovani che si sono messi in luce nelle ultime stagioni in Serie A, come i vari Casale, Zaccagni, Udogie, Parisi e Ricci ed integrarli poi a calciatori, giovani anch’essi, leggermente più navigati come Tonali, Barella, Chiesa e Donnarumma.
Inoltre una delle scelte più interessanti che potrebbe fare l’ex Napoli potrebbe riguardare l’inserimento di Jack Raspadori come centravanti, dopo le difficoltà avute negli anni scorsi a trovare la via della rete, nonostante ci fossero sia Immobile che Belotti.
L’ex attaccante del Sassuolo ha dimostrato in primis di essere molto bravo a legare con i compagni di squadra e inoltre anche ad impensierire le difese avversarie.
I possibili 11 di Spalletti
Ecco come potrebbe essere la nuova Nazionale Italiana con il nuovo Commissario Tecnico:
Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo; Romagnoli; Casale; Udogie(Parisi); Locatelli(Ricci); Tonali; Barella(Frattesi); Chiesa; Zaniolo; Raspadori
Una formazione che per caratteristiche, permetterebbe a Spalletti di ripetere lo stesso stile di gioco espresso sia con il Napoli che in passato con la Roma di Totti.
Dunque adesso non resta che attendere l’inizio della sua nuova avventura e sperare nel suo ennesimo miracolo anche con la nostra Italia.
(Foto: ph Ciro Sarpa)
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