Angolo del tifoso
ANGOLO BOLOGNA – Veni vidi vici
All’Olimpico oggi, come a Zela nel 47 a.C., Thiago Motta si sostituisce a Giulio Cesare sconfiggendo le armate di Sarri, alias Farnace II del Ponto, e pronuncia le fatidiche parole “Veni, vidi, vici”.
Mentre torno a casa dall’Olimpico in treno è così che immagino come racconterei ai posteri l’impresa della banda rossoblù che, dopo undici anni, centra il risultato pieno che le permette di agguantare l’Atalanta al quarto posto e di prendere qualche lunghezza di vantaggio sia sulla Lazio che sulla Fiorentina, fermata a Empoli.
PRIMO TEMPO
Thiago Motta a sorpresa rinuncia a Aebisher per El Azzouzi e il Bologna parte forte con possesso palla e pressing alto.
Un paio di conclusioni per i felsinei, ma poco dopo, complici alcune disattenzioni della difesa rossoblu, la Lazio crea una serie di occasioni che sfociano nel gol di Isaksen.
Il Bologna reagisce ma non trova lo specchio della porta su invenzione di Saelemaekers per Orsolini e con lo stesso belga su punizione a lato di un niente, ma qui la Lazio fa harakiri e, complice un retropassaggio sbagliato di Luis Alberto, Provedel regala la palla agli ospiti che trovano il pareggio con El Azzouzi.
Finale di marca Lazio con Lucuni e Skorupski che tengono a galla il Bologna.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa entra in campo una sola squadra che, a dispetto del comportamento oltremodo ostruzionistico dei laziali, cerca di giocare a pallone senza cadere mai nella provocazione o nella reiterata protesta alla maniera dei Sarri boys.
La girandola dei cambi porta più freschezza e qualità ai rossoblu e al 79esimo, con un’azione sulla corsia di sinistra, la coppia Zirkzee – Kristiansen confeziona un uno-due che porta il danese a crossare dal fondo nel mezzo e Joshua il mago a chiudere di piattone in maniera imparabile per Provedel.
Apoteosi in campo e sugli spalti per i mille tifosi al seguito, che non credono ai loro occhi.
Anche la pratica Lazio viene sbrogliata rralizzando la quarta vittoria consecutiva.
LE PAROLE A FINE PARTITA
Solo una constatazione viene da fare a Sarri che accusa la Lega di aver fatto giocare la sua squadra di domenica a mezzogiorno dopo un turno di Champions il mercoledì sera: a me risulta che anche il Bologna fosse impegnato la stessa sera in un recupero di campionato.
Ogni tanto si possono anche non cercare delle scuse.