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PREPARTITA SALERNITANA – Si può fare

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Filippo Inzaghi
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Distrattamente, quasi in sordina, tra una polemica e l’altra, ecco che arriva il giorno del derby. Una gara, più o meno sentita, che potrebbe segnare il punto di svolta per entrambe le squadre. Per la Salernitana, fanalino di coda e con un bisogno spasmodico di punti. Per il Napoli, colpito da un’emorragia di risultati che appare difficile da tamponare. Ma se il club caro ad Aurelio De Laurentiis sembra come avvolto da un’aura di negatività senza pari, la “Banda Inzaghi” qualche segnale di ripresa lo ha lanciato.

I 4 punti conquistati tra Milan e Verona, e la sconfitta immeritata all’ultimo respiro contro la Juventus, hanno ridato nuove consapevolezze ad un gruppo apparso, fino a quel momento, svuotato nel corpo e nell’anima. Merito, senza dubbio alcuno, della cura Sabatini, richiamato al timone della direzione generale per dare una scossa ad un roster che, già così com’è, c’entrerebbe poco o nulla con l’ultimo posto in classifica.

In settimana, dopo alcune disavventure di natura personale, il “Comandante” è finalmente riuscito ad incontrare dal vivo la squadra. Incontro immortalato da un’immagine iconica che descrive appieno il personaggio Sabatini.

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Ha voluto guardarli tutti negli occhi, i suoi uomini.

Ad ognuno di loro, ha cercato di trasmettere una voglia di combattere senza precedenti.

Al “Maradona”, però, andrà in scena una Salernitana incerottata e numericamente carente. A dare, parziale, manforte, il solo Niccolò Pierozzi, esterno di fascia destra prelevato in prestito dalla Fiorentina. A centrocampo, invece, il vuoto. Con Lassana Coulibaly impegnato in Coppa d’Africa, le indisponibilità di Kastanos e Bohinen e la squalifica di Maggiore, il reparto si riduce ai soli Legowski e Martegani. Un fattore che costringerà il buon Pippo a fare di necessità virtù, magari mischiando un po’ le carte nel tentativo di pescare il coniglio dal cilindro.

Ma, al netto delle evidenti difficoltà, la Salernitana attuale è una squadra in fiducia, che ha già ampiamente dimostrato di essere in grado di creare grattacapi alle prime della classe. E soprattutto, nonostante una classifica deficitaria, perché nel match di oggi ha poco o nulla da perdere. Consapevolezza nei propri mezzi, spensieratezza e fiducia i mantra da seguire.

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Perché il calcio è un qualcosa di quanto più lontano da una scienza esatta. a “euforici o disperati” si possono conquistare risultati impensabili. Perché volere… è quasi sempre potere.

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