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Napoli, Raspadori ha finalmente trovato il suo ruolo

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Raspadori Brescianini
Tempo di lettura: 3 minuti

È proprio vero che non tutti i mali vengono per nuocere, perchè l’infortunio di Osimhen ha permesso a Giacomo Raspadori di guadagnarsi il ruolo di centroavanti del Napoli.

Esattamente un anno fa, sempre complice l’infortunio del nigeriano, Spalletti affida al gioiello italiano le chiavi dell’attacco del Napoli. L’ex Sassuolo la scorsa stagione si prese la scena da “falso nove” segnando allo Spezia, Rangers e Ajax, per poi riaccomodarsi silenziosamente in panchina per lasciare le luci dei riflettori ad un mostro sacro come Osimhen.

Oggi, dopo un inizio di stagione a gironzolare per il campo in cerca della posizione adatta, Garcia – proprio come Spalletti – schiera Raspadori nel ruolo di centroavanti, dimostrando di trovarsi a meraviglia nelle vie centrali del campo. Mesi di dibattiti per decretare la sua posizione, ma a Verona, Berlino e in casa contro il Milan, il rebus è stato sciolto: Raspadori è il centroavanti di manovra del Napoli.

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La duttilità è sempre un lusso ?

Avere davanti a se un totem come Osimhen non è di certo semplice ed è normale doversi adattare. Raspadori grazie alla sua duttilità tattica ha saputo ritagliarsi il suo spazio ad inizio stagione pur non giocando mai nel suo ruolo naturale. Spostato prima a sinistra, poi a destra e poi addirittura mezzala. Tutti esperimenti falliti che non hanno giovato ne al Napoli ne sull’umore del calciatore. Ma un investimento costato oltre i 30 milioni al presidente De Laurentiis non va affatto tenuto in panchina.

“Io mi sento attaccante e sono a mio agio nelle zone centrali del campo”. Così ha dichiarato Raspadori ai microfoni di Dazn dopo la bella prestazione sfornata a Verona. Al Bentegodi gioca la sua prima partita da centroavanti nell’era di Rudi Garcia e a parlare è il campo: va bene la duttilità, ma Jack si esprime al meglio giocando al centro dell’attacco.

La staffetta con Simeone

Nelle ultime tre gare del Napoli il ballottaggio per una maglia da titolare è sempre stato vinto da Raspadori, a discapito di Simeone. L’argentino reclama spazio per quanto dimostrato anche nella passata stagione, ma in questo momento c’è da preservare l’investimento della società e sfruttare al massimo il momento positivo di Jack.

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Il secondo tempo di Napoli-Milan ha però dimostrato che, nonostante Garcia si sia affidato alla carta della disperazione, i due possono giocare insieme. Il 4-2-3-1 presentato nella ripresa ha permesso al Napoli di rientrare in partita con un Raspadori protagonista in posizione di sottopunta. Modulo che adesso Garcia prenderà in considerazione anche in occasione dei prossimi impegni.

Il ruolo in Nazionale

Quando indossa l’altro azzurro, quello della Nazionale, non ha bisogno di svariare per il campo dato che il nuovo corso di Spalletti lo ha eletto centroavanti moderno dell’Italia. Dopo un periodo di carestia, il campionato sembra essere tornato generoso con i nostri  attaccanti. Scamacca, Kean e l’immortale Immobile sono in grande spolvero. Per i prossimi impegni decisivi per la qualificazione agli Europei non sarà semplice per nessuno guadagnarsi una maglia da titolare. A Raspadori serviva soltanto la continuità per esplodere. L’anno scorso ha collezionato 33 presenze e solo 10 da titolare e quest’anno è già a 5 su 10 con Garcia. Il “problema” sarà il ritorno di Osimhen. Ma per adesso il ragazzo di Bentivoglio dimostra, con tocchi e gol deliziosi, che il centroavanti di manovra lo sa fare.

(Foto: DepositPhotos)

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