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Mourinho: “Lukaku ha un cuore grande, se sbaglia un rigore poi soffre, il gol lo farà sorridere”
La Roma ha vinto contro il Lecce grazie a una rete in pieno recupero di Lukaku.
Questee dichiarazioni di Mourinho nel post partita.
L’esultanza?
“Esultanza velocissima, volevo parlare con i giocatori perché la partita non era finita. Abbiamo preso la vecchia filosofia ovvero perdere di uno o di dieci è uguale, abbiamo finito di giocare con cinque attaccanti con Belotti quinto di destra. I ragazzi sono straordinari, il pubblico è straordinario, con una squadra che perde in casa non è normale questa connessione con i tifosi. Nel primo tempo la partita poteva essere quasi finita per noi, nel finale hanno avuto cuore e hanno risposto a una situazione di grande rischio. Il Lecce è una squadra ben organizzata e allenata e con quei tre attaccanti veloci in contropiede e dispiace per loro. Dispiace per Falcone che è un grande romanista ma contro la Roma para davvero tutto”.
Come descrivere questo animo?
“Cuore, mentalità e connessione con il tifo. Ne ho allenate di squadre e non ho mai visto un tifo così. La squadra poi si è sbilanciata tanto, avevamo troppi attaccanti. Loro potevano fare il secondo gol. Una gara pazza, che abbiamo vinto”.
Su Dybala
“Ha fatto cose bellissimo nel primo tempo. Paulo è importante per noi, ma questi minuti non rappresentano veramente il giocatore che è. Ha fatto troppo, ma penso che sia meglio non portarlo a Praga. Lui mi ha detto che invece vuole giocare”.
È importante arrivare al derby davanti alla Lazio?
“Io non penso che il problema sia essere davanti alla Lazio, penso che non sia normale che tante squadre d’alta classifica in questa giornata abbiano perso punti. Non è normale. Questa settimana non potevamo non vincere, ora siamo più vicini”.
Su Lukaku
“Il primo rigore sbagliato in italia, il secondo o il terzo con me. Lo sbaglia chi tira. Mai mi arrabbio con chi sbaglia. Paulo non ha tirato perché non era convinto di calciare il pallone da fermo, non ha battuto neanche i calci piazzati. Romelu è molto emozionale, sensibile, quando sbaglia un rigore soffre. Avere la possibilità di segnare il gol vittoria nel finale è ottimo per farlo dormire meglio e sorridere. Ha un cuore grande”.
Non era facile per come si era messa la partita, ma ci avete creduto oltre il 90’.
“Ho detto già prima, tutto ciò è stato possibile solo con una connessione squadra-tifosi. Quando una squadra perde in casa una partita che deve vincere, quando arriva all’80’ e gioca in un modo un po’ caotico, con l’avversario che inizia per la prima volta a essere pericoloso, se non c’è connessione squadra-stadio è impossibile perché lo stadio poi ti pressa e diventa difficile. C’è una connessione incredibile, anche quando non si gioca bene, e non è un caso. Per tanti minuti abbiamo fatto un’ottima partita, questa connessione mi ha spinto a decidere la vecchia filosofia degli anni ‘50-’60 e siamo andati, hanno avuto la chance di andare 0-2, poi nel caos e nella passione abbiamo obbligato loro a entrare in un caos difensivo. Belotti era più dietro, Dybala era in una posizione ibrida, in quel momento lì Gallo era il loro difensivo, c’era un po’ di caos. Il gol del pareggio mette una pressione estrema nella partita e abbiamo vinto una gara importante, c’è un fine settimana che non è normale perché in genere le top vincono sempre, ma stavolta no (hanno perso Lazio, Atalanta e Milan) e poi qualcosa esce tra Fiorentina e Juventus. Ringrazio i tifosi e i ragazzi”.
Questa gara può essere una svolta per la stagione?
“Ci sono delle vittorie importanti, però ieri in conferenza stampa penso che sia stato Lo Monaco a fare una considerazione, la gente vuole dimenticare o dimentica, lui ieri ha fatto una considerazione giusta. Se metti fuori le tre partite prima del finale del mercato di agosto, dove non avevamo giocatori per giocare, dove Dybala e Pellegrini erano squalificato, non c’erano Lukaku, Renato Sanches, Azmoun, se dimentichi queste tre partite poi analizza la stagione. A Genova è stato un disastro isolato ma poi vedi le partite che abbiamo fatto, oggi non è stata una cattiva partita. Con l’Inter è stata difficile per noi, con metà squadra e senza panchina, con il famoso alibi del signor amministratore delegato della Serie A. Se tu analizzi bene, la Roma gioca meglio dell’anno scorso, i punti che abbiamo potevamo essere di più però ci lasciano in una situazione per dire che siamo qui per lottare fino alla fine. Per fortuna nessun infortunio, Spinazzola, Pellegrini sono più vicini a tornare ogni giorno che passa. Smalling lo vedo più difficile, più lontano e ci lascia in difficoltà. Se tu mi dici che farò rotazioni a Praga, chi gioca in difesa? Mancini, Llorente e Ndicka, non c’è altro. Emotivamente non c’è altro, lo spogliatoio è felice. Meritano perché sono ragazzi straordinari, è una famiglia bella”.
La partita di Dybala?
“Non ho mai pensato che potesse giocare 90’, né io, né Paulo, né i medici. Ha giocato e lo ha fatto per l’emozione, per il risultato, per aiutare la squadra. La sua condizione non era per giocare 90’, avevamo deciso che non avrebbe tirato rigori o punizioni, non avrebbe tirato da fermo. Ieri ho detto la verità, ma non era in condizioni ottimali, è rimasto per ottenere il risultato. Nel primo tempo ha preso un colpo alla caviglia ma ha detto che non aveva niente ed è andato avanti”.
Karsdorp ha ricevuto tanti applausi, come giudica il suo match? In tanti hanno scritto che la Lazio ha vinto due derby su due giocando come José Mourinho.
“Karsdorp ha fatto una buona partita, come sempre la sua qualità più importante è nella fase offensiva, soprattutto nel primo tempo ha giocato bene. Abbiamo deciso di rischiare tutto giocando senza Mancini, avevo bisogno di terzini freschi. Anche se Kristensen tecnicamente non è bello, ha gamba. Belotti ha finito da quinto, Cristante da terzo e Karsdorp ci ha aiutato. Lazio? Mi aspetto la Lazio di sempre, una squadra con molta esperienza, l’esperienza che ha visto Ibanez espulso, sa gestire la partita. Senza criticare questa volta la Lega, sarei un idiota, la Lazio avrà un vantaggio di 48 ore perché giocano martedì e noi giovedì, ma sono in pace con la Lega questa volta”.
(Foto: Depositphotos)