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ANGOLO CAGLIARI – Steccata a Firenze

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Claudio Ranieri Cagliari
Tempo di lettura: 3 minuti

Il Cagliari fallisce la prova a Firenze con una partita che non è mai stata veramente in discussione.

La squadra di Ranieri stecca una partita che poteva far capire il dislivello effettivo con le altre squadre.

La Fiesole parte forte trovando il gol con Nico Gonzales dopo appena due minuti dal fischio di inizio, complice anche una grave mancanza di intesa tra la difesa e il portiere Radunovic, che esce lasciando libero lo specchio della porta.

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All’ottavo minuto Nandez ha sui piedi il pallone del possibile pareggio, complice un suo ottimo inserimento e un errore gigantesco della difesa viola. Occasione però non sfruttata, per sufficienza e arroganza, salvata poi da Kajode.

Nonostante ciò, la squadra di Ranieri non si arrende, prova a costruire azioni e a mettere in difficolta la Fiorentina che  quando riparte, risulta letale, andando molte volte vicina al gol del doppio vantaggio.

Gol che arriva grazie a un’autorete provocata da un ottimo inserimento di Kajode che, sfortunatamente, Dossena devia nella propria porta.

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Nonostante tutto, il Cagliari continua ad attaccare fino alla fine dei primi quarantacinque minuti di gioco.

Negli altri quarantacinque, la partita rimane molto equilibrata, con occasioni da una parte e dall’altra. La più pericolosa, sicuramente, è la traversa di Petagna, in fuorigioco però.

La partita poi viene messa in stagno, complice la stanchezza fisica dei giocatori e le sostituzioni di qualità da parte di Vincenzo Italiano. A parte qualche sporadico episodio di entrambe le squadre, non sono state create vere e proprie occasioni da gol. Almeno fino al pieno recupero, quando il neo entrato Ikone realizza un altro gol.

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La strada per la salvezza è ancora molto lunga e in salita. La squadra di Ranieri, però, ha affrontato squadre molto più forti sulla carta, come Inter, Milan e Atalanta, che hanno obiettivi ben diversi. Quindi si spera che, prima o poi, si possa concretizzare di più, per smuovere una classifica che, ad oggi, non sorride.

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