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Un fiume azzurro in piena il Napoli a Frosinone: alla “prima” ne fa 3! Devastanti Osimhen e Politano
FROSINONE-NAPOLI 1-3
L’attesa per la serie A è finita, si riparte qualche giorno dopo il ferragosto. E il Frosinone ricominciava la sua avventura, nella massima serie, dai campioni uscenti con il tricolore ben cucito sul petto a difendere il titolo e con un nuovo tecnico, il francese Rudi Garcia, in panchina. Un Napoli che, si sa, è ancora tra le favorite alla vittoria finale. Un Frosinone che tenterà, e anche qui si sa, una corsa ad una salvezza il più tranquilla possibile e con largo anticipo. Anch’esso con un nuovo allenatore, Di Francesco, al posto di quel Grosso che ha traghettato con senso di appartenenza e pieno valore i ciociari ad un traguardo ambito e meritato. Forse, però, gli ultimi movimenti di calciomercato (con il Frosinone alla ricerca di uno o più centravanti, Cheddira e Kaio Jorge sopra tutti; e il Napoli con l’intenzione di rinsaldare il reparto difensivo dopo la partenza di Kim), ci vogliono suggerire anche altro, qualcosa in più. E cioè che coltivare i grandi sogni significa anzitutto sognarli, desiderarli, passo dopo passo. Con impegno e passione, ma anche con le idee abbastanza chiare. E con una valanga di gol, giusto per gradire e tanto per iniziare: doppietta di Osimeh, gol di Politano, vicinissimo già alla prima rete Raspadori. Devastanti gli uomini di Rudi Garcia, un fiume azzurro in piena.
E’ presto, quindi, per dirci qualsiasi cosa di definitivo, se non di ipotetiche, e sicuramente parziali, griglie di partenza per la vetta o per la salvezza, che tengono conto di una serie di criteri (senza tenere conto degli imprevisti) e di analisi, che (come la scorsa stagione) vedrebbero il Napoli qualche gradino più sotto di Inter e Milan. Ma le uniche certezze di Frosinone e Napoli restano quelle dello scenario iniziale che vediamo, con i canarini che proveranno a rimanere in A, cercando di sorprendere gli increduli, e il Napoli che, nel difendere il titolo straconquistato sul campo, proverà a fare come o ancora meglio della scorsa stagione con l’incedibile (per ora), incredibile (per davvero) e inaffondabile (senza sosta) coppia d’oro di gol e assist Kvara-Osimhen, che resta sì la più mostruosa di tutte come rendimento in A. Inevitabilmente ripetersi, per entrambe, non sarà facile, ma senza dubbio un’impresa non da poco. A metter pepe, per gli azzurri ci sono le incognite del nuovo allenatore e di uno schema di gioco un pò più spregiudicato di quello di Spalletti. I cartelli stradali del puntare a determinati profili di giocatore sulla griglia del calciomercato, c’indicano proprio questo. E chissà che qualche opportunità inattesa non venga fuori. Dimostrare di essere ancora i migliori non sarà certo semplice. Da quanto visto oggi, però, e anche su questo non avevamo alcun dubbio, non sarà impossibile. In attesa dell’arrivo, a questo punto molto probabile, di Gabri Veiga a decorare un quadro che, già di per sé, vale oro. Sfarzoso.
LA CRONACA. Che la partita abbia una sua spettacolare regalità fin dall’inizio, lo si vede dal minuto di silenzio in ricordo di Carletto Mazzone, scomparso qualche ora fa ad 86 anni e allenatore degli azzurri all’inizio della stagione del ‘97/’98. Il mondo del calcio lo piange soprattutto per quello che ha donato e rappresentato per questo sport. Squadre che intendono non risparmiarsi fin dall’inizio con il Napoli che, forse, un inizio così scoppiettante del Frosinone non se lo aspettava. Di Francesco è orientato a far partire dalla panchina il georgiano Kvernadze. Mentre, dall’altra parte, Rudi Garcia recupera Anguissa, ma non preferisce non rischiare Kvaratskhelia, fermato da un affaticamento muscolare. All’8’ da un affondo dei padroni di casa e dal conseguente corner il neoacquisto del Napoli Cajuste impedisce a Baez di essere pericoloso. L’arbitro chiama subito il penalty. Richiamato dal controllo check del VAR, il rigore viene confermato. S’incarica un altro neoacquisto estivo di calciare dagli 11 metri e batte Meret. Parte in salita la squadra di Rudi Garcia, che prova subito allora ad alzare il ritmo con i singoli Osimeh e Raspadori, ma senza creare seri e reali pericoli alla porta di Turati e con una retroguardia casalinga ben attenta. Finchè là davanti sono bravi e rapidi ad aprire gli spazi. Ci prova Raspadori, ci prova Zielinksi, ma è la terza la volta buona con Politano che saetta lapalla e fa 1-1 al 13’. Napoli che vuole capitalizzare anche il vantaggio agonistico-psicologico di questa fase e spinge: al 25’ grandiosa palla di Politano per Di Lorenzo. Mazzitelli ci mette una pezza. Dall’angolo Osimhen prende l’ascensore e impegna Turati. Frosinone senza paura al ‘32. In ripartenza rapida con Baez, dapprima Oyono controlla male e immediatamente dopo è l’attaccante uruguayano del Frosinone che trova una conclusione potente a fil di palo.
Partita divertente e, come l’anno scorso, quando le maglie si allargano e il gioco si velocizza, il Napoli dà il meglio di sé. Al 36’ cross di Politano per Osihìmeh che, nel tirare, serve Raspadori che conclude di prima intenzione per una rete spettacolare. Ma viene rilevata una posizione di fuorigioco di Cajuste. Tutto da rifare. Al 38’ Napoli ancora in gran spolvero con Cajuste che trova il varco per Raspadori. Conclusione debole per il Jack nazionale. Buona l’intesa tra i due. Napoli insiste al 41’ e trova il meritato vantaggio. Percussione di Di Lorenzo che scarica per Osimhen. Grande coordinazione e gran pezzo da novanta di gol sotto alla traversa per il nigeriano. Imprendibile per Turati.
IL SECONDO TEMPO. Cambia poco tatticamente ad inizio ripresa. Al 56’ padroni di casa ancora con Baez, sempre con Baez, onnipresente Baez a trascinare la squadra con la sua pericolosità. Una sua punizione da una mattonella interessante si stampa sulla traversa. Spettacolo Napoli in contropiede un minuto dopo con Zielinksi che allarga sulla sinistra per il bomber nigeriano. Osimeh angola di prima intenzione e per un niente non trova il gol capolavoro di giornata. Una palla vagante in area di Romagnoli al 64’, viene raccolta da Lobotka che tenta il tiro a giro che non va a segno per un respiro. Al 72’ Raspadori come un cacciavite aggancia la sfera in stile calamita, raccoglie e scaglia un fulmine forte, elettrico, ma centrale. Turati respinge la minaccia dell’1-3. Ma il terzo gol era questione di minuti. E’ il 78’, verticalizzazione veloce di Zielinksi per Osimeh che è già là. Il nigeriano rallenta e piazza, mentre gli viene incontro Turati. Quarto gol vicinissimo per gli azzutti all’ 84’, ma forse sarebbe stata una punizione onestamente eccessiva per i ciociari. Di Lorenzo crea e inventa, Simeone tira di potenza. Turati ancora una volta fa gli straordinari e respinge.
Che il campionato abbia inizio, signor! Bagnato purtroppo dalla morte di Mazzone e irrigato dal solito strapotere devastante in attacco del Napoli (ma, allo specchio, la fase difensiva è un po’ da rivedere). Il tutto benedetto da un Frosinone che non ci terrà a fare la parte della Cenerentola sacrificale in questa stagione. Nello stile delle squadre di Di Francesco. Zemaniana, piacevole a vedersi e molto insidiosa quando ha lo spazio per giocare e affondare. Bentornati in serie A!
IL TABELLINO
Frosinone (4-3-3)
Turati; Marchizza, Romagnoli, Monterisi, Oyono; Harroui (80’ Barrenechea), Monterisi, Mazzitelli (74’ Canotto); Cuni (66’ Borrelli), Caso (66’ Kvernadze), Baez (74’ Brescianini)
All. Di Francesco
Napoli (4-3-3)
Meret; Jesus, Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera (75’ Mario Rui); Cajuste (1’ s.t. Anguissa), Zielinski, Lobotka (92’ Ostigard); Politano (75’ Mario Rui), Osimeh (80’ Simeone), Raspadori;
All. Garcia
Arbitro: Marcenaro di Genova
Reti: 8’ Harroui (F) rig., 13’ Politano (N), 41’ Osimeh (N), 78’ Osimeh (N)
Ammoniti: Lobotka (N), Oyono (F), Cajuste (N), Olivera (N), Romagnoli (F), Gelli (F)
Recupero: 4’ primo tempo; 5’ secondo tempo
LA CRONACA IN….10 PASSAGGI
8’ Squadre in fase di studio in questi primi minuti. Da un affondo dei padroni di casa e dal conseguente corner il neoacquisto del Napoli Cajuste impedisce a Baez di essere pericoloso. L’arbitro chiama subito il penalty. Richiamato dal controllo check del VAR, il rigore viene confermato. S’incarica un altro neoacquisto estivo di calciare dagli 11 metri e batte Meret.
23’ Parte in salita la squadra di Rudi Garcia, che prova subito allora ad alzare il ritmo con i singoli Osimeh e Raspadori, ma senza creare seri e reali pericoli alla porta di Turati e con una retroguardia casalinga ben attenta. Finchè là davanti sono bravi e rapidi ad aprire gli spazi. Ci prova Raspadori, ci prova Zielinksi, ma è la terza la volta buona con Politano che saetta e fa 1-1
25’ Napoli che vuole capitalizzare anche il vantaggio agonistico-psicologico di questa fase e spinge: grandiosa palla di Politano per Di Lorenzo. Mazzitelli ci mette una pezza. Dall’angolo Osimhen prende l’ascensore e impegna Turati
32’ Frosinone senza paura. In ripartenza rapida con Baez, dapprima Oyono controlla male e immediatamente dopo è l’attaccante uruguayano del Frosinone che trova una conclusione potente a fil di palo.
41’ Napoli insiste. Percussione di Di Lorenzo che scarica per Osimhen. Grande coordinazione e gran pezzo da novanta di gol sotto alla traversa per il nigeriano. Imprendibile per Turati e rimonta completata per il Napoli.
56’ Ancora Baez, sempre Baez, onnipresente Baez a trascinare la squadra con la sua pericolosità. Una sua punizione da una mattonella interessante si stampa sulla traversa.
57’ Spettacolo Napoli in contropiede un minuto dopo con Zielinksi che allarga sulla sinistra per il bomber nigeriano. Osimeh angola di prima intenzione e per un niente non trova il gol capolavoro di giornata.
72’ Raspadori come un cacciavite aggancia la sfera in stile calamita, raccoglie e scaglia un fulmine forte, elettrico, ma centrale. Turati respinge la minaccia dell’1-3.
78’ Ma il terzo gol era questione di minuti. Verticalizzazione veloce di Zielinksi per Osimeh che è già là. Il nigeriano rallenta e piazza, mentre gli viene incontro Turati.
84’ Quarto gol vicinissimo per gli ospiti, ma forse sarebbe stata una punizione eccessiva per i ciociari. Di Lorenzo crea e inventa, Simeone tira di potenza. Turati ancora una volta fa gli straordinari e respinge.
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