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Serie B, il CdS ha deciso: sì a Brescia e Lecco. La Reggina in D
Il Brescia ed il Lecco disputeranno la prossima Serie B. Nella giornata di oggi è arrivato infatti il tanto atteso verdetto del Consiglio di Stato, il quale ha risolto un’annosa questione che va avanti ormai da giugno. Non c’è stato quindi scampo per Perugia e Foggia, che resteranno in Serie C, e Reggina, il cui destino pare sarà tra i dilettanti.
Lecco vs Perugia/Foggia
Il primo giudizio, arrivato intorno a mezzogiorno, è stato quello in merito al Lecco. I lombardi infatti sono stati in bilico fino ad oggi a causa della questione stadio: il Rigamonti-Ceppi non è a norma per la categoria, con i blucelesti che avevano deciso di optare per l’Euganeo di Padova, non riuscendo però a comunicare la decisione in tempo per quanto riguarda l’iscrizione alla Serie B. Dopo la momentanea bocciatura della Co.Vi.Soc. e del Collegio di Garanzia dello Sport, che avevano dato ragione al Perugia, i Manzoniani avevano ottenuto il sì del TAR e del Consiglio Federale, con quello del Consiglio di Stato di oggi che ha messo definitivamente fine a questa telenovela. L’organo ha infatti riconosciuto come: “secondo l’ordinamento giuridico statale, un termine perentorio non è un termine inderogabile in senso assoluto”, riconoscendo l’inesigibilità di altro comportamento da parte del Lecco.
E’ rimasto con il cerino in mano quindi il Perugia, il quale si era appeso al cavillo burocratico dello stadio sperando in un miracoloso ripescaggio. Nulla da fare quindi per i Grifoni che debutteranno in campionato contro la Lucchese già venerdì. Lo stesso discorso vale anche per il Foggia che si era messo in scia Perugia sperando di essere ripescato al posto degli umbri in quanto finalista dei playoff di Serie C della scorsa stagione. Intanto comunque il presidente dei Satanelli Canonico non molla, affermando in conferenza stampa: “La partita giuridica non è ancora chiusa, c’è l’ipotesi di un ulteriore giudizio nell’immediato”.
Brescia vs Reggina
La seconda sentenza, arrivata stavolta verso le diciotto, è quella relativa alla Reggina. Qui il problema sta nella discrepanza tra le norme federali, che avevano disposto il pagamento dei debiti tributari per il 20 giugno, e la sentenza del Tribunale di Reggio Calabria, che aveva dato più tempo agli amaranto. Come già ribadito in tutti gli altri quattro gradi di giudizio, anche in tale sede si è sottolineata l’autonomia del diritto sportivo con il Consiglio di Stato che ha dato ragione al Brescia, il quale ormai aspetta solo l’ufficialità del ripescaggio in Serie B.
Cosa ne sarà adesso della Reggina? Gli amaranto, avendo presentato la domanda di iscrizione solo per la Serie B, ora faranno ricorso al TAR per chiedere l’ammissione in Serie D in sovrannumero, con quella che si prospetta essere l’ennesima corsa contro il tempo per i calabresi. Bisognerà inoltre capire se il club ripartirà con la stessa matricola (e in questo caso sarebbe necessaria una nuova sentenza) oppure se la città di Reggio Calabria ricomincerà con una nuova proprietà tramite un bando che andrebbe ad assegnare il titolo sportivo ad una nuova società. Intanto c’è da risolvere la questione in merito alla direzione della squadra: Saladino avrebbe annunciato il ritorno alla presidenza del club anche se tale ipotesi è stata subito smentita da Ilari. In tutto ciò a festeggiare è la Casertana che, complici gli incastri di questo pomeriggio, viene ripescata in Serie C in quanto prima in graduatoria.
Ritorno in campo
Ora per Brescia e Lecco si apre la strada della Cadetteria, con entrambi i club che secondo le ultime indiscrezioni avrebbero ricevuto una deroga di sette giorni per completare il loro mercato. Per il debutto delle due compagini inoltre i tifosi non dovranno aspettare a lungo, con le due formazioni che potrebbero già essere in campo nel weekend per la quarta di giornata di campionato.
(Foto: Depositphotos)
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