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In campo con Garbo – L’analisi della 12ª giornata
La dodicesima giornata di Serie A consegna al nostro campionato l’esonero di Rudi Garcia da parte del Napoli. Fatale all’allenatore francese la sconfitta casalinga contro l’Empoli che impedisce ai partenopei il sorpasso ai danni del Milan al terzo posto. Vincono Inter e Juventus che si affronteranno nel prossimo turno.
Di questo e tanto altro parleremo nel consueto appuntamento con la rubrica “In campo con Garbo”, dove attraverso le parole del nostro Direttore editoriale Daniele Garbo analizzeremo i temi più importanti che ci ha lasciato l’ultimo turno di campionato.
Direttore, il tanto atteso cambio di guida tecnica in casa Napoli è avvenuto. Via Rudi Garcia dentro Walter Mazzarri. Come giudica questo cambio?
“Walter Mazzarri è un ottimo allenatore, uno che cura i minimi particolari e credo che il suo primo obbiettivo sarà quello di entrare nella testa dei calciatori. La sua intervista al Corriere dello Sport di qualche settimana fa non è un caso, se andiamo analizzare le sue dichiarazioni è sembrato un messaggio chiaro al presidente Aurelio De Laurentiis ovvero: “Chiama me, non farò alcuno stravolgimento tattico” e credo che così sarà. Mazzarri è stato l’unico che ha accettato un contratto di sei mesi per giocarsi le sue chance di rilancio dopo le sfortunata avventura di Cagliari.”
Lei crede davvero che il tecnico toscano si sia “aggiornato” seguendo il modello del Napoli Spallettiano? Oppure sono solo dichiarazioni di circostanza?
“Credo che abbia davvero studiato il Napoli di Spalletti. Dopo l’esperienza di Cagliari credo che abbia dovuto sottoporsi ad una profonda autoanalisi. Questo treno di sei mesi era assolutamente da prendere per lui, non mi voglio sbilanciare ma penso che farà bene, conosce l’ambiente e già dieci anni fa ha fatto cose egregie in Italia ed in Europa rilanciando il Napoli sui più grandi palcoscenici.”
Veniamo al Milan: Rischia la clamorosa sconfitta contro il Lecce e resta al terzo posto solo per gli stop di Napoli ed Atalanta. A chi bisogna attribuire la colpa di questo avvio di stagione deludente dei rossoneri?
“La partita di Lecce è la fotocopia della partita di Napoli. Doppio vantaggio nel primo tempo e crollo clamoroso nella ripresa, rischiando addirittura di perdere per un gol annullato tra mille dubbi. Non mi sento di dare colpa all’allenatore che trovo sia uno dei più competenti del campionato e che sta facendo il massimo con il materiale messogli a disposizione dalla società, lampante è la splendida prestazione dei rossoneri in Champions League contro il Psg. Il problema resta il mercato che ha fatto la società, carente a centrocampo e in attacco, e anche i tantissimi infortuni che hanno attanagliato la squadra rossonera.”
La Juventus vince ancora contro il Cagliari e si candida seriamente come anti Inter di questo torneo. Siamo davvero sicuri che riuscirà a tenere il passo dei neroazzurri fino alla fine?
“La Juventus come ampiamente detto è una squadra che rispecchia in pieno lo spirito del suo allenatore. Una squadra “tosta” e soprattutto completa in quasi tutti i reparti. Se può contenere la Juventus ce lo dirà paradossalmente il mercato di Gennaio, dove Giuntoli lavorerà sicuramente per portare in bianconero due innesti di qualità a centrocampo. Poi non ha le coppe, e questo da ai bianconeri un vantaggio non indifferente rispetto alle altre compagini che lottano per il titolo e la zona Champions League”
Direttore, nel suo lungo percorso ha mai assistito ad un derby della capitale più noioso di quello di domenica scorsa?
“Negli anni ottanta tutti i derby della Capitale erano così. Le due squadre non lottavano per le zone nobili della classifica e limitavano i danni dando vita a partite molto fisiche e decisamente scarse dal punto di vista delle emozioni. Questo dimostra l’arretratezza del nostro campionato. Sembrava che nessuna delle due squadre avesse voglia di vincere, mentre in Inghilterra alla stessa ora si giocava la partita tra Chelsea e Manchester City dove abbiamo assistito a ben otto gol, e ad emozioni continue per tutta la durata del match. Il nostro calcio, purtroppo ancora una volta, ha ancora da imparare dalla Premier League”
Molte sono le squadre che stanno sorprendendo in positivo durante questa stagione. Alla luce degli ultimi risultati lei chi sceglie Bologna o Fiorentina?
“Sicuramente il Bologna. La Fiorentina sta raccogliendo i frutti di una progettualità programmata da tre anni, ha un ottimo allenatore e ha dei calciatori che hanno recepito in pieno il suo messaggio, oltre che una maggiore disponibilità economica. Il Bologna ha rischiato quest’anno partendo praticamente dalle fondamenta, riuscendo a rinunciare ad un uomo chiave come Arnautovic, sostituito alla grande da Zirkzee e resistendo all’assalto delle big per il suo allenatore Thiago Motta che esprime dei concetti di gioco davvero spettacolari. Non posso dirti con certezza chi arriverà più lontano tra le due, ma posso dirti che sono un ottimo spot per il nostro calcio.”
Zona B: Frosinone e Lecce continuano a stupire, merito di una progettualità e di lavoro serio di allenatori che stanno sfruttando a pieno questa chance. Possiamo dire che la situazione salvezza sta cominciando a delinearsi?
“I complimenti vanno fatti non solo agli allenatori ma anche ai presidenti che hanno scommesso su di loro, affidandogli delle squadre fatte da giocatori esperti ed ottimi prospetti. Mi soffermo su Di Francesco che sta dimostrando di non essere un allenatore bollito e che se dovesse finire questa stagione così si rilancerebbe nel calcio che conta dato il suo ottimo lavoro. Purtroppo gli allenatori a volte pur essendo bravi incappano in stagioni sfortunate come è successo a lui. Quanto alla classifica posso sicuramente dire che non mi aspettavo di vedere così in basso la Salernitana dove il cambio di allenatore, al momento, non ha per nulla migliorato la situazione. L’Empoli puntando su Andreazzoli ha praticamente svoltato la sua stagione, se dovesse terminare ora il campionato i toscani sarebbero salvi. Questo a dimostrazione che alcuni dei nostri allenatori sono dei veri e proprio maestri di calcio, e che non sempre recitano sui palcoscenici che meritano”
Chiudiamo con la Nazionale. Questa sera l’Italia affronta la Macedonia del Nord, l’ultima volta ci hanno sconfitto sbattendoci fuori dal Mondiale. Quali sono le sue sensazioni?
“Sicuramente sono due momenti differenti, la squadra di Spalletti sembra essere in palla finalmente con un attaccante vero come Scamacca e con ottimi giocatori sia a centrocampo che in attacco. Purtroppo la difesa, complice gli infortuni e la penuria di talenti, potrebbe essere il punto debole della squadra azzurra. Nonostante questo vedo bene l’Italia che oltre all’impegno di stasera avrà anche l’impegno contro l’Ucraina che già all’andata ci ha creato più di qualche problema. La qualificazione non è scontata, ma abbiamo una squadra giovane con nuovo entusiasmo ed un bravissimo allenatore. Incrociamo le dita.”
(Foto LBDV)