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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – Che Cu…ore!

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De Rossi Roma
Tempo di lettura: 2 minuti

La Roma pareggia 2 a 2 contro la Fiorentina, grazie a un gol in pieno recupero di Diego Llorente.

Dopo i fasti di Coppa per entrambe le squadre, ci si poteva aspettare un calo, seppur con un obiettivo reso ancor più ghiotto dalla sconfitta del Bologna.

De Rossi cambia formazione e interpreti e si capisce subito che l’idea non è vincente.

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Viola più aggressivi e volitivi e senza rubare l’occhio, tengono in scacco la Roma, prima messa sotto dal colpo di testa di Ranieri su angolo (buco grave di Ndicka), poi rischiando il raddoppio in più occasioni.

Massa fischia ogni contatto ed è troppo stanca, nervosa e disordinata la squadra giallorossa che, lasciando il pallino ai viola, si ritrova in pausa con tre ammoniti e costretta a sostituire un improbabile Mancini terzino, prossimo ad ottenere l’agognato secondo cartellino.

Regalare il fantasma di Aouar a una diretta concorrente sarebbe controproducente, a meno che con la sua evanescenza non se ne percepisca la presenza in area viola…è così che l’algerino pareggia di testa su assist deviato di un pessimo Angelino.

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Salvo poi tornare incorporeo ciccando un pallone facile in area.

Mandragora ringrazia, rovinando gli unici dieci minuti di forcing giallorosso.

Difficile però cercare il peggiore in campo, nonostante l’impegno di Paredes che bagna la sua pessima prestazione regalando un rigore ai viola.

Più facile individuare il migliore, Svilar, che quel rigore lo intercetta, dando senso al forcing finale che, letteralmente all’ultimo secondo, vede una pallaccia buttata in area, Ndicka appoggia e Llorente infila un diagonale al volo sotto l’incrocio che scatena la festa.

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Ancora una volta Daniele si salva da una formazione sbagliata, prende un punto d’oro e accorcia sul Bologna. Una serata storta doveva capitare e la Roma porta a casa punti e gol, nonostante non si riesca a dare la sufficienza a quasi nessuno in campo.

Questa Roma e questo allenatore stupiscono anche quando le cose non girano e questo fa tutta la differenza del mondo mentre si avanza, di nuovo, un centimetro alla volta.

(Foto: Depositphotos)

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