Genoa
All’Arechi il Genoa ribalta una Salernitana sempre più in crisi: 1-2
La Salernitana sfida il Genoa nella partita delle 18, per provare una “Mission Impossible” per la permanenza in serie A
Le scelte degli allenatori
Difesa a tre per il Grifone che è in grande emergenza e senza lo squalificato De Winter si schiera con Vogliacco, Bani e Vasquez a protezione del portiere Martinez. Torna dal 1′ Frendrup, esordio per Spence in fascia mentre davanti trova continuità Retegui che farà coppia con Albert Gudmundsson, vero faro di questo Genoa con otto reti e due assist in stagione
Le scelte di Inzaghi per la mission impossible(squalificato, in panchina va il vice D’Angelo): mini rivoluzione per i campani che passano alla difesa a quattro con Pierozzi inizialmente preferito al neo arrivato Zanoli. Gioca dal 1′ invece l’altro nuovo acquisto di questo mercato di gennaio, ossia Basic, che farà coppia in mediana con Maggiore. Davanti, oltre al solito imprescindibile Candreva, spazio al giovane Martegani e a Tchaouna, con Simy unico riferimento offensivo.
Primo tempo
Pronti via e la Salernitana passa subito in vantaggio: dopo due giri di lancette, arriva subito il gol di Martegani. Bella azione dei padroni di casa che orchestrano con Candreva, il quale attende la sovrapposizione per Bradaric che crossa al centro dove arriva Martegani a battere Martinez di prima intenzione sotto la traversa! Il giocatore realizza non solo la prima rete con la maglia della Salernitana, ma la prima rete, in assoluto, in serie A. La squadra di Gilardino prova a reagire subito e alza il baricentro. Prima Malinovsky si coordina e calcia, ma Ochoa è attento, poco dopo arriva il pareggio dei rossoblù. Retegui torna a segnare. L’azione iniziata da Gudmundsson e rifinita da Badelj, il quale allarga verso Retegui che di potenza batte Ochoa sul primo palo per il pareggio rossoblù.
Nota stonata: dagli spalti piovono oggetti, uno dei quali (si presume un tappo di bottiglia) colpisce il giocatore italo-argentino in maglia rossoblù.
I ritmi della partita iniziano ad intensificarsi e l’arbitro deve alzare la voce, per farsi sentire e per provare a placare gli animi.
La Salernitana, prova ad attaccare in maniera ordinata e ad impensierire Martinez. Candreva, prova a prendersi la squadra sulle spalle e prova prima a calciare dal limite trovando Bani che respinge col corpo; dopodiché calcia quasi da fermo, spaventando l’estremo difensore rossoblù. Alla mezz’ora arriva la prima ammonizione: Frendrup entra in ritardo su Bradaric costringendo Orsato ad estrarre il cartellino giallo.
La Salernitana continua a giocare a ritmi molto elevati, alla ricerca del gol del raddoppio. Candreva imbuca per Simy che, però, viene chiuso all’ultimo dall’uscita di Martinez. Il Genoa agisce in ripartenza: cross di Badelj ancora a cercare Retegui il cui colpo di testa viene fermato da Ochoa. I granata, sul lato opposto, conquistano un calcio d’angolo che viene battuto corto per Candreva che va alla ricerca di qualche compagno sul secondo palo. Ma è sempre Martienz a mettere le mani e a riconquistare la palla. In chiusura di primo tempo, Maggiore colpisce molto bene di testa, su cross da corner, ma Martinez si supera e gli nega la rete in chiusura di primo tempo.
Secondo tempo
Nei primi minuti del secondo tempo è la Salernitana a fare la partita. In particolare Simy prova a concludere, ma Martinez la devia in angolo. Al decimo minuto del secondo tempo si verifica un episodio che cambia l’inerzia del match: Lovato si allunga per anticipare Retegui ma la colpisce col braccio all’interno dell’area di rigore: non ci sono dubbi per Orsato che assegna il rigore. Dagli undici metri si presenta Gudmusson che di destro, calcia forte e centrale, e buca Ochoa ribaltando il parziale.
La Salernitana non ci sta e comincia ad aggredire su ogni pallone e attaccare gli spazi. Tchaouna, in un’azione personale, scappa via a Bani che lo ferma irregolarmente al limite: giallo per il difensore del Genoa. Vibranti proteste perché il fallo sembrava essere all’interno dell’area di rigore. Orsato assegna un calcio di punizione, anche dopo il check del VAR, dal limite dell’area. Candreva calcia in maniera potente e colpisce la traversa e poi si spegne sul fondo.
Inizia la girandola delle sostituzioni. Nelle file dei granata Kastanos rileva Basic. Vogliacco, perde tempo ed esce lentamente dal campo: Orsato gli mostra il cartellino giallo, prima che Thorsby lo rilevasse. Dopodiché escono Lovato e Tchaouna, entrano Zanoli che è all’esordio in maglia granata e Ikwuemesi. Bani aveva provato ad impensierire Ochoa ma senza esito. A circa 10 minuti dal termine, viene espulso un collaboratore tecnico della Salernitana per reitearate proteste nei confronti del direttore di gara. Bradaric ha problemi fisici ed entra lo staff medico. Poi si continua con le sostituzioni, con un doppio cambio nella Salernitana: fuori Bradaric e Martegani, dentro Legowski e Daniliuc. All’87’ minuto, Gilardino inserisce Ekuban per Strootman.
La squadra di casa prova ad intensificare il gioco alla ricerca del pari: splendida imbucata di Candreva per Kastanos in area: tiro-cross da posizione defilata e respinta di Martinez sul primo palo. Poi l’azione prosegue e arriva il cross dalla destra per il colpo di testa in torsione di Maggiore che termina fuori di poco. Al termine dell’azione il quarto uomo segnala che saranno cinque i minuti di recupero. Non succede nulla nei minuti di recupero fino al fischio finale. Per la Salernitana è crisi profonda.
Conclusioni
La Salernitana era chiamata a vincere, per provare a fare una vera e propria “Mission Impossible”: inanellare una serie di vittorie e risultati utili per provare a strappare una difficilissima permanenza nella massima serie. Il Genoa, però, non ci sta a fare lo sparring partner. Pronti via e c’è subito un botta e risposta: Martegani apre le danze dopo pochi secondi con un grande tiro a giro che finisce sotto l’incrocio dei pali. Ma nel giro di una decina di minuti arriva la rete di Retegui che torna così a segnare dopo un lungo digiuno.
Qui anche la nota stonata del primo tempo, con un oggetto a colpire l’italo-argentino durante l’esultanza. I ritmi sono elevati. Entrambe le squadre provano ad alzare i ritmi per trovare il vantaggio. In chiusura di primo tempo, però, l’occasione ghiotta capita sulla testa di Maggiore, ma Martinez si supera e le squadre rientrano negli spogliatoi col risultato di parità.
Il secondo tempo inizia subito con ritmi elevati: la Salernitana ci prova con Simy, ma Martinez devia la conclusione in angolo. Poco dopo arriva la svolta con i rossoblù che conquistano un calcio di rigore per un intervento goffo di Lovato che prova ad anticipare Retegui ma colpisce la palla col braccio. Gudmunsson è glaciale e buca Ochoa. Partita ribaltata e tutto da rifare per la Salernitana. Ci prova Candreva su punizione ma colpisce la traversa. Succede molto poco altro nel secondo tempo. I due allenatori fanno una girandola di sostituzioni per dare spazio a forze fresche. Ma non accade praticamente nulla più fino al fischio finale.
Al termine di una partita, tutto sommato, divertente, il Genoa riesce a ribaltare un ottimo inizio di gara della Salernitana. I granata provano ad impostare una partita gagliarda, ma la sconfitta compromette seriamente il prosieguo della stagione.
Articolo a cura di Nello Paolo Pignalosa