Angolo del tifoso
ANGOLO ROMA – Il campionato più corto del mondo
La Roma batte un record. Se il primato di campionato più corto era delle autonome isole inglesi Scilly (4 mesi), i giallorossi surclassano tale guinness con 40 giorni.
Con la fine di settembre, nonostante matematica e logica direbbero altro, la Roma è già “al mare” in questo loop temporale in cui è bloccata a una condizione fisica e mentale degna di fine maggio.
Anche il Genoa maramaldeggia con i capitolini, con Gudmunsson e Retegui che sembrano Ronaldo e Batistuta.
Eh ma gli infortuni… a parte che chi scende in campo da agosto è abile a non portare una classifica da retrocessione, i rossoblu in mezz’ora perdono tutto il centrocampo, senza che ciò li scalfisca in alcun modo.
Per me il campionato è chiuso, ho sostenuto e sosterrò sempre la mia squadra in difficoltà, l’ho fatto a fine della scorsa stagione, quando era evidente. Ma la Roma non ha alcuna difficoltà.
Nessuna difficoltà, come nessuna anima, nessun cuore, zero attenzione e professionalità. Una squadra che appare depressa (da cosa poi?) come il suo allenatore, mortalmente remissivo e incapace di dare, non dico un gioco, ma quell’atteggiamento, quella cattiveria che in queste ultime due stagioni era il (solo?) fattore determinante.
La Roma non ha un portiere, mi sembra chiaro ormai.
La fase difensiva, fiore all’occhiello lo scorso anno, è imbarazzante. Paredes, per il quale avevo aspettative vicino allo zero, riesce comunque a sorprendermi in negativo, il nulla calcistico. Se Mourinho ritiene questo Kristensen superiore ai suoi sostituti, strappate i loro tesserini.
Se all’ennesimo muscolare, si sente costretto ad arretrare in difesa l’unico giocatore in palla, Cristante, per la poca fiducia negli altri, vuol dire che la squadra è costruita male o che lui è diventato un incapace o entrambe le cose.
Abbiamo (hanno, io purtroppo ho un cervello) passato mesi, mentre Totti disegnava calcio, a chiederci perchè a 40 anni non si facesse da parte, Pellegrini a 28 se sta male o se questo è il contributo, ci pensasse seriamente.
Dybala se tocca una palla a partita o la butta dentro o non fa nulla, grazie del pensiero. Questo Lukaku, le cui sponde costituiscono l’unico schema offensivo giallorosso, è stato definito un lusso… francamente lo vedo come uno spreco di talento.
Purtroppo questa è proprio la stagione che temevo dopo la “botta” Matic. Avevo già espresso una fastidiosa sensazione di poca convinzione, di ambiente a Trigoria dimesso, onestamente pensavo che Big Rom avesse dato una scossa.
Non so neanche a cosa serva pensare alla coppa, anche statisticamente diventa complicato pensare di ripetersi.
Cambiare allenatore? mah davvero non so che pensare.
Squadra allenata male, preparata in maniera approssimativa, fisicamente sulle gambe, tatticamente spaesata, con individualità incapaci di saltare un uomo, scarse, non all’anagrafe e non certo negli emolumenti, ma in campo questo traspare. Zero pressing e paura di avere il pallone tra i piedi.
A figurine, senza al momento la “lepre” davanti, questa è una squadra da scudetto, non più di molte altre, ma neanche meno. Il problema è che pensavamo che il problema fossero le figurine in infermeria, mentre sembra chiaro come siano più dannose le figurine in campo.
Finite questa stagione e salutiamoci, pippe e presunti campioni, arrivate a 42 punti e per festeggiare sputate tutti, ma tutti, in cielo… poi però non vi spostate…
Inaccettabili.
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