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Al “Maradona” solo un pari per il Napoli contro il Genoa

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Napoli festa Scudetto
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Il Napoli in casa non va oltre l’1-1 con il Genoa evitando la sconfitta solo allo scadere, e se la partita con l’Empoli era stata fatale per Rudi Garcia, questa di oggi può rappresentare il capolinea per Mazzarri. Malissimo il Napoli, in dominio nel primo tempo senza riuscire mai a concretizzare un possesso palla costantemente al di sopra del 70%. In svantaggio per un errore di Natan che appena entrato apre la strada al vantaggio di Frendrup quando sono passati appena 2 minuti nella ripresa. E poi sterile nella reazione.

Gli azzurri ci mettono tutto il secondo tempo per agguantare il pari, un risultato che però al Napoli non serve a nulla e mette una distanza quasi incolmabile tra i partenopei e la zona Champions (quarto o quinto posto che sia). In mezzo la prova commovente di Kvicha Kvaratskhelia che con tecnica e cuore prova ancora una volta a trascinare i suoi, picchiato per 90′ dagli avversari con il benestare dell’arbitro Sacchi, ed impotente davanti all’imprecisione ed agli errori dei compagni.

Eppure il Napoli del primo tempo la partita l’aveva impattata bene. Due palle gol nei primi 3 minuti: la prima clamorosamente fallita da Simeone, la seconda costruita e finalizzata dal georgiano che però conclude centralmente. Una manovra quella degli azzurri sempre senza ritmo, ma con la qualità degli interpreti comunque le conclusioni in area arrivano.

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Bene Traoré, alla sua prima in maglia azzurra, e bene tutta la catena di sinistra con Mazzocchi e Kvaratskhelia. Si vede invece fin da subito che a destra sarà un’altra giornata difficile con la partita di Politano che durerà solo 59′. Il Genoa dal canto suo, attento in difesa, davanti è solo Gudmundsson e Retegui con l’attaccante italo-argentino che va anche vicino al gol nel primo tempo.

All’intervallo Mazzarri inserisce Natan per Ostigard, è momento chiave della partita perché è proprio il brasiliano a marcare malissimo in area Retegui che prima avvia l’azione a centrocampo e poi riceve sotto porta, sul contrasto con il 3 azzurro la palla finisce sui piedi di Frendrup che dal limite supera Meret. E’ il 47’ ed il Genoa è avanti.

Mazzarri allora inserisce Lindstrom e Ngonge per Traoré, buona la prova dell’ivoriano sempre nel vivo del gioco, e di un impalpabile Politano. Poi dentro anche Olivera per Mazzocchi ma per vedere una conclusione pericolosa del Napoli si deve attendere addirittura il 74’ quando Anguissa colpisce alto di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Kvaratskhelia è l’ultimo ad arrendersi ed all’87’ tenta ancora la conclusione di destro ma è bravo il portiere del Genoa Martinez ad opporsi.

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E’ però l’occasione che fa da preludio al gol. Gli ultimi minuti sono un assedio ed è sulla sinistra che nasce il cross che Di Lorenzo rispedisce a centro area dove Ngonge è bravo a girarsi e ad insaccare il pallone del pareggio. Siamo al 90′ ed i cinque minuti finali questa volta non regalano la vittoria. Dopo le due rimonte con Salernitana e Verona (per la terza volta consecutiva il Napoli va in svantaggio in casa contro squadre della colonna di destra) questa volta agli azzurri non riesce il sorpasso. Una sconfitta che getta il “Maradona” nello sconforto con lo stadio che ha spinto i suoi fino all’ultimo. Lo stato d’animo peggiore per avvicinarsi agli ottavi di finale di Champions con il Barcellona.

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