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ANGOLO ROMA – Trybala
Trybala, grazie a una tripletta dell’argentino la Roma batte 3 a 2 il Torino.
De Rossi decide di rischiarsela. Troppa fatica in coppa, fisica ed emotiva, per non cercare di cambiare qualcosa.
Il rischio modulo, quel 3-5-2 sostituito dall’agognata difesa a 4 che tanto ha impressionato in questo mese dal cambio. Rischio Smalling dopo quasi sei mesi. Il rischio Lukaku inizialmente in panchina, per quanto le ultime prestazioni del belga abbiano aiutato la scelta.
Il risultato è un primo tempo complicato, col Torino a fare pressing asfissiante e una Roma con grande difficoltà di palleggio e costruzione.
E’ Azmoun a dare un segnale, involandosi e servendo il solitario Kristensen che a porta vuota coglie il palo. Prendersela con lui ha poco senso, prima di lui va criticata la pletora di persone che lo hanno osservato, portato e fatto giocare e vale per tutti, che abbiano 26 titoli o 26 panchinendo.
Quando il bodyguard di Putin, al secolo Sazonov di Georgia, colpisce l’iraniano, la partita si sblocca con Dybala dal dischetto. Si potrebbe andare all’intervallo soddisfatti, ma un minuto dopo Zapata incorna e uno Svilar in leggero ritardo non evita il pareggio.
Il mood della ripresa non è diverso: esterni spaesati, centrocampisti lenti e Dybala di nuovo a recuperare palla a centrocampo.
Ma è il colpo del campione che scardina le partite e proprio l’argentino fulmina Milinkovic-Savic con una fucilata dai 25 metri. Poi la chiude triangolando da campione con Lukaku e segnando da posizione defilata.
A poco serve l’autogol di Hujisen, se non a creare ansia ai tifosi.
Continua il percorso trionfale di DDR, un altro passetto verso la Champions, che resta difficile, ma almeno si ha il piacere di provarci. Gli ultimi 6 punti, giocando non bene e l’apporto, finalmente, del campione, rendono frizzante questa terza parte di stagione.
(Foto: Depositphotos)