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In campo con Garbo – L’analisi della 20ª giornata
La ventesima giornata di Serie A riporta il Napoli alla vittoria in un soffertissimo derby risolto all’ultimo respiro da Rrahmaani, che riporta i partenopei a contatto con la zona Europa.
L’Inter archivia agilmente la pratica Monza dimostrando ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, la sua forza offensiva rifilando quattro gol ai brianzoli. La Juventus non molla, tre reti al Sassuolo per non mollare la presa sugli avversari.
La vera e propria bomba arriva però da Roma, dove i giallorossi a seguito dei risultati deludenti dell’ultimo mese esonerano Josè Mourinho e affidano la panchina a Daniele De Rossi.
Di questo e tanto altro parleremo con il nostro Direttore editoriale Daniele Garbo, nel consueto appuntamento con la rubrica “In campo con Garbo”.
Direttore, partiamo da quella che sembra essere la notizia del momento: l’esonero di Josè Mourinho. Cosa ha portato a questa clamorosa decisione secondo lei?
“Analizzando profondamente la questione, a parte i risultati non proprio in linea con gli obbiettivi della società, da quello che leggo in giro pare che la causa scatenante della decisione presa dalla società giallorossa sia stata presa in seguito ad una forte discussione con l’allenatore portoghese, che avrebbe accusato la dirigenza giallorossa di non aver mantenuto delle promesse fatte.
Le altre motivazioni non le conosco ma qualcosa mi dice che anche lo spogliatoio fosse diviso sul suo conto. Molti infatti sono i calciatori scontenti e non mi meraviglierei se si fosse verificata una situazione simile a quella del Tottenham, dove quattordici calciatori contattarono la dirigenza inglese per chiedere l’allontanamento del portoghese. Sicuramente il suo merito principale è stato quello di riportare entusiasmo e di aver fatto vincere un trofeo europeo alla Roma, e questo è incancellabile ma non sempre questo basta, la Roma è lontana dall’obbiettivo Champions League e addirittura rischai di rimanere fuori dalla zona Europa. Serviva dare una svolta.”
Come giudica la decisione di affidare la panchina a Daniele De Rossi?
“Credo che De Rossi possa essere una profilo giusto per ricoprire questo ruolo. Lo conosco da quando giocava un Under 21 abbiamo parlato spesso, e credo che sia una ragazzo pronto e competente, che sappia bene come si sta in uno spogliatoio importante come quello della Roma e che abbia tutte le possibilità di fare bene con questo organico.
Mi fa storcere un po’ il naso la questione che gli abbiano dato solo sei mesi di contratto, in questo modo gli hanno fatto capire che la sua è una situazione con data di scadenza a breve termine, visto che sicuramente punteranno su un altro profilo in vista della prossima stagione. Ecco questo non lo trovo giustissimo, ma spero che Daniele riesca a fare bene e a confermarsi sulla panchina della sua squadra.”
Veniamo ai temi del campo: Il Napoli rinasce con fatica contro la Salernitana, può essere la svolta per la squadra di Mazzarri?
“Il Napoli ha vinto, ma che fatica! La Salernitana ha mostrato un ottimo spirito e ha trovato un gran gol con Candreva che sembra immortale, ma il Napoli poteva e doveva fare di più. Sicuramente c’è una miglioria rispetto alle ultime prestazioni. Si è vista voglia di vincere e di crederci fino alla fine con un Kvaratskhelia che sembra tornare man mano in condizione potremmo vedere un Napoli diverso. Spero per tutti i tifosi del Napoli che sia così, magari con un trofeo in più in bacheca.”
L’Inter sembra davvero inarrestabile. Grande prova di forza contro il Monza, ma la risposta della Juventus non si è fatta attendere. Dopo venti giornate possiamo dire che è ancora l’Inter la squadra più forte?
“L’Inter resta la più forte del campionato e credo che quest’anno sia obbligata a vincere, semplicemente perché due anni fa Simone Inzaghi ha praticamente buttato alle ortiche un campionato vinto e l’anno scorso ha subito ben dodici sconfitte avendo l’organico più forte. È vero che è arrivato in finale di Champions League ma l’ha persa, ed è quello che rimane.
Detto questo vorrei portare all’attenzione un particolare: con la questione della Super Coppa e con le partite da recuperare, se la Juventus dovesse vincere tutte le partite fino allo scontro diretto del 4 febbraio, si potrebbe arrivare con i bianconeri in testa alla classifica. Questo significa che la pressione passerebbe tutta dalla parte dei neroazzurri, che contestualmente dovranno riprendere a preparare anche gli ottavi di finale di Champions League. Quindi è vero che l’Inter, al momento, sembra la più forte ma attenzione a tutte queste variabili che possono sovvertire le gerarchie.”
Il Milan annienta la Roma, e consolida il terzo posto. A questo punto sono più i rimpianti per non poter lottare per un obiettivo ancora più alto o c’è da essere soddisfatti per quanto fatto fino ad ora?
“Per come si era messa la stagione, direi che questo è un ottimo risultato. Riallacciandomi al discorso di Mourinho, a Milano si è verificata una situazione analoga fino a qualche settimana fa. Mi spiego: Il Milan fuori da tutte le competizioni, in crisi di gioco e d’identità non riusciva a dimostrare il suo potenziale, Pioli sembrava sul lastrico ma ogni volta ha avuto la forza di rialzarsi, come mai?
Semplice, la dirigenza ha convocato tutti i veterani dello spogliatoio chiedendogli se fosse necessario un cambio e loro hanno risposto di no, che il loro allenatore era perfetto e che la squadra lo seguiva. La differenza sta tutta qui, Pioli è sempre stato sereno puntando su tutto il suo gruppo ed ha guidato la squadra fuori dalla tempesta.”
La zona Champions sembra essere una battaglia davvero entusiasmante: l’Atalanta è in netta ripresa, la Fiorentina non molla, mentre il Bologna pare aver perso smalto..
“La questione si fa seria: l’Atalanta sembra essere tornata quella di sempre, dico sembra perché subisce molti più gol rispetto al passato ma ne fa altrettanti, ha trovato un centrocampo magnifico che sforna assist per gli attaccanti e molto spesso mette il pallone in rete, sono ben allenati e possono dire la loro fino alla fine.
La Fiorentina continua a vincere con tenacia e sembra aver trovato una sua nuova dimensione di concretezza e risultai, quanto al Bologna posso dire che era pronosticabile un calo, non voglio sminuire il lavoro dei felsinei ma credo che arrivare in Europa League o in Conference League sia per loro un grande traguardo, e non dimenticherei la Lazio che ha vinto una partita molto difficile contro il Lecce giocando male ma portandola a casa d’astuzia, non credo siano tra i favoriti per la corsa al terzo posto ma attenzione perché è alla portata di tutti. Al momento l’unica squadra che vedo fuori dai giochi è la Roma.”
Il Frosinone incassa la quinta sconfitta consecutiva è non è più così al sicuro come qualche settimana fa. Il Cagliari risorge. Empoli, Salernitana e Verona sono sempre più giù. Chi vede messo meglio nella corsa alla salvezza?
“Il Cagliari ha fatto un colpaccio vincendo contro il Bologna, si sta tirando fuori dalle sabbie mobili e sembra crederci con lo spirito giusto. Il Verona sta attraversando un momentaccio e al povero Baroni gli stanno smantellando la squadra cedendo tutti i calciatori migliori, non vorrei che la società si fosse già arresa alla retrocessione.
Empoli e Salernitana devono darsi una mossa, è ora di fare i punti pesanti la salvezza dista sei punti il distacco comincia a diventare importante, a poco è servito il cambio in panchina con Inzaghi che non credo sia abituato ad affrontare certe pressioni, spero che ad Empoli Nicola riesca ad invertire la tendenza.”
Direttore ultima domanda a bruciapelo: Chi vince la Supercoppa?
“A bruciapelo ti dico l’Inter. Sembra davvero che non si possano essere squadre che possano competere con i neroazzurri in questo momento.”
(Foto LBDV)