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ANGOLO SPEZIA – Granitici
Uno Spezia indomito non si piega al Modena neanche giocando in dieci per un’ora. L’espulsione poteva essere il preludio di una sconfitta.
Ed invece è stata l’occasione per dare prova di tenacia e di spirito di sacrificio da parte degli aquilotti. Veramente granitica la prova dello Spezia.
Una partita dove ognuno ha dato il suo contributo importante.
Un nome però dobbiamo farlo. Su tutti e per tutti, si erge come baluardo insuperabile Zoet.
Non è un caso che da quando l’olandese è diventato titolare, la difesa sia diventata meno perforabile.
Il buon Jeroen ha salvato il risultato in almeno tre occasioni, compiendo tre paratissime su palloni destinati agli angolini.
In avanti non c’è stato modo di fare sortite pericolose. Troppo solo Di Serio e troppo importante non scoprirsi. Negli occhi dei tifosi però, restano i due legni colpiti nella stessa azione.
Lo stesso pezzo di traversa centrato a meno di tre secondi l’uno dall’altro da Esposito e Nagy, col portiere avversario ormai battuto. Sarebbe stata altra partita probabilmente e un diverso palpitare, se la palla si fosse insaccata. Totalmente diverse, invece, le aspettative dopo l’espulsione di Gelashvili.
Il tempo scandito dal cronometro è diventato improvvisamente lento. Ogni palla scaraventata lontano è stata accolta come una liberazione. Il Modena ha fatto decine di cross in area.
Più volte ha cercato la deviazione che potesse sparigliare le carte. Troppo tenaci però le aquile oggi per i canarini.
Ci sono pareggi che sanno di vittoria. Quello di Modena ne ha tutto il sapore e ancor di più lo sarà se a fine stagione, ci potremo ricordare di questo punto come uno di quelli fondamentali per il campionato.