ANGOLO GENOA – A mente fredda

Terminate le prime tre giornate di A, è momento di analizzare a mente fredda ciò che il Genoa ha dimostrato al suo ritorno in massima serie. 

A Torino l’atteggiamento è stato quello giusto, simile a quello mostrato a Roma: ottima gestione della difesa centrale, ma poche idee offensive, se non qualche piccola fiammata. Per ora, il Grifone è la squadra che ha totalizzato meno tiri in Serie A, solamente sedici in tre partite. Il prossimo avversario dei rossoblu è il Napoli che ne ha totalizzati sessantasei, primo in numero di conclusioni effettuate.

La gara all’Olimpico Grande Torino è stata la conferma che poteva arrivare qualche rinforzo in più, specialmente sulla corsia di destra. Durante il mercato, è stato incessante il corteggiamento di Zanoli, nonostante si sapesse già fosse una pista difficile e che piacesse a Garcia come vice-Di Lorenzo. Probabilmente lo si è atteso talmente tanto da non virare su un possibile sostituto.

Tornati da Torino, gli allenamenti sono ripresi subito, senza, però, diversi elementi, in gruppo con le rispettive nazionali. Drăgușin e Pușcaș sono partiti con la nazionale rumena, Vasquez con il suo Messico, De Winter con il Belgio e infine Retegui con gli Azzurri.

Prima di dare un giudizio definitivo sui nuovi arrivati, c’è la necessità di aspettare Messias, oggi ancora ai box. Il brasiliano potrebbe rientrare in seguito alla pausa ed inserirsi in gruppo per la partita del 16. Vedremo se l’ex Crotone riuscirà a dare manforte ad un attacco, ad oggi, poco propositivo.

Il Grifone saprà darsi da fare, tornerà a ruggire come ha fatto all’Olimpico di Roma e regalerà sorprese, basta un minimo di pazienza e tanta fiducia, sia nei ragazzi che nel mister.

Quasi dimenticavo. Tanti auguri, vecchio Balordo, sono 130. Come recitava uno striscione in occasione di un derby, “A stoïa semmo noiätri”. La storia siamo noi, nessuno si senta offeso.

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