I nostri Social

Napoli

Nel segno di Kvara il Napoli rimonta e vince col Verona

Pubblicato

il

Napoli Stadio Maradona
Tempo di lettura: 3 minuti

Il Napoli vince con il Verona, che non batteva in casa dal 2019, e lo fa grazie al nuovo arrivato Cyril Ngonge e grazie a Kvicha Kvaratskhelia.

Il georgiano è la vera anima della squadra, la spinge nel primo tempo, suona la carica quando il Napoli va in svantaggio e segna il gol del definitivo 2-1. Una vittoria che per gli azzurri vale molto più dei tre punti perché per ripartire il Napoli aveva bisogno innanzitutto di fiducia e questa vittoria può darne tanta. Le buone notizie per Mazzarri però finiscono qui perché i suoi per aver ragione del Verona fanno una fatica pazzesca in una partita che ha visto ancora una volta una manovra lenta e macchinosa con gli azzurri scomparsi dal campo per buona metà del secondo tempo.

Eppure Mazzarri aveva ritrovato in un colpo solo Kvaratskhelia, Anguissa, Cajuste e Simeone con la squadra tornata al 433 e l’argentino scelto come prima punta. Tutti in panchina i nuovi acquisti. Dall’altra parte Baroni, dopo le cessioni di gennaio, aveva  ridisegnato la squadra puntando su Noslin in attacco, unica punta. A dirigere il signor Marco Piccinini della sezione di Forlì.

Pubblicità

La cronaca

Un Napoli obbligato a vincere e quindi chiamato a fare la partita. Ed i primi minuti mostrano subito una squadra alta e propositiva. Con il passare dei minuti però iniziano a sommarsi errori e disattenzioni. Simeone appare fuori dal gioco della squadra, accorcia quando i compagni lanciano e scatta quando la squadra decide di manovrare. Alla fin così la manovra finisce inevitabilmente sulla fasce o cerca di portare i centrocampisti al tiro. Ma come detto gli errori sono troppi. Di Lorenzo, Politano, Cajuste ed anche Lobotka non giocano certo la loro miglior partita ed allora il Napoli si deve affidare a Kvicha Kvaratskhelia.

Anzi il Napoli del primo è solo Kvaratskhelia. Il georgiano parte dalla fascia e spesso cerca spazio al centro. Al 7’ finisce a terra in area ma per Piccinini ed il Var lasciano correre. Il contatto però, rivisto, lascia più di qualche dubbio. Kvara ci riprova al 10’, bella la sua conclusione dal limite dell’area ma altrettanto bella la risposta di Montipò. Il 77 prova anche a lanciare in porta i compagni e quando gli spazi sono troppo chiusi allora dribbla e tira. Non basta questo però al Napoli per trovare il vantaggio ed il primo tempo si conclude con il colpo di testa a lato di Rrahmani sull’ennesimo calcio d’angolo a favore del Napoli, il sesto nei primi 45’.

Il secondo tempo però si apre con un’occasione per il Verona. Pronti via e Mario Rui ferma in scivolata stende Suslov al limite dell’area: giallo e calcio di punizione sul quale Coppola arriva alla conclusione anche se da posizione angolata. Il tentativo galvanizza gli uomini di Baroni che insistono e vanno due volte alla conclusione nel giro di pochi minuti. Prima ci prova Lazovic, bravo Gollini a mettere in angolo. E poi di testa sullo stesso corner Cabal. Mario Rui è in difficoltà presso spesso in velocità da Tchatchoua e Folorunsho ed allora Mazzari lo cambia con Mazzocchi.

Pubblicità

L’avvio di ripresa del Napoli è davvero brutto ed ancora una volta la soluzione per provare a far male al Verona è Kvaratskhelia che prima al 53’ salta avversari in serie ma poi si fa murare la conclusione di destro, e poi al 59’ si libera di due avversari e serve una bella palla in area sulla quale però non arriva nessun compagno. Nel mezzo c’è anche un’occasione clamorosa per Simeone che conclude da distanza ravvicinata ma si fa respingere il tiro da Montipò.

Al 60’ Mazzarri allora cambia, dentro Ngonge per Politano e Lindstrom per Cajuste con il danese che va a fare la mezzala. Cambi che all’inizio non sortiscono alcun effetto anche perché il Verona ha alzato il baricentro, il Napoli non riesce ad uscire e gli uomini di Baroni si fanno pericolosi sui calci piazzati con il Napoli che di testa non la prende praticamente mai. Arriva così il vantaggio gialloblu. Calcio di punizione dai 25 metri di Suslov, spizzata di Coppola e palla in rete.

Il Napoli ci mette qualche minuto per riprendersi ed inizia a costruire sulla sinistra affidandosi all’asse Mazzocchi-Lindstrom con Kvaratskhelia spostato al centro vicino a Simeone. Montipò salva due volte le conclusioni a colpo sicuro proprio di Mazzocchi e Lindstrom ed è il danese pochi minuti dopo a costruire la palla che Ngonge trasforma il rete firmando il primo gol con la sa nuova maglia e dando il pareggio al Napoli contro la sua ex squadra.

Pubblicità

Adesso l’inerzia della partita è cambiata ed il Napoli prima sfiora il vantaggio prima all’82’ con Anguissa da fuori area e poi un minuto dopo con Simeone servita alla perfezione in area da Kavaratskhelia. L’argentino a tu per tu con Montipò deve solo appoggiarla in rete ma pasticcia. E la sua ultima azione, sostituito da Raspadori. Allora il gerogiano decide di fare ancora una volta tutto da solo. E’ il minuto 87′ quando riceve al limite dell’area e da fuori area supera Montipò con un preciso destro a giro. E’ il gol partita che regala al Napoli la vittoria.

in evidenza