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Angolo del tifoso

ANGOLO JUVENTUS – Voglia di ricominciare

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Tempo di lettura: 3 minuti

Palla al centro

Si riparte dopo la disfatta del Mapei Stadium contro il Sassuolo. Allegri non butta la croce addosso a Tek Szczeşny e gli affida la custodia della porta. Sconta invece gli errori contro il Sassuolo Federico Gatti, al suo posto Daniele Rugani. Il capitano Danilo completa la linea difensiva a tre. Sulle fasce il rigenerato McKennie a destra mentre a sinistra Cambiaso rileva l’incostante Kostic. Al centro Fagioli preferito a Miretti, Locatelli e Rabiot confermati. In avanti turno di riposo per Vlahovic, al suo posto c’è Milik ad affiancare l’imprescindibile Federico Chiesa. L’intento è dimenticare la partita-incubo di sabato e recuperare l’autostima generale. Voglia di ricominciare.

Primo tempo

Il Lecce non è lo sparring partner ideale per facilitare il compito. I salentini sono una squadra ruvida e scorbutica, ben messa in campo e ordinata nel difendersi. Gli uomini di Allegri non partono a testa bassa, tutt’altro. Si limitano a far girare lentamente il pallone in attesa che si presenti l’occasione propizia. Il solito Chiesa prova ad accendere la manovra bianconera sia fornendo invitanti assist ai compagni che provandoci in prima persona. Ma sia Cambiaso che lo stesso attaccante hanno la mira imprecisa. Il Lecce non denota particolari difficoltà a contenere gli assalti degli avversari, l’impressione è che il match abbia bisogno di una scossa per infiammarsi. Ci prova Danilo a scuotere i suoi inventandosi un filtrante in area per Chiesa ma ancora una volta il numero 7 conclude a lato. La prima frazione di gioco si conclude con uno scialbo 0 a 0 , la Juventus ha messo in campo tanti buoni propositi ma non ha saputo tradurli in concretezza. Voglia di ricominciare.

Secondo tempo

Non ci sono cambi nelle formazioni, si ricomincia con gli stessi 22 dei primi 45 minuti. Sembra che i salentini vogliano osare qualcosa di più ma sono i bianconeri a passare in vantaggio. E’ Milik a segnare sfruttando una sponda aerea di Rabiot. D’Aversa prova a rimescolare le carte effettuando ben tre cambi ma il pallino del gioco resta sempre nelle mani dei bianconeri. Prima uno scambio al volo tra Chiesa e Fagioli fa ammattire la difesa pugliese che si salva per un soffio. Poi una fuga palla al piede di Rabiot si conclude con un tiro a fil di palo. Quindi il debordante Chiesa si porta a spasso i difensori salentini e cerca di servire McKennie che viene anticipato. E’ ancora lo scatenato esterno bianconero ad impensierire la retroguardia del Lecce con altre iniziative. Il risultato comunque non si sblocca. La Juventus vince con punteggio minimo, sufficiente a dare buone speranze per il futuro in campionato. Voglia di ricominciare.

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Dopo il novantesimo

Ripresa doveva essere e ripresa è stata. Va bene che lo scarto è di una sola rete. Va bene anche che non ci sono stati progressi mirabolanti nel gioco. Di confortante è che la porta di Szczeşny non ha mai corso pericoli per tutto l’arco della partita. A quanto pare un minimo di solidità in retroguardia è stata ripristinata dopo le follie contro il Sassuolo. Altrettanto confortanti sono la continuità di Chiesa e la crescita di Fagioli. Buoni elementi per costruire un avvenire. Voglia di ricominciare.

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